Accettare la volontà di non curarsi

Inviata da Pax80 · 8 mag 2023 Ansia

Buonasera, come si fa ad accettare la volontà di un genitore ultraottantenne che decide di non volersi curare?
La cosa mi genera forte ansia, insonnia, difficoltà di concentrazione e poca voglia a ricercare occasioni di svago.
Cosa posso fare per accettare questa decisione e andare avanti con la mia vita? Grazie per la risposta

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Miglior risposta 10 MAG 2023

Gentile Pax80, la ringrazio per la sua condivisione. Immagino la difficoltà del momento. Accettare la decisione del suo genitore significa accettare la possibilità che quest’ultimo abbia la possibilità di autodeterminarsi e decidere della propria vita, tali scelte sono personali e vanno accolte prendendo in considerazione anche la sofferenza e il profondo senso di rassegnazione che le determinano e che spesso la persona non racconta poiché non si sente compresa.

Allora forse il modo migliore per accettare un fatto del genere è quello di stare vicino al proprio caro condividendo esperienze, vissuti e pensieri; cercando di passare in modo pieno e autentico il tempo che resta, cercando di vivere di più nel contatto con l’altro e meno nella paura di un dolore inevitabile.
Un saluto

Ivan Jelenkovic

Dott. Ivan Jelenkovic Psicologo a Trieste

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16 MAG 2023

Ha provato ad esprimere il suo dolore a questo genitore? Non la sua frustrazione, solo il suo dolore.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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10 MAG 2023

Gentilissimo Pax80, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo la fatica nell'accettare le decisioni prese dai nostri genitori, soprattutto contro nostro parere. Credo che potrebbe aiutarla intraprendere dei colloqui di sostegno psicologico, in modo da esplorare ed elaborare quello che sta vivendo.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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10 MAG 2023

La ringraziamo per aver scritto. Può accadere talvolta di aver bisogno di chiedere supporto per un familiare o una persona cara quando quest'ultima non è immediatamente pronta a seguire un percorso di cura o ad accogliere ciò che questo ha da offrirci, motivo per cui può rivelarsi di aiuto contattare per sé un terapeuta per interrogare il disagio che ci si ritrova ad osservare e in cui ci sentiamo coinvolti. Con l'augurio che il suo ambiente familiare possa ritrovare presto un benessere, resto disponibile. Un cordiale saluto

Dott.ssa Francesca Di Costanzo Psicologo a Milano

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10 MAG 2023

Cara Pax80, comprendo la sua sensazione di impotenza e tutta la sintomatologia connessa. Certo è difficile decidere o agire su di un altro e spesso anche accettare le sue decisioni ma è l'unica cosa che possiamo fare nel rispetto dell'altro.
Quello che le consiglio è di cercare di comprendere cosa nascondono i sintomi che descrive, come si sente davanti a questa scelta che non condivide e quanto in questo influisce il rapporto con i suoi genitori. Tutto questo richiede tempo, impegno e gli strumenti giusti, per cui sicuramente l'aiuto di un professionista sarebbe la strada più utile da intraprendere in questo momento della sua vita.
Per ogni necessità rimango a disposizione.
Un caro saluto.

Dr.ssa Antonietta Tantone Psicologo a Matera

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10 MAG 2023

Gentile Pax80, grazie per la sua condivisione.
Mi dispiace molto per la sua sofferenza, accettare questo tipo di volontà da parte di una persona amata, non è mai semplice.
E' comprensibile il suo vissuto ansioso, che potrebbe aver origine dalla consapevolezza di non poter intervenire in alcun modo per contribuire alla salute e al benessere delle persone a cui siamo legati.
E' difficile fare i conti con i nostri sentimenti e al contempo rimanere vicini ad una persona che ha idee così lontane dalle nostre e così lontane dai nostri desideri. Il senso di impotenza deve imparare a convivere con la consapevolezza delle scelte dell'altro, che è l'unico vero padrone della propria vita. Possiamo domandarci il perchè di questa decisione, tuttavia l'unica cosa che possiamo realmente fare è prenderci cura dei nostri vissuti e fare in modo che questa situazione possa essere vissuta il più serenamente possibile da entrambi.
Posso immaginare come questa consapevolezza sia difficile da integrare con i nostri bisogni e desideri e, soprattutto, come convivere con questo tipo di notizie possa temporaneamente assorbire le nostre energie, fisiche e mentali.
Si tratta di un processo, un percorso in cui esplorare i nostri sentimenti ed elaborare delle strategie finalizzate al creare un nuovo equilibrio, con noi stessi e con l'altro. Si tratta di imparare a godere dei momenti condivisi, così che possano diventare ricordi e memorie della vostra relazione, ricordi a cui tornare nei momenti di nostalgia, sapendo contestualmente fare i conti con ciò che tutto questo ci suscita a livello emotivo.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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10 MAG 2023

Buongiorno Pax80,
Non è facile accettare di lasciar andare una persona a cui si vuole bene. Naturalmente è importante capire e condividere le motivazioni che portano ad una svelta di questo tipo, non facile per nessuno. Voler bene ad una persona significa anche saper accettare un punto di vista diverso dal proprio e riconoscere la possibilità di ogni individuo ad autodeterminarsi. Se riuscirà ad accettare questa posizione e a stare vicino a suo padre anche in questo momento vedra' che ne uscirà sicuramente arricchito e con una maggiore consapevolezza personale del senso della vita.
Buon percorso.
Luisa Festini

Dr.ssa Luisa Festini Psicologo a Verona

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10 MAG 2023

Gentile Pax80,
accettare le decisioni degli altri può portarci ad un'immensa sofferenza, soprattutto quando per altri intendiamo un genitore. Comprendo perfettamente che lei, in questo momento, vorrebbe solo cambiare l'idea di suo padre, ma purtroppo non possiamo cambiare gli altri. Tuttavia, però, possiamo cambiare il modo con il quale ci relazioniamo con gli altri e questo, di conseguenza, creerà una risonanza anche nel comportamento altrui.
Pertanto il mio suggerimento è quello di richiedere un supporto psicologico, al fine di poter trovare delle strategie adeguate per fronteggiare in maniera efficace questa situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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9 MAG 2023

Gentile utente,
nel quesito che lei pone vi sono da considerare due aspetti, quello medico e quello etico.
Riguardo al primo aspetto occorre valutare la diagnosi e la prognosi della malattia del suo genitore e quindi la utilità di una possibile cura inclusi pro e contro.
Quanto al secondo, è dovuto rispetto alla volontà del genitore, soprattutto se persona capace di intendere e volere.
Pertanto , se lei ha dei buoni argomenti a favore della cura può provare a presentarli ma l'ansia e la frustrazione correlati a questa situazione sono un problema suo personale che è consigliabile gestire preferibilmente con un supporto psicologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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9 MAG 2023

Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi le tue sensazioni e i tuoi sentimenti. Accettare la volontà di suo padre o sua madre sarà il risultato di un percorso di elaborazione emotiva. La sua situazione è complessa e penso possa esserle di aiuto e di supporto uno spazio di ascolto qualificato e competente.
Buona giornata
Dott.ssa Marianna Mura

Dott.ssa Marianna Mura Psicologo a San Valentino Torio

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9 MAG 2023

Buongiorno
Comprendo suo dolore come figlia , nel vedere i proprio genitore che non si vuole curare.
Quando si è adulti , nessuno può essere costretto a curarsi.
A lei consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per sperare tale periodo .
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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9 MAG 2023

Sicuramente non è cosa facile lasciare andare un genitore quando per tanto tempo si è stati anche figli. L'accettazione della perdita di una persona cara è un percorso insito di emozioni contrastanti. Il mio consiglio è trascorrere con questa persona il maggior tempo possibile e in serenità, lasciando che le nostre volontà non diventino quelle di altri
Dottssa Marika Fiori

Marika Fiori Psicologo a Forlì

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9 MAG 2023

Carissimə,
comprendo il suo disagio e la sua fatica. Vedere qualcuno che amiamo fare scelte - anche importanti - distanti da noi, può significare grande sofferenza.
Non c’è una risposta semplice al suo quesito: sicuramente un percorso psicologico su di se potrebbe permetterle di ascoltare quello che quell’ansia, quell’insonnia e i suoi sintomi in generale le vogliono comunicare, nella prospettiva di prendersi cura di sè, di ciò che sente e di quello che può gestire, lasciando andare ciò che è fuori dal suo controllo.

Le faccio i miei migliori auguri e resto a disposizione.

Un caro saluto

Dott.ssa Sara Santuari

Sara Santuari Psicologo a Rovereto

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9 MAG 2023

Buonasera, comprendo che la decisione di un genitore ultraottantenne di non volersi curare possa generare ansia e difficoltà emotive significative. È una situazione complessa che richiede una riflessione attenta e un sostegno adeguato. Accettare la volontà di un genitore di non volersi curare può essere un processo emotivamente impegnativo. È importante ricordare che ogni persona ha il diritto di prendere decisioni riguardo alla propria salute, anche se non sempre sono quelle che vorremmo o che riteniamo migliori per loro. Il primo passo è comprendere che la decisione di un genitore adulto è una scelta personale e rispettare il loro diritto all'autonomia. Tuttavia, ciò non significa che non possa provare difficoltà ad accettare questa decisione e che non abbia bisogno di supporto. Una possibile via è cercare sostegno professionale attraverso una terapia individuale. Uno psicologo può aiutarti a esplorare le tue emozioni, a elaborare il senso di impotenza e a sviluppare strategie per affrontare questa situazione in modo più sano ed equilibrato. In terapia, potresti lavorare sulla gestione dell'ansia, dell'insonnia e delle difficoltà di concentrazione che hai menzionato. Potrebbe essere utile esplorare le tue aspettative, le tue preoccupazioni e le dinamiche familiari coinvolte, al fine di sviluppare una maggiore comprensione e accettazione della situazione. È anche importante prenderti cura di te stesso nel processo di accettazione.
Infine, cerca di mantenere una comunicazione aperta e rispettosa con il tuo genitore, anche se non concordi con la loro decisione. Mostra il tuo supporto e la tua presenza, offrendo il tuo ascolto e rispettando la loro autonomia decisionale. Sono convinta che, con l'aiuto adeguato, potrai trovare modi per accettare la decisione del tuo genitore e trovare un equilibrio nella tua vita.
Per tutte le altre domande e informazioni mi trovi online.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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