Paranoia, ansia, doc
Salve! Sono una ragazza di 23 anni e all'incirca da quando avevo 11/12 anni ho iniziato a manifestare sintomi ansiosi, attacchi di panico, e somatizzavo - e tutt'ora somatizzo - abbastanza. Col tempo anche l'umore è via via diventato sempre più basso, attacchi di panico non ce ne sono più stati ma erano, e sono quasi sempre presenti, episodi di derealizzazione e depersonalizzazione. Ho iniziato ad allontanare gli amici fino ad uscire sempre meno, il rendimento scolastico è peggiorato, ho problemi di concentrazione, mi sento praticamente sempre stanca, svogliata, per nulla motivata, spesso sono apatica e quando non lo sono mi sento soprattutto molto nervosa, arrabbiata, ma non sono solita manifestare apertamente le mie emozioni che piuttosto reprimo ormai da anni. Questa situazione va molto a periodi, quando andavo a scuola era decisamente peggio ad esempio, e anche le stagioni ho notato che influiscono in parte. In terapia è emerso che quella che io ho sempre considerata ansia è soprattutto "sfiducia"; infatti, oltre ad aver allontanato tutti e a non aver in alcun modo intenzione di instaurare un qualsiasi tipo di relazione con qualcuno, quando però questo capita inizio a sentirmi male, comincio a pensare a tutte le possibili conseguenze di qualsiasi mio gesto, ho sempre la costante paura che le persone se la possano prendere con me, che si vendichino in qualche modo, soprattutto dopo la fine di una relazione. Se un ragazzo ci prova con me inizio ad avere una sorta di attacco di panico, anche se meno intenso ma più duraturo, come se temessi che un'infatuazione nei miei confronti possa sfociare in un'ossessione. Per strada mi sento costantemente tutti gli occhi addosso, mi sento perennemente giudicata e questo non fa che incrementare la mia rabbia. Mi fecero fare anche un test per vedere se soffrissi del disturbo ossessivo compulsivo per via dei costanti pensieri che ogni giorno mi tormentano, soprattutto su fatti passati ma anche su timori per il futuro. Ciò che mi chiedevo è se si possa essere sviluppato un disturbo paranoide, visto che la mia sfiducia nei confronti degli altri è praticamente persistente e condiziona notevolmente la mia vita, o se è più probabile si possa trattare di un tratto paranoide associato ad un disturbo d'ansia, sebbene comprendo che così sia difficile stabilirlo