Autonomia.

Inviata da Mada · 1 giu 2020 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve,sono una ragazza di 18 anni da poco compiuti e speravo che con l'avvenire della maggior età avrei potuto godere di maggiore autonomia e indipendenza.
I miei genitori sono da sempre molto protettivi nei miei confronti e se da un lato so che lo fanno per il mio bene , dall'altro considero spesso esagerato il loro comportamento e atteggiamento nei miei confronti,dandomi anche coprifuochi molto stretti,che non rispondono più alle mie esigenze. Ora avendo anche un ragazzo la situazione diventa più critica,possedere così poco tempo per uscire ,svagarmi e tornare precisamente negli orari prestabiliti mi diventa difficile e anche abbastanza sofferente. Mi sento di non godere a pieno dei momenti. Vorrei solo sapere come procedere,come parlarne con loro e che metodo di approccio devo utilizzare in questo caso ,se più imposto e deciso o più aperto e comprensivo,perché tengo ad avere la mia autonomia ,quella che mi spetta per la mia età. Grazie, cordiali saluti.

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Miglior risposta 4 GIU 2020

Gentile Mada,
dalle tue parole emerge un chiaro bisogno di una maggiore autonomia, ma al tempo stesso un buon rapporto con i tuoi genitori.
Sei figlia unica? Se così fosse risulta comprensibile il senso di protezione nei tuoi confronti ed il timore che nonostante la maggiore età tu possa avere ancora bisogno del loro aiuto.
Ti consiglio di rapportati a loro in maniera assertiva, manifestando quelli che sono i tuoi attuali bisogni, trovando insieme dei piccoli compromessi che possano permetterti di sentirti più libera, ma al contempo riducendo le loro ansie nei tuoi confronti.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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3 GIU 2020

Buongiorno Mada,
pertanto sente che ha un problema di autonomia rispetto i divieti dei suoi genitori. Credo dipenda forse dal fatto che a 18 anni i figli si muovono a una velocità differente rispetto i genitori che a volte possono sentirsi incapaci di fornire la stessa protezione e di difendersi dalle proprie paure accordando maggiore fiducia di quando magari i figli erano bambini più controllabili.
Provi a parlarne fornendo loro indicazioni del perché secondo lei non devono preoccuparsi eccessivamente.Provate a iniziare con piccoli compromessi. I suoi genitori probabilmente necessitano di sentirsi rassicurati e lei forse necessita di cominciare a farsi le sue esperienze fuori dalla cerchia genitoriale ma, forse, necessita anche di testare le nuove esperienze salvaguardandosi anche al di fuori del controllo dei suoi genitori. Quindi sembrerebbe una questione di “cose” nuove che possono essere apprese da entrambi le parti.

Rimango a disposizione se necessita di approfondimenti

saluti

Dott.re Lorenzetto Claudio Psicologo a Ferrara

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3 GIU 2020

Cara Mada,
Dalle parole che hai scritto traspare il tuo vissuto ma è difficile comprendere qualcosa in più sul contesto cui appartieni e certamente le decisioni e le regole imposte dai tuoi genitori hanno un senso contestuale. Ogni famiglia è governata da alcune regole ben precise, che possono variare in base ai casi...immagino che ti metti a confronto anche con altre amiche che magari hanno più libertà e che tutta questa situazione ti dia ansia anche nei momenti che ti sono concessi per stare fuori. Tuttavia anche le tue amiche vivono sotto regole, diverse, ma a volte causa di disagi. Sarebbe da capire se il tuo mancato senso di autonomia è da circoscrivere solo a questo oppure anche ad altre situazioni legate al rapporto con i tuoi genitori, che ti rendono poco serena. In effetti raggiungiamo una piena autonomia solitamente con l’indipendenza personale a tutti gli effetti...
Molto spesso si tende a pensare che l’arrivo della maggiore età sia la soluzione ma alcuni genitori non mollano la presa a causa di idee ,valori e modalità di monitoraggio in cui credono fermamente per l’educazione e la gestione dei figli,che sono comunque sotto la loro responsabilità. Prova a discutere con loro tranquillamente di come ti senti e del disagio che provi, ma soprattutto cerca di capire cosa può essere di personale alla base di queste decisioni.
Dott.ssa Comi

Dott.ssa Gabriella Comi Psicologo a Reggio Calabria

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3 GIU 2020

Buongiorno signorina.
Ho letto la sua richiesta, e ciò che mi sento di consigliarle è di fare più chiarezza in merito ai suoi bisogni, ascoltandoli, e trovando uno strumento adeguato al fine di poter interagire con i suoi genitori. Bisognerebbe comprendere che tipo di rapporto ha con i suoi familiari, e il motivo per cui sono così tanto protettivi nei suoi riguardi, per poter affrontare, poi, il discorso dello strumento che facevo poc'anzi.
Se necessita di un supporto non esiti a contattarmi, potremmo provare insieme a tollerare alcuni comportamenti imposti dai suoi genitori, ed alleviare le sue difficoltà in merito.
La saluto e le auguro una buona giornata.

Dott.ssa Psicologa Maria Cristina Gentile Psicologo a Vomero

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3 GIU 2020

Cara Mada la via del dialogo è certo la migliore e con alcuni accorgimenti darà sperabilmente risultati positivi,pur non conoscendo bene né te né i tuoi genitori. È importante ad esempio premettere alle tue richieste parole di comprensione ed apprezzamento per il loro bisogno di proteggerti ed evitare situazioni per te rischiose. Questo vi porta su un terreno comune e pone a premessa i sentimenti positivi che vi legano. In seguito potrai presentare i tuoi bisogni e chiedere a loro comprensione ed accettazione per gli stessi. Cerca di formulare delle richieste dettagliate in tempi e modi, così da arrivare ad un confronto su aspetti concreti ( poter uscire fino alle... nei tal giorni... oppure vacanze con... ecc...) e se l'accordo risulta difficile chiedi loro quali sono concretamente i pericoli che vedono, che cosa potrebbe succedere se aprono un poco le maglie e spiega quali attenzioni puoi impegnarti ad avere per evitare quelle situazioni che li preoccupano. Devi cercare di rassicurarli dimostrando che sei responsabile e prendi sul serio le loro preoccupazioni e fai qualcosa per evitare conseguenze negative. Si potrà provare con delle soluzioni intermedie tra le vostre posizioni ( nel caso siano molto distanti) e vi potrete poi riconfrontare dopo un certo tempo,che stabilirete insieme, per verificare come vivete il tutto e come si può procedere, in un percorso graduale che possa col tempo avvicinare le distanze. Ti auguro di trovare l'intesa. In bocca al lupo

Gemma Facchinetti Psicologo a Ranica

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2 GIU 2020

Buonasera Mada
Non deve essere facile gestire questi vissuti, soprattutto in relazione ai genitori. Leggendo fra le righe si evince anche un senso di responsabilità da parte sua e come sottolinea il collega è fondamentale proseguire la via del dialogo e dell’autenticità, così che i suoi genitori possano fidarsi di lei e aprirsi verso i cambiamenti in atto nel suo ciclo di vita. Cerchi di far capire a loro che apprezza quel che fanno, e le loro attenzioni, ma che tuttavia sarebbe necessario trovare un equilibrio fra le vostre preoccupazioni

Un saluto
Dottor Colombo

Dott. Claudio Colombo Psicologo a Lecco

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2 GIU 2020

Buongiorno Mada,
è molto importante la questione che poni. La comunicazione è la chiave fondamentale nei rapporti per potersi spiegare. Non conosco la tua storia, né quella dei tuoi genitori, ma ti consiglierei di porti serenamente in modo aperto, ma ponendo le tue richieste e motivazioni. I genitori giustamente cercano di porre delle regole perché ti educano, ma in questo è importante che tu per cogliere i loro insegnamenti abbia la tua parte di iniziativa e di convenienza, così loro potranno aiutarti a portare avanti te stessa.
Rimango a disposizione per chiarimenti.
Un caro saluto
Dott. G. Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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