Buongiorno vorrei sapere se la mia bambina ha bisogno del psicologo?

Gentile utente,

diverse potrebbero esser le ragioni di questo cambiamento nella bambina. In questi casi è opportuno vedere tutta la famiglia al fine di poter fare una valutazione più approfondita della situazione. I bambini sono spugne, e potrebbe esser cambiate anche alcune circostanze all'interno della vostra famiglia.
La nostra indicazione sarebbe quella di rivolgesti ad uno psicoterapeuta familiare presente sul suo territorio, figura più indicata ad inquadrare meglio la sua/vostra situazione.

Cordiali saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Buonasera signora
Sarebbe opportuno che lei è suo marito faceste dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Successivamente si dovrebbe vedere la bambina
Per vedere meglio la situazione
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Buongiorno Mary,
questa distrazione è sempre esistita e le maestre glielo hanno comunicato solo ora, oppure è un cambiamento recente?
Se è sempre esistita (mi pare di aver capito che eravate già consapevoli della sua difficoltà, visto l'accenno che ha fatto alla frequentazione del dopo scuola "proprio per la sua distrazione") sarebbe importante esplorare anche altre aree di funzionamento della bambina, per valutare la possibile presenza di un disagio sottostante.
Se, invece, la distrazione è una novità, questa potrebbe essere una reazione della bambina a qualche evento, che magari non è stato elaborato da un punto di vista emotivo e che quindi fa sentire la sua presenza durante la giornata, distraendola. Potrebbe provare a chiedere a sua figlia se è successo qualcosa o se è consapevole di questa distrazione scolastica, se in questo periodo ha delle preoccupazioni o pensieri che la distolgono dalle attività quotidiane.
Quello che le suggerisco è di tenere in considerazione i pareri delle maestre, ma affidarsi soprattutto ai suoi occhi di genitore: osservi la sua bambina nei diversi contesti, per cercare di capire se questa distrazione si verifica anche al di là dell'ambiente scolastico (scuola/svolgimento dei compiti). Anche questo potrebbe essere un indicatore importante, magari la problematica non è da ricondurre alla bambina, quanto piuttosto a come sta nei contesti scolastici.
Infine, la distrazione potrebbe anche essere legata ad un fattore di stanchezza mentale o fisica: sarebbe interessante a tal proposito cercare di capire se magari la bambina svolge attività troppo impegnative per lei e se, magari, potrebbe aver bisogno di allentare un pochino la corda.
Spero di esserle stata di aiuto,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Buon pomeriggio. A volte i bambini sono sensibili a qualcosa che succede nell'ambiente in cui vivono, a cambiamenti, anche piccoli, cui fanno fatica ad adattarsi, oppure a qualcosa che può riguardare i rapporti con i coetanei. Le cause della distrazione possono essere diverse è, come lei sostiene, talvolta si tratta di qualcosa di passeggero. Non so se sia sempre andata al doposcuola, o se è una soluzione legata a questo momento particolare. Provi a considerare quali possano essere le eventuali motivazioni legate al suo cambiamento, magari parlandone con lei, con calma, chiedendole se va tutto bene o se c'è qualcosa che la preoccupa. A volte i bambini hanno solo bisogno di sentirsi accolti e compresi. Spero di esserle stata utile.

Gentile Mary,
immagino che la segnalazione dell'insegnante abbia subito orientato i vostri pensieri verso un'ipotetica diagnosi di ADHD.
Ma in primis è necessario acquisire le informazioni sul comportamento della bambina in diversi contesti di vita, oltre a quello scolastico. Infatti l'ADHD coinvolge tutti gli ambiti di vita del bambino (casa, scuola, attività extra-scolastiche e relazioni con i pari) o comunque almeno due di questi ambiti. Le sue manifestazioni più evidenti sono: la difficoltà a regolare l’attenzione e/o la presenza di iperattività e impulsività, a cui spesso si associano scarsa tolleranza alla frustrazione, ansia e bassa autostima. Ma le persone sono molto più uniche e rare dei singoli criteri diagnostici, che sono considerabili come un riduttore di complessità.
Potrebbe effettuare un'eventuale valutazione specialistica, con somministrazione di una serie di test, proprio per far decadere il suo dubbio e quindi per differenziare i comportamenti fisiologicamente presenti in tutti i bambini e in tutte le bambine all’interno della crescita evolutiva e che con il passare del tempo si andranno a modificare e a uniformare rispetto ai coetanei, dalla manifestazione comportamentale tipica dell’ADHD. Come ha affermato anche lei tali comportamenti potrebbero essere semplicemente sintomi passeggeri e caratteristici dell'età evolutiva o dovuti ad un periodo particolarmente intenso a livello emotivo per sua figlia o, ancora, una difficoltà psicologica circoscritta all'ambiente scolastico.
Spero di esserle stata utile e resto a disposizione.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Gentile Mary,
gli elementi che lei racconta sono un po' pochi per arrivare ad una comprensione del caso, tuttavia, il calo dell' attenzione, la conseguente distrazione (quel "guardare fuori dalla finestra") e l'aiuto nello svolgimento dei compiti, potrebbero far pensare ad un quadro di Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). Non si tratta di una malattia, ma semplicemente di un diverso modo di funzionare del nostro cervello che privilegia la parte destra più creativa a scapito di quella sinistra più logica e razionale. L'intelligenza è infatti nella media e a volte addirittura superiore alla norma. Potrebbe consultarsi con il suo pediatra e magari considerare la possibilità di effettuare una valutazione specialistica, che sostanzialmente consiste nella somministrazione di una serie di test.
Spero di esserle stata utile in qualche modo.
Un caro saluto

Dott.ssa Stefania Netti
Studio a Cento e Online

Buongiorno Mary, secondo me potrebbe prima confrontarsi con le insegnanti per capire meglio se loro ritengono opportuno un approfondimento e, successivamente consultare la psicologa scolastica o eventualmente uno psicologo privato per capire lei meglio la situazione. Poi sarà lo specialista che le darà indicazioni sulla necessità di vedere la bambina o meno. Per il resto lei tenga aperto il dialogo e cerchi di capire se c'è qualcosa che preoccupa la bambina.
Rimango a disposizione.
Cordialmente
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini

Salve Mary, dovrebbe rivolgersi per un consulto in quanto si potrebbe chiarire meglio la situazione di sua figlia. La "distrazione" potrebbe essere emotiva (come sovraccarico di tensione nell'eseguire un compito) oppure più cognitiva (cioè come difficoltà esecutiva nel compito da svolgere).
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti.

Un saluto
Dott.ssa Fabiana Marra

Buongiorno signora,
è difficile dare una risposta secca alla sua domanda perché la disattenzione in un bambino può voler dire tante cose. Le consiglio innanzitutto di osservare la bambina, e bene sarebbe che altrettanto facessero le insegnanti: ci sono compiti specifici davanti ai quali si distrae? Sembra preoccupata dalla scuola? A casa com’è l’umore di sua figlia? E con gli altri bambini? La bambina ha 9 anni, quindi si può anche provare a indagare con lei se ultimamente c’è stata qualche novità (così come è importante considerare se ci sono state novità in famiglia, di qualsiasi tipo). Se questa “distrazione” dovesse persistere e rendere il percorso scolastico di sua figlia difficile e per lei fonte d’angoscia è senz’altro opportuno rivolgersi a uno psicologo
Le auguro il meglio
Dott.ssa Rastrelli

Cara Mary, comprendo la sua preoccupazione riguardo alla situazione scolastica di sua figlia. Di solito i bambini, quando hanno un cambio comportamentale, cercano di comunicare qualcosa agli adulti che si occupano di loro. Un consulto con una psicologa può essere uno strumento utile per comprendere come mai sua figlia è meno attenta a scuola.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.