Rapporti tossici in famiglia

Inviata da Anonimo · 26 set 2023 Terapia familiare

Salve, sono qui per chiedere un consiglio. Premetto che la situazione è un po' complessa e quindi cerco di stringere un po'. Da un po' di tempo sto vivendo un rapporto complesso con mia madre dopo che tra di noi ero riuscita a sistemare le cose, perché in queste ultime settimane sono successe delle cose che hanno un po' scombussolato gli equilibri. Premetto che sta diventando complicato perché mia madre è DA SEMPRE una persona MOLTO dipendente da tutto e tutti, delega gli altri per ogni cosa e pretende che gli altri si annullino per lei e corrano da lei per qualsiasi cosa, se fai una normale cosa per te stesso si mette davanti a ciò dicendoti:"E io come faccio?" facendoti provare sensi di colpa molto forti e so che non va affatto bene. Mia madre ha una malattia alle ossa e di questo non la biasimo perché so che ne soffre, per questo cerco di aiutarla come posso in casa e con alcune commissioni, ma spesso ho la sensazione che la sua sia anche una scusante, il motivo non lo so ma ho questo forte presentimento ed è una problematica per lei in primis e per la sua vita. Penso che lo faccia perché da bambina ha avuto molti problemi con mia nonna, si è sentita molto sola, è stata in collegio molti anni perché il nuovo compagno dell'epoca di mia nonna non la voleva e non si è mai comportato bene con lei, anche nell'età adulta mia nonna ha spesso lasciato a sé stessa mia madre, e forse fa così perché ha una forte paura di essere lasciata sola senza capire che anche quando io avrò la mia indipendenza (per me molto importante) non vorrà dire lasciarla sola, ma che avrò anche io una mia vita e che il rapporto con lei continuerà perché io ho piacere di farlo. Inoltre ha un rapporto molto complicato con mia nonna anche perché le ha trasmesso questa modalità relazionale con gli altri molto sbagliata come giusta. Lei si è sempre annullata per mia nonna e per mia madre è cosa normale, spesso coinvolge anche gli altri per questo suo rapporto tossico con mia nonna. Lei per mia nonna ha rinunciato a molte cose, come il lavoro, una sua vita, i suoi piaceri, moltissime cose, perché per ogni cosa lei corre da nonna. Da tempo da mia nonna e dai miei zii è diventato quasi una pretesa, tanto che non ci vanno più e per ogni cosa che succede delegano lei. Ovviamente comprendo la situazione complessa che c'è in famiglia e la preoccupazione di mia madre per mia nonna, ma arrivare a rinunciare a te stesso per un genitore mi sembra troppo e ingiusto. Secondo me è importante che un genitore capisca che un figlio è un figlio, e che è giusto che faccia anche le sue cose e che abbia anche la sua vita, non puoi pretendere che si annulli perché tu sei il suo genitore, lo trovo molto cattivo come pensiero. Io penso che aiutare un genitore debba essere anche un piacere e una volontà, non un obbligo che arriva ad annullarti ogni giornata (come nel caso di mia madre) o che se ti opponi l'altra persona ti fa sentire in colpa. Io ho sempre dato una mano a mia madre in base anche alla mia di disponibilità ma ci sono sempre stata, e ho tanta paura che con il tempo questo suo atteggiamento possa evolvere nello stesso comportamento che mia nonna ha attualmente con lei. È come se lei avesse preso questo modello come giusto quando in realtà non lo è. A me preoccupa molto per il futuro perché io questo non lo voglio. Io non voglio fare la vita che è arrivata a fare mia madre per mia nonna. Ripeto, è mia madre e su questo non ci piove, la amo moltissimo, però amare vuol dire tenere anche a me e alla mia vita presente e futura, e questo mia madre non lo ha compreso secondo me. Io non voglio arrivare ad annullarmi come lei ha fatto, non sarebbe giusto. Ovviamente non ne parlo con nessuno di ciò perché è una situazione che gli altri giudicano molto, ma io sono del pensiero che si può amare e aiutare gli altri senza dover annullarsi, che lo si fa per piacere e non per obbligo e pretesa solo perché sei figlio, e che sia giusto che si pensi anche alla propria di vita, oltre agli altri. Questa modalità relazionale molto sbagliata che mi preoccupa per il rapporto tra me e lei in futuro, perché la porta a pensare solo a sé stessa e non anche agli altri. Io le voglio molto bene e non voglio vedermi costretta in futuro a dovermi allontanare da lei per questo.
Grazie a chi mi risponderà.

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Miglior risposta 6 OTT 2023

Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua situazione. Dalle sue parole si percepisce la preoccupazione per la complessa situazione e tutta l'ambivalenza che alle volte caratterizza i legami famigliari, quando sanno essere contempotaneamente possibilità e vincolo.
La sua mamma porta con sé la propria storia che, dal suo racconto, sembra caratterizzata da diversi punti di sofferenza dei quali lei sente di dover saldare il conto, suo malgrado, con la propria presenza nel legame tanto che è arrivata a chiedere un aiuto.
Il sacrificio implica una perdita e in quel caso viene meno anche la relazione;

attraverso una terapia sistemico-relazionale è possibile trovare uno spazio per sé ed eventualmente anche per la sua famiglia per co-costruire una modalità relazionale alternativa.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Bertacchi

Dott.ssa Francesca Bertacchi Psicologo a Modena

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4 OTT 2023

Buongiorno,
La ringrazio per la condivisione ed i dettagli che ha riportato. La situazione é sicuramente complessa, sarebbe utile domandarsi che ruolo ha nel sistema di relazioni familiari questo bisogno di dipendenza che da come lei lo descrive sembra avere una matrice trigenerazionale.
Spesso la difficoltà in questi casi sta nel riuscire a costruire un sistema in cui si possa occupare diversi ruoli: ci sono contesti relazionali o particolari attività in cui sua mamma potrebbe essere colei che aiuta invece di chi viene aiutata?
Al di lá della patologia alle ossa, in un'ottica sistemico-relazionale sarebbe utile individuare quale bisogno psicologico é connesso alla dipendenza e come poter aiutarla a costruire modalità differenti di stare nella relazione madre-figlio.

Sicuramente un percorso con uno psicologo puó aiutarla un questo senso e favorire nuovi stimoli per spezzare la rigidità di questo rapporto.

Resto a disposizione,
Dott. Lorenzo Atti

Dott. Lorenzo Atti Psicologo a Modena

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