ciao a tutti, sono una ragazza di 23 anni, ho un malessere che ciclicamente ritorna nella mia vita da quando ho 15 anni. il tutto è nato in terza superiore, l'anno scolastico era cominciato perfettamente fino a quando mi sono lasciata andare (dormivo a scuola ecc, insomma mi feci bocciare) dopo un paio d'anni ritornai "normale", fui ispirata e mi iscrissi pure all'università (la mia carriera scolastica non era mai stata la migliore, ma questo non mi interessava). scelsi un'università vicina alla mia città, molto interessante, ma che ancora oggi non ho capito se mi piaccia o meno.
Ho questo problema, non ho hobby, passioni o qualcosa in cui sia brava. Sono mediocre in tutto e perchè dovrei avere dei sogni quando c'è sicuramente qualcuno di più bravo di me? non ho mai avuto aspirazioni, neanche se ci penso, ma il problema è che niente mi interessa a tal punto da buttarmici a capofitto. Non faccio cose di mia spontanea volontà, non ho nulla che mi appartenga.
Avrei tato voluto avere qualcosa in più degli altri, ma non ho niente che mi renda speciale. Sono carina, ma non una figa, sono magra, ma non ho u fisico da modella, sono intelligente, ma non da avere la media del 30, sono stilosa, ma non più delle altre. Negli sport sono sempre stata capace i tutto, ma non ho mai vinto niente. ho suonato diversi strumenti da bambina ma non mi impegnavo perchè non mi interessava. Ho provato a dipingere ma faccio talmente schifo che è meglio che rinunci. Insomma non ho un talento interessante, le cose che sono fare sono banali e stupide, nessuno mai le noterebbe e nessuno le troverebbe interessanti.
Quindi mi chiedo perchè ci insegnano e ci dicono che tutti abbiamo un talento, che tutti abbiamo un sogno quando esistono persone inutili come me?
mi fa stare da cani non avere nulla in più degli altri perchè sin da bambina mi è stato detto che tutti siamo speciali in qualcosa. non è vero.
perchè non sono una persona che vale?
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25 APR 2021
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Gentile Marusc,
in sintesi, da ciò che scrive emerge un livello di autostima molto basso ma anche delle buone potenzialità che andrebbero riscoperte e utilizzate attraverso un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale che le consiglio di intraprendere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
27 APR 2021
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Carissima,
sono certa che un percorso psicoterapeutico finalizzato alla riattivazione delle tue risorse inespolorate e all'approfondimento della tua storia familiare, amicale, sentimentale e scolastica, ti potrà aiutare molto a conoscerti.
Sei molto più di come ti definisci, ma forse non hai avuto accanto perone attente a riconoscere i tuoi talenti e le tue potenzialità, fino al punto che non le sai più vedere nemmeno tu. Coraggio, trova la forza per iniziare il tuo viaggio di consapevolezza e scoperta di te stessa.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
26 APR 2021
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Carissima Marus,
anche se non riesce a vederle scrive di tantissime potenzialità e risorse che sono già dentro di lei.
Tutti noi siamo speciali e la sua scarsa autostima non le da la possibilità di vederlo. Siamo purtroppo in una società che propone e ripropone una tipologia di persone che nella realtà non esiste. Sicuramente ci sono persone straordinarie ma sono una manciata su 7,674 miliardi di persone, quante siamo nel mondo.
Sicuramente un sostegno psicologico la può aiutare a ritrovare tutto quello che indubbiamente di bello c'è in lei.
Sono a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)
24 APR 2021
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Salve, mi dispiace per il disagio espresso. Potrebbe essere utile crearsi uno spazio in cui riflettere su ciò che sente, avviando un percorso psicologico che possa esserle di supporto e che possa guidarla nella costruzione una maggiore consapevolezza dei propri vissuti, oltre che individuare le risorse a sua disposizione.
Un saluto.
Dott.ssa F.M.
24 APR 2021
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Buongiorno Marusc.
È molto evidente l'insoddisfazione che sperimenta nei confronti di se stessa. A volte siamo davvero molto critici nei nostri stessi confronti perché abbiamo in mente degli obiettivi e degli standard molto elevati e il costante paragone con l'altro ci rende sempre non abbastanza.
È molto comune oggi questo atteggiamento di ipercritica verso se stessi e potrebbe essere che dietro la fatica a riconoscersi delle qualità, anche uniche, ci sia la paura di perdere gli altri perché non ci si sente all'altezza o la percezione di non sentirsi abbastanza così come si è. Come se nessuno potesse apprezzarci semplicemente per quello che siamo.
I suoi sono vissuti dolorosi che potrebbero essere incontrati con accoglienza e comprensione all'interno di un percorso di consapevolezza psicologico.
24 APR 2021
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Buongiono,
da quello che lei scrive si nota come questo non essere "speciale" la faccia stare molto male.
Tutti vorrebbero essere persone speciali o particolari, oggi più che mai visto che gli stereotipi della società ci impongono standard di perfezione e particolarità sempre maggiori.
Io credo che bisognerebbe rivedere in meglio il concetto di "normalità", essere in qualche modo nella norma non è un difetto ne una condanna,ma la capacità di essere se stessi in un mondo di essere umani che sono al nostro pari e con i quali si interagisce.
Credo che dovrebbe trovare qualcuno di esperto che possa aiutarla a scoprire e analizzare le sue individualità e integrarli nella relazione con gli altri, così da poter mettere a frutto le sue capacità.
Resto a sua disposizione.
Cordiali saluti
Dr. Massimiliano Compagnone
24 APR 2021
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Cara marusc,
soffermandosi sugli aspetti di se stessi che si considerano negativi, risulta poi difficile notare quelli positivi. Racconta di aver iniziato la terza superiore con successo, essersi rialzata dalla sua bocciatura, aver finito le scuole superiori e aver intrapreso una carriera universitaria. E' possibile che gli standard di perfezione che la società ci suggerisce finiscano per non farci sentire adeguati, portandoci anche a paragonarci con le altre persone, e questa azione ci "blocca". Lei ha risorse e potenzialità che meritano di essere portate alla luce. Un percorso psicologico la aiuterebbe in questo senso. Grazie per la sua condivisione. Cordiali saluti, dottoressa Erica Simoni.
23 APR 2021
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Carissima, ciò che riporta evidenzia una immagine di sé stessa negativa: "non valgo nulla e proprio perché non valgo nulla non eccello in niente". Sembra che dica sostanzialmente questo.
Quello che dice é vero: ognuno di noi ha delle risorse, ma non sempre siamo in grado di riconoscerle. Valuti di intraprendere un percorso psicologico attraverso cui possa darsi la possibilità di guardarsi in maniera diversa, scoprendo le Sue potenzialità. Si dia la possibilità di amarsi, accettarsi ed essere felice.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.