Ansia ed insoddisfazione per la mia vita

Buongiorno,
Sono una ragazza di quasi 25 anni e mi trovo in un periodo molto negativo e di forte crisi con me stessa.
Apparentemente dall'esterno la mia vita non ha nulla che non vada. Sono una studentessa magistrale e mi dovrei laureare in Ottobre in corso e per ora con una media altissima, ho ripreso a giocare a tennis e sono stata inserita nella squadra agonistica del circolo, vivo con mia nonna ma vedo i miei genitori e mio fratello regolarmente perché abitiamo tutti nello stesso paesino, ho anche un ragazzo da qualche mese che amo moltissimo.
Nonostante tutto questo, mi sento costantemente in ansia, insoddisfatta ed infelice (mi capita di avere degli attacchi di panico e sono molto ipocondriaca).
Sento di stare vivendo (forse é meglio dire "sopravvivendo") una vita vuota, inutile, fatta di tempo che scorre veloce e io che pur cercando di rimanere al passo sono "in ritardo" perché "ho già una certa età" e non ho ancora realizzato nulla. Di conseguenza sento di non essere abbastanza, di non essere "valida" e di non avere nulla di speciale per essere considerata "passabile" e soffro molto in tanti aspetti della mia vita, anche banali, proprio perché non riesco più a vedere nulla di bello e di positivo in me o nella mia vita. Soffro molto ad esempio il non avere molti amici, di cui solo uno o due sono molto stretti, e di avere dovuto lasciare il mio gruppo di amici storico. Correlato a questo soffro molto di vivere in questo paesino a mezz'ora/un'oretta di distanza dalla città in cui ho tutto (lezioni, tirocinio, ragazzo, tennis, i pochi amici, ecc.) perché appunto, oltre alla voglia di indipendenza, non mi permette di stringere nuove amicizie o di avere più tempo per studiare e cosi via. Qui in questo paesino ho la mia famiglia, ma non abbiamo un buon rapporto perché durante l'adolescenza ho avuto dei problemi con il cibo con abbuffate di nascosto e qualche chilo in più e per questi miei comportamenti non sono mai stata vista "bene" perché i miei (soprattutto mia mamma) e mio fratello pensavano che lo facessi apposta per fare un dispetto contro di loro. Sicuramente ad oggi sono molto contenti di me a livello universitario e mia mamma sinceramente é anche contenta che io nel tempo sia dimagrita, però per il resto non credo di essere una buona figlia.
Probabilmente mi sono creata io questa vita negativa fatta di ansia e di frustrazione, ma ad oggi non vedo come potrei cambiare le cose anche solo per trovare un minimo di sollievo e di serenità. Vorrei solo tornare ad essere "più normale", senza essere apatica, perennemente stanca ed infelice. Ho pensato di andare da uno psicologo/psicoterapeuta ma ho paura che potrebbe essere solo uno spreco ulteriore di tempo (e di soldi) e che non mi servirebbe a nulla.
Scusate lo sfogo, spero possiate darmi qualche consiglio.
Grazie in anticipo.
Sarah