Salve, sono una ragazza di 23 anni e vi scrivo per esporvi il mio “problema”: sono fidanzata da un anno con un ragazzo che amo molto e si tratta di un sentimento ricambiato.
Sono una persona molto sensibile e attenta ai dettagli, alle piccole cose e questo a volte si rivela essere un problema perché noto anche i più piccoli cambiamenti nel mio ragazzo.
Noto se gli scambi di messaggi tra noi diminuiscono, se a volte è più sbrigativo di altre nel raccontarmi la sua giornata, mi preoccupo se per un paio di giorni non ci sentiamo e così via.
Quando ciò accade penso sempre al peggio, non sto tranquilla e non riesco a concentrarmi nello studio. Nella mia testa si innescano una serie di pensieri come “ si sarà stancato di me, non è più innamorato” e così via.
So che non ho motivi di preoccuparmi perché mi ha sempre dimostrato di amarmi e io stessa spesso mi rendo conto di preoccuparmi e diventare troppo paranoica.
Quindi vorrei chiedervi se avete qualche consiglio da darmi oppure qualche spunto di riflessione per evitare di “pensare troppo”, per fermare questo flusso di pensieri, non preoccuparmi eccessivamente e vivermi la relazione in modo sereno senza la creazione di mille pensieri negativi e ansia.
Vi ringrazio davvero.
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23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao! È comprensibile che, quando si è innamorati e sensibili, si possano manifestare preoccupazioni riguardo alla relazione. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra essere attenti ai dettagli eccessivi e vivere la relazione in modo sereno. Ecco alcuni consigli che potrebbero aiutarti a gestire le preoccupazioni e l'ansia riguardo alla tua relazione:
Comunicazione aperta: Parla con il tuo ragazzo delle tue preoccupazioni. Condividi i tuoi sentimenti in modo aperto e sincero. La comunicazione è fondamentale per creare comprensione reciproca e per affrontare le sfide insieme.
Riconosci i pensieri negativi: Quando iniziano a emergere pensieri negativi, cerca di riconoscerli senza giudicarti. Accettali come una parte temporanea della tua mente, ma non lasciare che prendano il sopravvento.
Meditazione e mindfulness: La meditazione e la pratica della mindfulness possono aiutarti a vivere nel momento presente e a liberarti dai pensieri ansiosi. Queste tecniche possono aiutarti a concentrarti sul qui e ora anziché farti preoccupare per il futuro.
Educazione emotiva: Impara a riconoscere le tue emozioni e ad affrontarle in modo sano. Capire perché ti senti in ansia può aiutarti a gestire meglio queste emozioni.
Autostima e fiducia: Lavora sulla tua autostima e sulla fiducia in te stessa. Quando ti senti sicura di te e dell'amore che ricevi, potresti ridurre la tendenza a preoccuparti in eccesso.
Fai attività che ti piacciono: Concentrati sulle tue passioni e gli interessi che ti rendono felice. Mantenere una vita personale appagante può bilanciare il tuo benessere emotivo.
Distogli l'attenzione: Quando i pensieri ansiosi emergono, cerca di concentrarti su qualcos'altro che ti appassiona. Leggi un libro, guarda un film o impegnati in un'attività che cattura la tua attenzione.
Riconosci la natura normale delle relazioni: Tutte le relazioni attraversano alti e bassi. È normale che ci siano momenti di maggiore e minore intensità nella comunicazione o nell'affetto. Questo non necessariamente indica un cambiamento nei sentimenti.
Tempo per te stessa: Dedica del tempo a te stessa e alle tue attività. Avere spazi personali può aiutarti a ridurre l'ansia e mantenere un equilibrio nella tua vita.
Supporto professionale: Se trovi difficile gestire l'ansia e le preoccupazioni da sola, potresti considerare di parlare con uno psicologo. Questi professionisti possono aiutarti a sviluppare strategie specifiche per gestire l'ansia e migliorare il tuo benessere emotivo.
Ricorda che le preoccupazioni occasionali sono normali in una relazione, ma cercare un equilibrio tra attenzione e tranquillità può contribuire a mantenere una relazione più serena e appagante.
26 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Azzurra,
Innanzitutto la ringrazio per aver raccontato le sue preoccupazioni ed il suo vissuto.
Dal suo racconto emergono un grande timore di esser abbandonata e un'osservazione attentissima agli stati d'animo altrui. Questo, molto spesso, non deriva direttamente dalla relazione che si sta vivendo nel presente e alle mancanze (se vi sono) del partner o della situazione attuale. Al contrario, accade frequentemente, che questa sia una modalità relazione appresa e che, ha avuto origine nel passato.
Ecco che le sue sensazioni di "preoccuparmi e diventare troppo paranoica" o di "creare pensieri negativi ed ansia" trovano una spiegazione, poiché non direttamente connessi.
Dalle sue parole, sembra che lei abbia sviluppato un'ipersensibilità per tutti gli indizi sociali che possono (oppure no) far capire, agli occhi più attenti come i suoi, i minimi cambiamenti altrui. Il rischio è che ci si allarmi anche per minuscoli indizi che non hanno rilevanza nella relazione, ma hanno a che fare con le oscillazioni quotidiane di ciascuno di noi.
Le chiederei a cosa le è servito, e con chi, prevedere le reazioni e le emozioni di terzi, per farsi trovare pronta.
24 AGO 2023
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Sembra tu sia così concentrata a volerti vivere al meglio questa relazione che alla fine te la vivi male. Spunti di riflessione importanti li hai dati tu stessa:
-Che c'è di male se per un giorno o due vi sentite poco?
-Che c'è di male se per un giorno si messaggia di meno?
-Che c'è di male se è più sbrigativo nel raccontarmi le cose?
Un altro spunto di riflessione potrebbe essere "ma questo abbandono che sento da lui è reale o me lo sto immaginando?". Da un lato sarebbe da capire cosa ti spinge ad avere così paura di un abbandono là dove forse neanche c'è, sul non "pensare troppo" magari fare chiarezza sui tuoi dubbi e paure può aiutarti, certo non è che devi pensarci ogni istante, dovresti esercitarti anche a staccarti per un attimo dai tuoi problemi. Spero di esserti stato almeno un po' di aiuto.
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno
Penso che lei soffra di ansia generalizzata, che la porta ad esagerare ogni comportamento. Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per imparare a gestire l'ansia.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Azzurra, ci sarebbe da capire come mai, in base alla tua storia di vita, ti trovi così spesso in uno stato di allerta.
Quando facciamo le cose, anche se non ci piacciono (come pensare troppo nel tuo caso), c'è sempre un motivo per cui le facciamo. Per qualche motivo quella cosa ci è stata utile in momenti precisi della vita, poi le cose cambiano ma il cervello continua a farci mettere in atto quella strategia perché l'ha automatizzata. Lavorare con l'aiuto di un/a professionista su questo tuo meccanismo può esserti utile per le tue relazioni.
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve. Grazie per aver condiviso il tuo vissuto. La tua sensibilità, come hai descritto, è una caratteristica che ti permette di percepire dettagli e sfumature nelle interazioni con gli altri. È chiaro che ti importa profondamente della tua relazione e che la tua attenzione ai dettagli ti fa notare anche piccole variazioni nel comportamento del tuo ragazzo. Dal tuo racconto, emerge una sorta di "iper-vigilanza" emotiva, che può avere radici in esperienze passate o paure profonde. Può darsi che in precedenti situazioni tu abbia vissuto momenti di delusione o di tradimento e, ora, un meccanismo di difesa interiore cerchi di anticipare eventuali problemi nella tua relazione attuale. L'intensità dei tuoi sentimenti e la profondità dei tuoi pensieri sono chiari. Se senti che questi schemi di pensiero stiano influenzando la tua serenità e il tuo benessere, potrebbe essere utile considerare un percorso di terapia individuale. Uno psicologo potrebbe aiutarti ad esplorare le tue emozioni e a comprendere meglio te stessa e le dinamiche relazionali che vivi.
Sono disponibile online.
