Ansia! Aiuto!

Gentile Federico,
ritengo importante approfondire le ragioni e le modalità con cui la sua ansia si manifesta, ad esempio: in quali momenti e in quali luoghi si manifesta? perché proprio in quei luoghi e momenti? cosa le ha permesso di stare meglio in Belgio? cosa non trova invece a casa per stare bene?
Come le hanno scritto altri colleghi, lei ha dimostrato di avere risorse per superare il suo problema, e lo ha dimostrato sia durante il viaggio all'estero sia nella diminuzione di terapia farmacologica. Ora si tratta di comprendere meglio le ragioni dell'ansia e di mettere in gioco le sue risorse anche quando si trova a casa.
Comunichi gli aggiornamenti sulla sua situazione al terapeuta che conduce il gruppo, ma consideri anche la possibilità di intraprendere un percorso individuale che forse per lei sarebbe più appropriato.
Riguardo alla terapia farmacologica, concordi con il medico o con lo psichiatra il da farsi e aggiorni anche lui sulla sua situazione.
Le auguro tutto il meglio.

Cordiali saluti,

dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta, Sustinente (Mantova)

Caro Federico,
L'ansia e' un'ottima risorsa se in dosi equilibrate perché provare ansia davanti a diverse tipologie di sfide ci aiuta a tirar fuori il meglio di noi. Purtroppo però in alcuni casi diventa eccessiva, come nel tuo caso, e diventa un vortice che ci risucchia portandoci a condizioni di annichilimento. L'ansia e' causata dalle paure che non riusciamo ad affrontare e può diventare talmente eccessiva da intaccare anche altre sfere come quella del cibo che dovrebbe - paradossalmente - essere esclusivamente un bisogno/piacere.
I farmaci, come stai constatando, non aiutano, anzi peggiorano, proprio perché non ti portano a superare le tue paure ma solo a confermarti che hai bisogno di aiuto.
Ti consiglio un buon psicoterapeuta individuale (privato) che ti aiuti a risolvere il tuo problema in tempi brevi: normalmente il tuo problema si sblocca in dieci sedute
Guarda in faccia le tue paure, diventeranno coraggio!!!!

Caro Federico, sebbene i suoi sintomi ansiosi la disturbino ormai da un po, dimostra comunque di avere molte risorse che le hanno consentìto i di fronteggiare ,sebbene con fatica, persino un viaggio di lavoro all estero e anche uno scalaggio dei farmaci. Credo sia importante che lei approfondisca le ragioni di questa acutizzazione contestualmente al ritorno a casa. L ansia è un segnale e le sta dicendo qualcosa che credo sia importante decodificare!

Caro Federico,

credo che questa ansia nasconda qualcosa di profondo che forse diventa difficile da scoprire in un contesto gruppale. Ha mai pensato di fare una psicoterapia individuale? Cosa le ha permesso in Belgio di stare meglio?
Rimango a disposizione,
cordiali saluti
Dott.ssa Monica Salvadore
Psicologa Psicoterapeuta
Torino

Caro Federico,
immagino il suo senso di fatica e la sua stanchezza rispetto a questa situazione. Mi chiedo se la terapia di gruppo non possa rappresentare uno spazio in cui poter esplorare tutte le questioni che ha proposto qui o se invece si possa rivelare piú utile per Lei, in questo momento, pensare piuttosto ad uno spazio personale. Qual era il motivo che l'ha portata a seguire una terapia di gruppo anziché personale? Le sembra ancora valido alla luce dei fatti attuali? Ecco, rispondendo a queste domande potrà forse scegliere e discutere con il collega che la segue come procedere nel vostro percorso.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,

Annalisa Anni
Psicologa Psicoterapeuta Padova