Buongiorno! Sono la ragazza che ha raccontato di aver conosciuto un ragazzo anni fa, per cui ho provato subito interesse, e che ora lui è il mio psicologo (lui non si ricorda di me). Un giorno, presa dall'ansia, gli scrissi un messaggio su come non farmi prendere dal panico, siccome il giorno dopo avrei dovuto affrontare una determinata situazione (niente di grave, anzi proprio per niente). È stato un messaggio semplice, scritto senza malizia o altro. Lui si preoccupò e mi chiese subito cosa fosse successo. Al che mi chiese se preferissi parlare al telefono. La telefonata durò quasi un'ora. Lui mi chiese come mi sentivo, cosa provavo, e parlò a lungo dandomi consigli ecc... ma avrebbe potuto farlo? Abbiamo passato un'ora al telefono di sera. Poi un'altra cosa..noto che quando sono con lui in terapia ridiamo molto, facciamo battute, quasi come fossimo amici. Lui mi ha prestato un libro, ed è molto gentile oltre che attraente. A volte mi sembra che quando ci fissiamo negli occhi ci sia qualcosa.. sento nell'aria una forte attrazione, anche se da parte sua non ho mai avuto dei segnali evidenti e diretti. Vorrei chiarirmi un po'le idee..grazie!
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30 GIU 2018
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Gentile Lullaby,
se anni fa quel ragazzo per cui lei provava interesse non ha ricambiato questo interesse al di fuori del contesto terapeutico, non si capisce perchè dovrebbe farlo adesso e per giunta in un contesto di psicoterapia ove vige il principio deontologico di non intrattenere relazioni sentimentali o sessuali con i propri pazienti.
D'altra parte risulta che in terapia questo psicologo si comporta correttamente con lei nei limiti delle normali dinamiche di transfert/controtransfert.
Se lei ha le idee confuse a riguardo è consigliabile parlarne apertamente con lui per potersele chiarire in modo esauriente alla fonte.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 GIU 2018
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Gentile Lullaby,
andiamo con ordine. Per quanto riguarda la telefonata, la risposta è si. Si può fare, dipende dai vostri accordi e dalla disponibilità del terapeuta nel fornire supporto anche telefonicamente. Naturalmente questo tipo di consulenza telefonica deve essere concordata fra paziente e terapeuta (intendo dire che è una possibilità che lo psicoterapeuta può ritenere opportuna ed indicata in certi casi, in certi periodi, con certi pazienti, e altre volte no; non è un dovere ma una possibilità da valutare).
Passiamo ora alla questione dell'attrazione che lei percepisce durante le sedute in studio. Di questo ne deve parlare apertamente con il suo terapeuta, siamo esseri umani ed è possibile che nasca attrazione, altre volte cogliamo erroneamente segnali o proiettiamo emozioni o desideri nostri vedendoli nell'altro. Tutto è possibile ma deve essere discusso con lui, potrebbe essere motivo di interruzione della terapia, potrebbe essere un momento di chiarimento di un malinteso o anche un 'occasione di crescita e uno spunto per parlare di argomenti importanti. Ne parli con lui di queste sue impressioni.
29 GIU 2018
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Gentilissima
Ritengo dopo quello che ha scritto che sia opportuno riferire al suo terapeuta quanto scritto qui per poter definire uno spazio terapeutico diverso. Questo è importante per il suo percorso e il suo benessere.
Dott.ssa Enza Pecora
Psicologa e psicoterapeuta
Reggio Calabria
29 GIU 2018
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Gentile Lullaby,
per quanto riguarda il messaggio e la telefonata con il suo psicologo, è tutto normale. Uno psicologo, se lo ritiene utile e compatibile con gli obiettivi del percorso e se lo desidera, può rendersi disponibile (talvolta con regole e paletti, sempre valutati nel contesto del percorso) ad un sostegno di tipo telefonico in aggiunta alle sedute di persona.
Per quanto riguarda l'attrazione che lei scorge in lui, seppur non esplicita, ne deve certamente parlare direttamente con lui. I casi sono vari e il vantaggio del parlarne con lui è innegabile. La relazione infatti deve essere ben definita, e anche la percezione che noi abbiamo di essa.
Cordiali saluti,
28 GIU 2018
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Gentilissima,
i sentimenti, positivi e negativi, che nascono all'interno di una psicoterapia è importante che possano trovare uno spazio di elaborazione all'interno della terapia stessa. Capita molto spesso di provare qualcosa per il proprio terapeuta e questo può essere letto alla luce della relazione di cura; oltre a ciò, lei afferma di aver provato interesse per questa persona, diventato poi il suo psicologo, già da prima e penso sia importante poter affrontare questo tema all'interno del suo percorso. Non è sempre facile mantenere il confine tra rapporto personale e professionale, ma è suo diritto come paziente poter contare su uno spazio terapeutico che sia limpido e ben definito.
Può non essere facile affrontare direttamente l'argomento, ma le consiglio vivamente di farlo. In bocca al lupo e un cordiale saluto
drs Lucia Mantovani, Milano