Buonasera, ho 26 anni, l’ansia mi pervade da un anno ormai.. non riesco più a mettere piede fuori casa.. non rispondo più a nessun messaggio, chiamata.. non ho voglia di parlare con nessuno.. la psicologa mi ha parlato di “evitamento”, meccanismo di difesa che metto in atto perché penso che non potrei superare un’altra delusione senza crollare definitivamente.. infine, mi ha detto “se non fosse per il fatto che continui ad andare al lavoro penserei che tu sia depressa”.. eppure io non riesco ad essere del tutto sincera con lei.. non riesco a dirle che, spesso, sento di bruciare dentro, il mio corpo si riempie di brividi, allora chiudo gli occhi e avverto proprio la sensazione di voler morire..di voler sparire nel nulla.. perché non riesco a parlargliene?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
8 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Capisco che stia attraversando un periodo molto difficile. I sintomi che descrive, come l'ansia pervasiva, l'isolamento, la mancanza di desiderio di interagire con gli altri, e i pensieri di morte, sono segni seri che non dovrebbero essere ignorati. Questi sintomi possono essere associati a condizioni come l'ansia grave e la depressione.
È importante che lei parli apertamente di questi sentimenti con qualcuno di fiducia. Se non si sente a suo agio a parlarne con la sua psicologa, potrebbe essere utile cercare un altro professionista con cui si sente più a suo agio. Ricordi che non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto e che non è sola.
Ricordi, non è sola e c'è aiuto disponibile. Non esiti a cercare l'aiuto di cui ha bisogno.
10 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Anna,
il contrario dell'ansia (o della paura se preferisci) non è il coraggio.
Il contrario dell'ansia è la distrazione: fai un bel respiro, lanci un urlo di incoraggiamento e poi ti lanci dal trampolino, per scoprire che, essendoci l'acqua sotto, non era niente di che.
Qual è la più piccola cosa che potresti fare già da ora in direzione dell'uscire di casa o di rispondere ad un messaggio? A volte anche solo vestirsi per uscire (senza poi necessariamente farlo) è una conquista enorme.
Resto a tua disposizione. Lavoro prevalentemente online.
9 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Anna, capita di non riuscire a parlare apertamente con qualcuno...succede nella vita ed ancor più quando ci troviamo a parlare di noi stessi davanti ad una persona che sino al giorno prima non sapevamo chi fosse e che ci dice a volte cose che non vorremmo sentire. Il mio consiglio è di provare con un'altra psicologa per capire se è solo un problema di ''pelle'' o se necessita di un aiuto per sbloccarsi nel percorso con la sua psicologa.
Sono disponibile per aiutarla in concreto prenotando un appuntamento.
Un saluto.
Dott.ssa Brusadelli Marina
8 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Anna, l'ansia è un sintomo molto difficile da affrontare, genera una sofferenza forte e ci impedisce di vivere normalmente. Fondamentalmente nasce dall'idea di essere in pericolo, di trovarci di fronte ad ostacoli più grandi di noi, di non avere i mezzi per affrontare le cose. Potrebbe essere proprio la paura ad impedirle di aprirsi, di parlare delle sue emozioni e dei suoi pensieri fino in fondo, perché questa totale "sincerità" in qualche modo le darebbe la sensazione di esporsi, di abbondare totalmente le sue difese per mettersi nelle mani di un'altra persona. È molto difficile superare le nostre paure più profonde, vedere in chi ci sta di fronte, a volte anche quando si tratta del terapeuta a cui abbiamo deciso di affidarci, qualcuno che vuole e può aiutarci piuttosto che una fonte di pericolo. Il percorso terapeutico non è una strada in discesa e non esclude la presenza di ostacoli e difficoltà. Le consiglio di parlare al suo terapeuta del fatto che non sta riuscendo a confidarsi sino in fondo, per farlo non deve necessariamente dire subito anche quali sono i pensieri che non riesce a confidare. È possibile che in questo modo riusciate a trovare insieme un modo per proseguire il percorso che avete iniziato e risolvere i problemi che si stanno presentando. Non esiti a contattarmi se desidera ulteriori chiarimenti. Un cordiale saluto. Dott.ssa Claudia Cenni
8 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Anna.
Eviti di parlarle di questo profondo malessere per paura del suo parere. Dovresti andare oltre questa paura. La tua psicologa si è sicuramente accorta delle tue omissioni, del tuo non detto. Parlarle potrebbe aiutarti ad esprimere tutto ciò che provi, a liberartene, in un contesto in cui puoi e devi sentirti libera di aprirti.
Non nasconderti a lei. Lei è lì per aiutarti, non per giudicarti o per deluderti.
Vedrai che parlarne in terapia ti aiuterà tantissimo.
Un abbraccio.
8 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Anna, l’isolamento e il ritiro sociale potrebbe essere un sintomo di una condizione depressiva. L’atteggiamento di evitare situazioni difficili per paura di non farcela diventa resa e rinuncia. Questi comportamenti peggiorano la situazione in quanto rendono la persona sempre più incapace ad affrontare la quotidianità. Cerca di “rinunciare alla rinuncia” e progressivamente riprendi in mano la tua vita.
Dott.ssa Gabriella Dal Monte