Sei una persona altamente sensibile (P.A.S.)? Scoprilo con il nostro test

Oggi vi parleremo delle Persone altamente sensibili, delle loro caratteristiche principali e dei loro vantaggi, ma anche dei loro svantaggi.

25 GIU 2019 · Tempo di lettura: min.
Sei una persona altamente sensibile (P.A.S.)? Scoprilo con il nostro test

Sei una persona altamente sensibile? Rispondi alle domande con sincerità e scopri se sei una persona altamente sensibile oppure no!

Da precisare che questo test è frutto del lavoro e dell'esperienza clinica, non è standardizzato quindi non ha valenza statistica o diagnostica ma solo di orientamento per la persona.

Oggi parlerermo delle Highly Sensitive People, PAS, ovvero di coloro che catturano i piccoli dettagli e le sfumature di ogni cosa, delicati e ipersensibili, con un alto grado di impegno in tutto ciò che fanno. È a causa di quell'alto grado di sensibilità che di solito hanno bisogno di disconnettersi dall'ambiente e isolarsi di volta in volta, godendosi la solitudine e quindi eliminando gli stimoli che li riguardano da vicino.

Sono persone che sono molto abituate ad ascoltare commenti come: "Quanto sei sensibile!", o "Non è poi così male". Di solito vengono influenzati da ciò che accade nel mondo (non solo ciò che accade a loro personalmente o nel loro ambiente), per questo reagiscono in modo un po' più esagerato e possono quindi diventare oggetto di critica o incomprensione. Un esempio potrebbero essere quelle persone che si emozionano e piangono guardando le notizie al telegiornale o coloro che vivono i film come se fossero loro i protagonisti. Inoltre, possono essere particolarmente sensibili a rumori fastidiosi come l'ascolto di qualcuno che mastica o una tosse nervosa.

È importante chiarire che le Persone Altamente Sensibili non sono persone che piangono o ridono tutto il giorno senza essere in grado di controllarsi. Al contrario, hanno la grande capacità di provare le emozioni apertamente ma hanno anche un grande autocontrollo, spesso a causa delle esigenze della società che le fa sentire diversi.

Quali sono le principali caratteristiche di una PAS?

  1. Sono persone molto empatiche e hanno una grande intuizione: sono in grado di ascoltare l'altra persona e vivono ciò che sta raccontando l'altro come se fosse il protagonista della storia. Riescono a immedesimarsi e quando sentono i racconti altrui, danno consigli rispettando il punto di vista dell'altra persona piuttosto che il proprio. Inoltre, sono persone molto intuitive e dettagliate; sono i primi a rendersi conto quando un amico si taglia i capelli o a percepire stati emotivi negativi per quanto si cerchi di nasconderli. Non sai come ci riescano, ma se sei triste e cerchi di sembrare normale, ti chiederanno: cosa ti succede?
  2. Sono persone riflessive e con una profonda elaborazione delle informazioni: tendono a riflettere sulle cose, ad analizzarle, ma in modo produttivo. Non sono pensieri ciclici ma sminuzzano gli argomenti per trarne il massimo vantaggio e le conclusioni più accurate.
  3. Hanno una grande conoscenza delle emozioni: sono persone in grado di vivere con il cuore e non solo con la ragione, cioè hanno un ampio vocabolario di emozioni, le conoscono, le gestiscono, si concedono di viverle e quando parlano usano spesso frasi come: "Sento che…", invece di: "Penso che…". A differenza del resto degli esseri umani che cercano di nascondere le emozioni e far finta che non esistano, le PAS le vivono fino in fondo, caratterizzandosi dunque per una grande intelligenza emotiva.
  4. Sono in grado di godere della solitudine: questa caratteristica è sicuramente invidiabile per molte persone, che non possono permettersi di stare da sole, perché ne vengono travolte e devono necessariamente riempire il loro tempo con varie attività o con la compagnia costante di qualcuno. Sono quindi persone capaci e adatte a lavorare in gruppo (a causa della loro empatia di cui abbiamo parlato poco fa), ma allo stesso tempo amano la solitudine e il loro mondo interiore. Non hanno bisogno di riempire tutto il loro tempo di attività per non pensare, ma sono in grado di godersi la solitudine e se stesse.
  5. Sono persone che vengono sopraffatte e travolte dalla sovra-stimolazione: dal momento che riescono a concentrarsi sulle piccole sfumature e sui dettagli, tendono ad evitare gli ambienti in cui vi sia una sorta di sovra-stimolazione perché esiste in quei casi un eccesso di informazioni da elaborare per loro, e ne verrebbero fuori eccessivamente impoverite. Preferiscono ambienti silenziosi con pochi stimoli per poterli apprezzare senza essere sopraffatti. Preferiranno sempre un incontro con pochi amici alle grandi cene con molte persone.

Perché possiamo considerare fortunati i pazienti PAS?

  1. Sono in grado di affrontare meglio i loro problemi.
  2. Loro sanno come ascoltare e soddisfare i loro bisogni in ogni momento, per questo riescono ad avere un equilibrio emotivo invidiabile.
  3. Esprimono la loro sensibilità senza problemi, e senza causare problemi.
  4. Hanno una maggiore sicurezza in se stessi e quindi una migliore autostima.
  5. Fanno uso dell’empatia in modo corretto.
  6. Aiutano gli altri senza perdere il proprio equilibrio emotivo.
  7. Sanno lavorare in team e stabilire le priorità quando necessario.
  8. Hanno relazioni di qualità e durature, basate sul rispetto e sulla comprensione.

Essere una PAS può essere un grande vantaggio, tuttavia le persone altamente sensibili a volte finiscono per sentirsi strane dal momento che sono in grado di catturare dettali che nessun altro vede. La tendenza è quella di nascondere queste abilità e di sentirsi incompresi. Molte volte sono considerati fragili e vulnerabili perché si tende a confondere la sensibilità con la fragilità, e diventano frustrati perché sono molto esigenti.

In conclusione, vorrei dire che tutti dovremmo riflettere e imparare un po’ da queste persone invece di giudicarle, poiché sono persone privilegiate. E se ti senti identificato, non nasconderti: goditi il regalo che hai.

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Commenti 31
  • Arianna Donadello

    Complimenti, mi sono vista descritta nei minimi particolari. Verissimo che non ci si sente capiti! Apprezzo e faccio mio il fatto di considerarlo un regalo

  • Gianpiero Castiello

    Io sono un pas, e mi ha portato solo guai, ho avuto traumi su traumi, e mi sono accorto troppo tardi di tutto, con gli antidepressivi tutto si è alterato e non riesco quasi più a fare niente, eppure ricordo un periodo in cui col mio sesto senso ero perfino invidiato. In qst società non c è posto per quelli come me

  • Stefania

    Mi sono sempre chiesta perché, senza poter fare altro che dare la colpa a me. Il percorso è lungo, il "dono" che abbiamo non è fatto per questo mondo. Penso debba essere considerata in letteratura una funzionalità meno tipica e diagnosticabile, per far sì che tutti quelli che non lo sono siano consci anche di questa diversa visione del mondo. E noi riusciamo e tenerci in piedi in maniera più serena.

  • Ornella

    Io sono P. A. S. E soffro anche di ansia cronica da anni. Peggio di così non mi poteva andare. Per non parlare dei fatto che a causa di ciò mi si è anche sviluppata una gastrite nervosa.

  • Giulia

    Io sento le loro emozioni e cerco sempre di aiutare, a volte ci riesco altre volte no, ma quando poi sono io ad aver bisogno non li trovo. Se non mi permettono di aiutare dal mio punto di vista allora mi adatto al loro. Ma non faccio altro che rimanere delusa dalle persone, le cose per cui io mi arrabbio a loro sembrano stupide ed è fastidioso cercare di fare capire perché mi ha fatto arrabbiare o rimanere male se la persona che ho davanti pensa che io stia esagerando. Sarà pure un dono ma voglio cercare di vivere in modo più sereno

  • Mari Catalfa

    Io sono una PAS e spesso ritengo sia una maledizione, vorrei avere una corazza che mi difenda da tutta questa sensibilità, perchè spesso percepisco che la gente che mi sta intorno è molto più scaltra , a volte approfittatrice oppure semplicemente più egoista e questo mi fa soffrire, vorrei essere meno sensibile e non farmi travolgere dagli eventi. Sia in amore che in amicizia o sul lavoro :(

  • Diego Cavallo

    Oltre a questa sensibilità c'è anche una grande intuizione che definisco il sesto senso. Alcune volte vivo nel futuro un evento che puntualmente si verifica. È vero elaboriamo costantemente informazioni di qualsiasi genere e riusciamo ad entrare in confidenza con persone che non conosciamo. Durante un lavoro una cliente mi disse: ti ho raccontato tutto di me. Ciao

  • Mura patrizia

    Grazie per questo articolo e grazie ancora per avermi fatto conoscere un po' più il significato dell'esser una pas.

  • Mario Elle

    Probabilmente sono una P.A.S però non sono tutti vantaggi, anzi, per il mio equilibrio interiore ho fatto grandi passi in avanti soprattutto quando ho deciso di accettare me stesso come sono, accettandomi come "diverso" ma ci ho messo un po per la mia scarsa autostima (traumi infantili per colpa di mia madre) ma non potendo filtrare tutti gli elementi quotidiani, questo mi crea stress. La soluzione per me è isolarmi oppure convivere con questi elementi stressanti. Ma la convivenza fon tutti gli stimoli esterni inutili ogni giorno mi crea una perdita energetica considerevole. Vantaggi, si, forse. Ma anche no. Concordo con l'articolo perché definisco me stesso una persona equilibrata se mi rapporto con l'esaurimento medio della gente.

  • Tiziana Rossi

    Ma sono proprio io!!! Sono una PSA proprio da manuale. Grazie per il bellissimo articolo


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