Buonasera, ho 48 anni ho sofferto di crisi di panico parecchi anni fa, premetto che sono una persona molto ansiosa, dopo una cura prescritta da uno specialista mi sono piano piano ristabilita, subito dopo hanno diagnosticato a mio padre un tumore ai polmoni, abbiamo iniziato un calvario durato tre anni...tra chemioterapia e cure continue, io ho seguito in prima persona tutta la sua malattia, tre anni fa purtroppo siamo arrivati alla fine...e piano piano ho ricominciato ad avere disturbi, ansia, compulsioni. Ad oggi mi sento sempre peggio, ho provato a riprendere il frontal..ma non vedo nessun miglioramento, questa situazione mi preclude una vita normale. Forse anzi sicuramente dovrei rivolgermi ad uno specialista.
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11 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Cara Monica
il tantissimo stress e il dispiacere nel vedere tuo padre soffrire e poi la sua perdita definitiva hanno causato in te questi sintomi ansiosi.
Il tuo corpo e la tua mente stanno usando l'ansia per scaricare le tensioni accumulate e, sotto questo aspetto, l'ansia è come il fischio della pentola a pressione, cioè stà scaricando tensioni e dolore.
Perdonami la metafora casalinga che ho usato ma è per spiegarti con una immagine la possibile situazione.
Ora poi si aggiunge l'elaborazione del lutto che è un processo alquanto lungo e delicato che dipende da tanti fattori, il più importante è il tipo di rapporto che avevi con lui.
Per poter facilitare questo processo e per elaborare i tanti vissuti interiori del rapporto con tuo padre, la figura di un terapeuta potrebbe esserti certamente utile e anche insegnarti a gestire l'ansia che provi.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
12 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Monica....l'ansia, ed i conseguenti attacchi di panico, sono il risultato di aspetti della sua personalita', del suo carattere, ossia, del suo modo di pensare.
I farmaci possono far placarle l'ansia, ma appena si ripresenta la situazione scatenante, lei ridiventa ansiosa e, siccome a sua volta lei si spaventa dei sintomi, l'ansia aumenta e diventa panico.
Le occorrerebbe una psicoterapia
11 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Monica,
è evidente che lo stress accumulato in questi tre anni di assistenza a suo padre, proprio dopo che lui è venuto a mancare e lei si è potuta fermare, hanno prodotto un peggioramento della sua ansia e potrebbero anche comportare una ricaduta degli attacchi di panico.
E' anche evidente che l'ansiolitico che sta prendendo non è sufficiente per risolvere il suo malessere ed occorre un percorso di psicoterapia per aiutarla sia a gestire gli attacchi di ansia che ad elaborare il lutto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
11 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno Monica, partendo da una base ansiosa, la malattia e poi il lutto per suo padre non hanno fatto altro che mantenere attivo il suo sistema di allarme; tra l'altro (ipotizzo) anche con un senso di "allarme inutile" visto come, purtroppo, le cose sono andate. Credo che, al momento, visto che ha la consapevolezza di avere bisogno di aiuto specialistico, la cosa più difficile potrebbe essere quella di attivarsi, concretamente, per fare questo passo. Magari si faccia aiutare (se non ci riesce da sola) anche in questo, ovvero a cercare il professionista, a prendere l'appuntamento e ad iniziare questo percorso che potrebbe sostenerla emotivamente ma anche permetterle di comprendere meglio la sua base ansiosa e come integrarla e gestirla affettivamente.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma