Buonasera dottori,
Scrivo a proposito della situazione di mia figlia, che a pochi mesi dalla fine della quarta ginnasio mi preoccupa un po'. Ha qualche difficoltà nelle materie soprattutto in greco e probabilmente avrà dei debiti formativi. E' una ragazzina che fino alle scuole medie non ha dato alcun tipo di problema, anche se, la scelta del liceo classico è stata po' imposta da me e mio marito. Lei avrebbe preferito la scuola alberghiera o al limite il liceo artistico, ma la prima è stata scartata, perché, in quanto molto brava sarebbe stato uno spreco, mentre il secondo su consiglio dei professori che non ritenevano l'ambiente dell'artistico così spigliato e “sopra le righe”, adatto ad una ragazzina timida e insicura come mia figlia. Lei dice che non le piacciono le materie e non lega con i compagni, sebbene sia io che il padre, la spingiamo ad uscire con loro dato che non ha altri interessi al di fuori dalla scuola. Infatti ha lasciato il tennis che praticava da anni e io e il padre l'abbiamo convinta a rinunciare agli scout per avere più tempo da dedicare allo studio. Sono recentemente venuta a sapere che da mesi subisce atti di bullismo, perché durante un'occupazione è salita a parlare sul palco (mi chiedo come mai le sia saltato dato che è sempre stata timidissima) e si è fatta prendere in giro da ragazzi più grandi che la hanno anche filmata e fatto girare il video. Mio marito ha detto che le sta bene, così impara ad andare alle occupazioni a fare “L'oca giuliva” epiteto che, con giri di parole, mi ha ripetuto anche la vice preside, quando sono andata a protestare perché un ragazzo la ha aggredita scaraventandole lo zaino dal finestrino. Ci sono rimasta male, visto che l'insegnante in questione è anche politicamente impegnata nel sindacato e nell'estrema sinistra, per cui pensavo avesse un po' di sensibilità nei confronti di una ragazzina, che sta pagando cara una semplice pagliacciata e che che non è affatto un'ochetta:alle medie ha anche vinto un concorso della provincia con un tema su Peppino Impastato. Inizio a pensare che forse sia meglio cambiare scuola anche se mio marito non è affatto convinto e pure a me sembrerebbe una sconfitta.
Grazie per la risposta,
Frida
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18 APR 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Frida,
mi associo ai consigli dei colleghi! Personalmente credo sia DOVEROSO far fronte a questa situazione e comprendere tutte queste dinamiche di cui ahimè in qualche modo vostra figlia ne subisce le conseguenze. Crearsi uno spazio dove "voi" inteso come famiglia e non come "io e mio marito" possiate soffermarvi e cercare soluzioni comuni alle varie questioni , credo sia indispensabile. Ovviamente non è questo il contesto adatto...ma leggendo queste righe ho avuto subito l'impressione, mi permetta di dirlo, di una ragazzina un po troppo "soffocata", poco libera di esprimere le proprie opinioni, desideri e molto orientata nelle scelte da voi genitori...quasi come se non la conosceste e non sapeste spesso come regolarvi con lei (è timida e insicura ma sale su un palco ...La invogliate ad uscire per legare nuove relazioni, ma poi sacrificate gli scout). Poi gli atti di sopraffazione dei compagni a scuola...insomma, gli aspetti da approfondire a mio parere sarebbero diversi e sono certo che un percorso di terapia potrebbe aiutarvi.
21 APR 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Frida, comprendo la preoccupazione per come stanno andando le cose per sua figlia, e da come si racconta arriva forte la volontâ di aiutarla e la ricerca di un supporto in questo. L'immagine che mi sembra emergere dalla descrizione delle dinamiche familiari ė un pò quella di due persone, lei e suo marito, che in qualche modo cercano di fare il bene della loro figlia scegliendo al posto suo...ha mai avuto modo di confrontarsi con sua figlia su quello che sente e che vuole? Sente che sua figlia può essere in grado di fare scelte, anche piccole, da sola? Che immagine ha di sua figlia? Queste domande rappresentano solo degli spunti, ma ci sono molti aspetti che meritano attenzione e su cui si potrebbe lavorare. Se, come sembra, la sua volontâ ě quella di aiutare la ragazza, valuti l'idea di fare un percorso di sostegno alla genitorialitâ, magari unito ad una terapia familiare, per aiutare la ragazza a riacquistare fiducia in se stessa e libertà di scelta, favorire modalitâ di comunicazione piû efficaci e supportare voi genitori in questo compito cosí importante. Auguri per la vostra famiglia, dott.ssa Daniela Cannistrâ.
18 APR 2018
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Gentile Frida,
È opportuno supportare la figlia rispetto questi fenomeni comunque di bullismo piuttosto esplicito. Purtroppo non sempre gli insegnanti sono formati in tal senso e mostrano una adeguata sensibilità.
Per aiutare inoltre la propria figlia nella relazione con gli altri coetanei potrebbe essere utile un percorso psicologico per supportarla, anche in eventuali decisioni inerenti la scelta formativa.
La genitoriali' trarra' altresì giovamento da un intervento di sostegno specialistico attraverso un confronto aperto.
Cordialmente
Dott.ssa Donatella Costa
18 APR 2018
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Cara Frida,
la situazione che sta vivendo sua figlia è sicuramente preoccupante, e va presa sul serio.
E' molto importante però che sia vostra figlia a esprimere i suoi desideri e i suoi pensieri rispetto a come gestire la situazione. Voi come genitori è importante che la supportiate e la aiutiate per dare spazio ai suoi pensieri e alle sue decisioni.
Sicuramente può essere utile l'inizio di un percorso psicologico, per voi genitori o per vostra figlia, se lei ne sentisse il desiderio.
18 APR 2018
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Gentile Frida,
le difficoltà di inserimento in una nuova scuola sono comuni e spesso vengono superate senza troppi sforzi.
Mi sembra però di cogliere un aspetto che probabilmente potrebbe influenzare qualunque scelta futura. E' sicuramente necessario che i genitori guidino le scelte dei propri figli ma è indispensabile ascoltarli e fare in modo che prendano parte attivamente alle decisioni che riguardano il loro futuro.
Per questo le consiglio di contattare uno psicologo che possa offrire alla sua famiglia uno spazio di sano confronto, all'interno del quale sua figlia potrà dare voce ai sui desideri e alle sue proiezioni future ed essere così guidati nel percorso di scelta.
Cordiali saluti,
dott.ssa Costanzo