Amore, odio e matrimonio
Buongiorno; sono sposato con mia moglie da quasi 12 anni, entrambi ne abbiamo 34, 2 bambine di 6 e 2 anni. Negli ultimi mesi per diversi motivi e ragioni siamo un po' in crisi pur amandoci. Il fulcro del problema è che io sono poco "emotivo" e freddo, ma lo sono di carattere, da sempre. Mancando di empatia, intesa e/o complicità, mia moglie ha proposto di eliminare il sesso dall' equazione finché non fossi stato in grado di darle la vicinanza che mi chiede. Io sinceramente mi impegno, ma credo che cambiare il mio carattere e i miei atteggiamenti sia innaturale e falso, tanto che la sento e la vivo come una forzatura. Allo stesso modo il suo rifiuto di sesso o effusioni mi crea un certo tipo di fastidio/sofferenza. Per cercare di reprimere il desiderio e non sembrare "allupato" metto in atto una serie di pensieri negativi che penso danneggino/danneggeranno il nostro rapporto definitivamente. Pensieri tipo "quando lei vorrà, io non ci sarò", "amen, facciamo a meno di stare insieme da mesi, possiamo non farlo per i prossimi anni". Ovviamente sono pensieri che mi forzo, amo mia moglie e la desidero anche quando è con il pigiamone. Il problema è che inizio a convincermi di questi pensieri e non solo inizio a vedere un sacco di difetti in mia moglie che prima non esistevano ai miei occhi, ma anche l'attrattiva di avere altre donne, ricominciare una vita non mi attrae/soddisfa. Anzi, penso di non essere in grado di soddisfare altre donne, di non essere interessante o appetibile. Insomma vedo la mia vita sessuale in solitaria e non ho voglie/intenzioni di cercare la mia o altre partner. Ovviamente io ho proposto un terapista di coppia diverse volte, senza che lei accettasse