Storie che curano

La libroterapia è una tecnica che si serve dei libri e delle storie come strumenti per facilitare il processo di conoscenza di sè e di comprensione della propria storia.

23 LUG 2020 · Tempo di lettura: min.
Storie che curano

Vorrei raccontarvi una storia. È la storia del mio rapporto con i libri e di come, durante il lockdown, abbia fatto nascere un domanda, ovvero come posso far entrare nel mio lavoro una mia passione? Ho sempre amato leggere, amo le storie, amo dedicare il mio tempo a quei personaggi e a quelle vicende che per settimane entrano nella mia vita e mi accompagnano.

I libri possono essere degli ottimi compagni di viaggio, ci permettono di vivere in altri mondi e in altri tempi. Ci consentono delle fughe dalla frenesia della routine quotidiana e ci offrono una soluzione alternativa alla noia. Mi sono chiesta, quindi, che collegamenti ci potessero essere tra la mia professione di psicoterapeuta, in quanto disciplina che cura e che ha come protagoniste le storie dei pazienti e la lettura di storie che a modo loro curano.

I collegamenti c'erano eccome, pertanto ho deciso di intraprendere un percorso formativo sull'utilizzo della Libroterapia. Ho scoperto che le origini di questo metodo sono antichissime e l'idea che alla base della lettura ci sia un processo di cura è altrettanto antico. Ciò che più di tutto mi ha colpita è stato vedere come le storie, nel proporsi come specchio di riflessione, permettano al lettore un livello di autonomia molto alto nel processo individuazione ovvero di conoscenza di sé e di comprensione della propria storia che spesso, proprio perchè vissuta in prima persona perde i confini, perde chiarezza in quando ognuno è dentro le solite dinamiche che ben conosce, ma permette anche di far luce sui propri bisogni personali e relazionali.

Le storie narrative offrono una molteplicità di situazioni altre in cui poterci sperimentare e questo aumenta il nostro bagaglio di esperienze.Ho introdotto la Libroterapia all'interno del mio lavoro, come strumento per aumentare la consapevolezza, per permettere di diversificare i pensieri, per creare "altravisione" (A. Caruso), in altre parole per facilitare e rendere più fluido il cambiamento.Usando le parole della mia didatta Rachele Bindi attraverso la lettura "lavoreremo per massimizzare le opportunità di essere felici che, secondo la scienza, dipendono esclusivamente da noi e dai nostri sforzi personali".

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Scritto da

Dott.ssa Martina Chioccarello

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