Quando non si fa sentire: 7 consigli per capire il perché e come comportarsi

Sicuramente è capitato a tutti di aspettare una telefonata e che questa non arrivasse: come capire perché non si fa sentire?


12 MAG 2021 · Tempo di lettura: min.
Quando non si fa sentire: 7 consigli per capire il perché e come comportarsi

Perché non mi cerca e non si fa sentire?

Aspettare una telefonata può essere capitato a tutti in diversi contesti, ma in questo caso cercheremo di capire le diverse sfumature che possono avere a che fare con un incontro o relazione amorosa. Normalmente quando si inizia a frequentare qualcuno, non conoscendo bene l’altro e con il fatto che all’inizio vi è sempre una tensione tra il mostrare o meno interesse, alcuni atteggiamenti come il farsi sentire o meno, chiedere un appuntamento o meno, etc non sono mai facili da decifrare e potrebbero dare luogo a fraintendimenti.

Questo perché ancora non si conoscono le abitudini dell’altro (per esempio se ha un buon rapporto con la tecnologia, se passa molto tempo al telefono o meno, etc..) e le sue forme comunicative in generale (per esempio c’è chi scrive di più per messaggio, chi mette like su Instagram, chi telefona e chi usa il telefono solo per prendere appuntamenti) e quando è interessato (c’è chi preferisce farsi sentire di meno e chi di più, chi ama buttarsi di più nelle storie e chi meno, etc).


Tutte queste variabili fanno sì che sia difficile decifrare il perché l'altro non si faccia sentire, dal momento che non sappiamo esattamente cosa stia succedendo nella sua vita.

Sicuramente il silenzio e non farsi sentire però hanno un significato in quasi tutti i casi. Vediamo alcuni esempi di come potremmo comportarci davanti al fatto che l’altro non ci scrive o non si fa sentire, ma prima vediamo alcune considerazioni da tenere in conto prima di analizzare qualsiasi casistica.

Il fattore tempo

È importante, prima di elaborare qualsiasi congettura, considerare il fattore tempo, ovvero da quanto tempo la persona non si fa sentire. Se per esempio la persona non vi cerca per 2-3 giorni potrebbe essere perché non vuole essere pressante, perché ama rispettare gli spazi altrui e i propri, per generare un po’ di interesse o semplicemente perché non ha un buon rapporto con il telefonino.

Mentre se magari passa una settimana o più senza che vi siano segnali, potremmo ipotizzare altre questioni come per esempio il fatto che abbia avuto un contrattempo o è preso da altre cose o magari non gli interessiamo. L’importante è sempre però non iniziare a farsi mille pensieri e paranoie e farsi prendere dall’ansia. Tutto ha bisogno del proprio tempo per maturare. Respirate e pensate ad altro e godetevi i primi momenti della vostra relazione.

E se dovesse passare un tempo che ritenete troppo lungo nel quale l’altro non si fa sentire, potreste pensare sempre di farvi vivi voi chiedendo come sta questa persona. Molto spesso ovviamente non è il fatto che in sé che fa male, ma il fatto di non capire se l’altro prova interesse per noi o meno, che può generare sentimenti di rabbia e orgoglio che possono rovinare la situazione. Per questo provate a respirare e prendetevi il tempo per capire l’altro e cosa davvero significhi questo silenzio.

Non farsi prendere dall’insicurezza

Un’altra considerazione legata alla precedente è proprio il fatto che non deve essere l’insicurezza a regnare nelle relazioni. Ovviamente all’inizio di una relazione o dopo un litigio è normale sentirsi un po’ insicuri, perché non si sa esattamente cosa stia pensando l’altro. Il problema è che però non deve essere il sentimento prevalente. Il rapporto di coppia deve essere basato sulla fiducia, sulla serenità e sulla comunicazione e pertanto non deve creare sentimenti negativi o di insicurezza che sarebbero sintomi di una relazione con basi tossiche. Quindi ben vengano le emozioni di scoperta dell’altro, le farfalle nello stomaco, i dubbi, le attese, ma che devono essere delimitate a un contesto ben preciso e di breve termine e non essere una presenza fissa nell’arco della relazione.

non si fa sentire

Se lui o lei non si fanno più sentire dopo il primo appuntamento

Se avete appena conosciuto una persona e siete usciti insieme, cosa significa il fatto che lui o lei non si facciano sentire per qualche giorno dopo l’appuntamento? Anche in questo caso, come abbiamo detto precedentemente, bisogna considerare il fattore tempo e dare un margine all’altro per farsi sentire. D’altro canto il silenzio prolungato dopo un primo appuntamento potrebbe volere dire molte cose.

Potrebbe non essere scattata la scintilla sentimentale ma essere rimasto un interesse di amicizia, oppure potrebbe non essere il momento giusto per l’altra persona sia a livello di interessi personali sia a livello di sentimenti (potrebbe esserci una terza persona nei pensieri e nel cuore dell’altro). Potremmo dire che se una persona non si fa sentire dopo il primo appuntamento probabilmente non è il vostro tipo. Ma, in ogni caso, se il dubbio vi tormenta potreste anche pensare di farvi sentire voi e vedere cosa succede (ovviamente senza essere insistenti).

Se lui o lei non si fanno sentire dopo un momento di intimità

Se dopo il primo appuntamento avete anche passato un momento di intimità con questa persona, come un bacio o qualcosa di più, un silenzio prolungato anche in questo caso potrebbe significar diverse cose. La prima possibilità è che magari dall’altra parte ci sia solo un interesse fisico nei vostri confronti e nel momento in cui desiderio viene appagato, questa persona tende a sparire.

Oppure potrebbe essere una persona non interessata a una frequentazione per diversi motivi (potrebbe esserci una terza persona o semplicemente non vuole impegnarsi). Ma potrebbe anche essere sorto qualche malinteso del quale non vi siete accorti e che magari ha incrinato l’atmosfera o messo in imbarazzo l’altro e pertanto non si fa sentire, perché non sa come comportarsi. Per questo, se la persona vi interessa, potreste pensare di aprire una comunicazione per cercare di capire quali siano i reali motivi e così capire se sono risolvibili o come comportarvi. In fondo ogni storia e ogni persona sono peculiari e non si può parlare in termini generali di qualcosa che è intimo e che avete vissuto solo voi.

I momenti di silenzio in una relazione di lunga durata

I momenti di silenzio in una relazione di lunga durata non sono normalmente positivi. Ci sono persone che usano il silenzio proprio per punire l’altro attraverso la manipolazione ed evitando qualsiasi forma di comunicazione. Quindi potrebbero decidere di smettere di rispondere ai messaggi, smettere di chiamare o proprio non parlarvi più per un periodo anche in persona. Questo tipo di atteggiamento è un atteggiamento tossico e bisogna cercare di limitarlo assolutamente, cercando di parlare con il partner o magari chiedendo aiuto a un terapeuta.

Esistono anche casi, però, in cui il partner potrebbe decidere di non rispondervi più ai messaggi o alle chiamate per un breve periodo di tempo, magari dopo una discussione, perché deve smaltire la rabbia o semplicemente perché non vuole ingrandire la discussione. In questo caso potreste pensare di lasciare passare un po’ di tempo per razionalizzare e calmarvi e magari riprendere la discussione qualche ora più tardi, in maniera più calma e tranquilla che faciliti la comunicazione. In questi casi però il silenzio da parte di entrambi i partner tende a durare poco tempo, perché è nell’interesse di entrambi risolvere la questione attraverso la comunicazione e ritornare a stare bene.

risponde ai messaggi ma non mi cerca

Quando risponde ai messaggi ma non ti cerca o ti cerca ma non è interessato

Ci sono casi inoltre in cui la persona che ci interessa non sparisce, però tende semplicemente a rispondere ai messaggi che inviamo o magari a inviarci messaggi inconcludenti giusto per farsi sentire.

In questi casi probabilmente l’interesse che questa persona prova nei nostri confronti, magari non è totalmente genuino. Forse ama avere qualcuno a cui scrivere o a cui dirigere un pensiero ma non è interessato ad approfondire la conoscenza. Potrebbe insomma essere una maniera per mantenere i contatti, ma senza prendere impegni nel presente perché si è presi da altre cose. Anche in questo caso come nei precedenti, potreste pensare di cercare di comunicare con la persona per capire il perché del suo comportamento.

Il ghosting

Il ghosting è un fenomeno che riguarda la società attuale e cha ha a che vedere con le nuove forme di comunicazione digitali e relazionali. Il ghosting è un atteggiamento in cui la persona che stiamo frequentando o con cui ci stiamo sentendo o con cui siamo coinvolti in una relazione, semplicemente sparisce. Niente più chiamate, risposte ai messaggi, appuntamenti. Niente.

Questo tipo di comportamento è reso più facile al giorno d’oggi grazie al senso di leggerezza e deresponsabilizzazione che lasciano i social network e le app di dating (ed è infatti proprio da qui che prende il nome e sta ad indicare il fatto che l’altro non risponde più ai messaggi nonostante abbia visualizzato). Questo tipo di comportamento lascia normalmente la persona che lo subisce amareggiata e interdetta, proprio perché lo sparire nel nulla senza nessun tipo di giustificazione non può sortire che tale effetto. Se doveste essere vittima di ghosting, cercate di dimenticare la persona in questione perché sicuramente non ne vale la pena e perché prima o poi potrebbe rifarsi viva procurando ulteriore sbigottimento e malessere.

Pensa a quello che senti tu

Abbiamo provato ad analizzare alcuni motivi per cui un uomo o una donna potrebbero non farsi sentire dopo un appuntamento o un inizio di relazione. Prima però di analizzare come fare per smettere di aspettare è importante sottolineare un primo consiglio.

Prima di aspettare una sua chiamata, chiedetevi se davvero anche a voi piace questa persona e se vorreste rivederla. Molto spesso ci facciamo trascinare nel gioco del mi chiama/non mi chiama, o dal fatto che l’altro si faccia desiderare e quindi ci sembra più attraente. Cerchiamo però di razionalizzare un attimo e capire se in realtà questa persona ci piace davvero e se vorremmo rivederla un’altra volta o continuare a sentirla. Perché magari non è così e il fatto che non si faccia sentire, nonostante bruci un po’ nell’orgoglio, potrebbe andare bene anche a noi.

smettere di aspettare un messaggio o una chiamata

7 consigli per smettere di aspettare un suo messaggio

Se l’attesa della chiamata si sta facendo più lunga del previsto e state iniziando a viverlo male, il consiglio migliore è quello di smettere di aspettare! Ma come fare per distrarci e cambiare il nostro atteggiamento nei confronti del telefono? Proviamo a lasciarvi qualche consiglio, sperando che vi possa essere utile nel quotidiano per cambiare punto di vista e ritrovare un po’ di positività!

  1. Regalatevi una coccola: se vi sentite un po’ giù, potreste pensare di regalarvi un capriccio o una coccola con qualcosa che vi piace davvero e prendendovi il vostro tempo. Vi aiuterà a stimolare il buon umore e staccare la testa dal pensiero del cellulare.
  2. Cercate di non autocommiserarvi ma di lasciarvi scivolare addosso il fatto che non chiami. Sembra facile, ma non lo è ovviamente. Però anche in questo caso è importante cambiare il punto di vista. Forse il fatto che non chiami e che magari la storia finisca qui, è semplicemente perché non doveva essere.
  3. Pensate al presente. Concentratevi sul qui ed ora, non su quello che avreste potuto aver fatto o detto, perché potreste creare dei circoli viziosi di paranoie che non hanno senso.
  4. L’amore non è un gioco. L’amore si basa su uno scambio reciproco, su fiducia e disponibilità che va al di là del gioco della seduzione o di farsi desiderare.
  5. Non tutti le persone che incontriamo sono quelle giuste. In questo caso vale il consiglio ci cui poco sopra: non tutte le persone che incontriamo sono le persone giuste e le volte che ci si innamora nella vita sono molto poche. Pertanto prima di cadere nella trappola del desiderio e dell’orgoglio, chiedetevi se questa persona che avete incontrato e che vi cerca vi piace davvero o meno.
  6. E se non chiama? Chiamatelo (o chiamatela) voi. E se per caso scoprite che la persona vi piace davvero, potreste provare a chiamarla voi, per aprire un canale comunicativo e capire il perché del suo comportamento.
  7. Menomale che ci sono gli amici e le amiche! E se anche tutti questi consigli non dovessero funzionare, ricordatevi che i vostri amici e le vostre amiche sono sempre lì per distrarvi e coccolarvi e per aiutarvi a ripartire alla grande. 

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Bibliografia

  • https://www.healthline.com/health/casual-dating
  • https://www.healthline.com/health/ghosting

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Commenti 1
  • Kristensen

    L'articolo è ottimo e da spunti di riflessione importanti. Ma c'è un problema o una pecca. Perché, su questo articolo o in altri argomenti si riporta sempre un riferimento al genere femminile come parte lesa? (Vedasi la parte finale) È assurdo che ancora oggi si pensi che sia solo l'uomo a sparire, ad avere atteggiamenti tossici e via discorrendo. Ritengo che dobbiamo correggerlo, e spero lo facciate, anche solo per dare un segno di neutralità forte. Vi do anche una motivazione: Io sono stato vittima di ghosting, da parte di una trentenne (oramai fenomeno comune anche a questa età) per esempio, e da quello che ho avuto modo di capire, sono stato usato come un giocattolo pur avendo lei precisato tutt'altro interesse sin da subito (conoscersi). Lei fa la sua vita beata e spensierata ora. Convinta che sia stato io lo sciocco. Lei è sparita di punto in bianco, e oltretutto mi ha anche bannato, perché pur provando a comunicare e a ragionare con lei, non c'è stato verso, e sono stato deriso e trattato a pesci in faccia perchè le mie ragioni venivano surclassate dalla sua frivolezza e leggerezza nei miei confronti. Come se fosse tutto naturale, lecito e normale.

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