Phubbing: quando lo smartphone causa la crisi di coppia

L'iperconnessione, paradossalmente, ci disconnette dal mondo reale, compreso quello di coppia.

10 MAR 2017 · Ultima modifica: 15 LUG 2021 · Tempo di lettura: min.
Phubbing: quando lo smartphone causa la crisi di coppia

L'utilizzo eccessivo dello smartphone può creare grandi problemi all'interno della coppia, indebolendo la comunicazione e la fiducia.

A chi non è successo, negli ultimi anni, di parlare con qualcuno e che questa persona non gli abbia prestato attenzione perché aveva il cellulare in mano? Quanti di voi si sono trovati in questa situazione con il proprio partner?

Ebbene, forse non lo sapete ma siete stati vittime del cosiddetto phubbing (dall'inglese phone e snubbing, ignorare), ossia trascurare un'altra persona con cui stiamo parlando per controllare impazientemente lo smartphone. Non si tratta di un fenomeno raro, anzi è una situazione che può capitare tutti i giorni.

Cosa significa Phubbing

Il significato di phubbing deriva dall’unione delle due parole in inglese “phone” e “snubbing” che letteralmente significano telefono e snobbare e che fanno pertanto riferimento all’azione di evitare qualcuno in un ambiente sociale proprio perché ci si sta dedicando allo smartphone. Si parla di Phubber riferendosi a chi realizza il phubbing mentre di phubee riferito a chi subisce tale pratica.

Phubbing e smartphone

Il phubbing in sé è un fenomeno sempre più accettato all’interno della nostra società e che se anche non si può definire un disturbo in sé può essere collegato ad alcune dipendenze, in primis quella da smartphone. Sono stati studiati gli effetti di tale comportamento da alcuni autori che hanno approfondito la visione sia del phubber che del phubee evidenziando come questo atteggiamento possa influire sull'autoisolamento, sulle norme percepite, sul conflitto personale e sul sentirsi ignorati.

In particolare ciò che è stato dimostrato è che ignorare gli altri non solo ci rende distratti ma ci può portare all’isolamento vero e proprio. In questo senso nell’interazione sociale il phubbing porta a peggiorare l’umore e la qualità della comunicazione e della relazione perché minaccia proprio i pilastri dell’interazione sociale, ovvero necessità di appartenenza, autostima, validazione e controllo, portando entrambi i partecipanti alla relazioni verso l’isolamento.

Ci si ritrova in un circolo vizioso dove l’ignorare porta all’essere ignorato, influendo sull’autostima e sulla capacità di relazionarsi, portando così gli individui a sentirsi ancora più soli.

phubbing

Dipendenza da smartphone

Sempre secondo questi studi, e come già abbiamo accennato previamente, alla base di tali comportamenti possono esserci (e possono essere allo stesso tempo una conseguenza): 

  • una dipendenza da internet: chiamata internet addiction e caratterizzata dalla paura di perdersi qualcosa (FOMO: fear of missing out). Tale paura si concretizza come la paura di perdersi qualcosa e di non essere aggiornati, ansia di essere tagliati fuori da ciò che sta succedendo, ossessione verso ciò che stanno facendo gli altri, pensando che siano attratti da qualcosa di più interessante di noi.
  • mancanza di autocontrollo che è alla base della maggior parte delle dipendenze.

Pertanto anche se il phubbing in sé non è considerato un vero e proprio disturbo, si può definire come un disturbo trasversale a molte dipendenze, proprio perché deriva da un uso eccessivo di smartphone, social network, chat, etc.

Il phubbing: un comportamento accettato ma dannoso

Il phubbing viene accettato a livello sociale, nonostante abbiamo appena visto che tale comportamento non sia proprio innocuo. Purtroppo il fatto che sia abbastanza frequente, realizzato da più o meno tutti e che riscuota pertanto un certo consenso e tolleranza fa sí che tale atteggiamento venga considerato normativo e non dannoso.

Al contrario tale atteggiamento è in primis causa di autoisolamento e in alcuni casi anche sintomo di dipendenza.

Come riconoscerlo: i segnali

Abbiamo visto in termini generali cosa significa phubbing e quali sono i danni che a livello relazionale può portare. Ma quali sono i comportamenti tipici e i segnali che ci mostrano che siamo in presenza di phubbing?

Per quanto riguarda la persona che sta mettendo in atto tale comportamento, ovvero il phubber, alcuni comportamenti tipici sono:

  • guardare il telefono durante la conversazione, ascoltando e rispondendo distrattamente
  • Utilizzare il telefono come oggetto di conversazione, quindi mostrando all’altro foto, video, chat, etc
  • Negare di avere una dipendenza da smartphone o che questo interferisca nelle sue relazioni 
  • Avere sempre il telefono a portata di mano (e di vista)
  • Controllare sempre le notifiche anche se si sta parlando con qualcuno
  • Fare ricerche in internet durante le conversazioni
  • controllare il telefono costantemente anche se non suona o vibra.

Questi comportamenti influiscono sugli altri trasmettendo diverse sensazioni, tra cui:

Disinteresse: palesemente se una persona non presta attenzione al proprio interlocutore ma controlla costantemente il telefonino non sta dimostrando interessa per quella conversazione.

Distacco: la persona che guarda costantemente il telefono non si compromette, è sempre distratta da qualcosa e non è presente nella conversazione. Distanza e distrazione vanno di pari passo.

Svalutazione e rifiuto dell’altro: il messaggio trasmesso all’interlocutore è qualcosa del tipo “prima finisce questa conversazione, prima posso tornare al mio smartphone”

Mancanza di rispetto: non prestare attenzione all’altro è ovviamente una mancanza di rispetto che non valorizza il tempo che l’altro ci sta dedicando.

Dati questi presupposti è abbastanza evidente che il phubbing può avere conseguenze catastrofiche sulle relazioni e se si parla di relazioni di coppia probabilmente ancora di più. Vediamone alcune più da vicino.

phubbing coppia

Smartphone e crisi di coppia

Ma quali sono le conseguenze di questa sorta di dipendenza dalla tecnologia sulla coppia?

Secondo uno studio dell'Università Baylor (USA), su 453 adulti intervistati il 46,3% ha subito il phubbing dal proprio partner, mentre il 22,6% di loro ha affermato che quest'abitudine è causa di litigio all'interno della coppia. Essere trascurati dal nostro partner a favore della tecnologia, infatti, può avere importanti ripercussioni sulla nostra relazione. Utilizzare le reti sociali, al contrario di quanto possa sembrare, è un'esperienza principalmente individuale che causa un'interruzione nella comunicazione ma anche la nascita di sospetti nella coppia e la sensazione di venire estromessi dalla vita del proprio partner.

Si creano così frustrazione e insoddisfazione che potrebbero poi sfociare in altri disturbi. L'iperconnessione, paradossalmente, ci disconnette dal mondo reale, anche da quello di coppia. Si vive in un mondo parallelo che non permette di godersi pienamente la realtà. Il cellulare diventa anche uno strumento di controllo nella coppia: non rispondere durante pochi minuti può essere una causa di litigio. Anche questo comportamento può trasformarsi in una vera e propria ossessione che crea un circolo vizioso e porta a controllare ancor di più il proprio smartphone per verificare cosa fa e con chi interagisce il partner.

Phubbing e vita di coppia

Abbiamo visto come gli effetti del phubbing possano essere nefasti all’interno della relazione di coppia, ma nonostante questo, tale comportamento è molto comune e si può osservare facilmente in diversi contesti.

Vi è mai capitato, per esempio, di osservare al ristorante o al bar una coppia in cui entrambi erano presi a guardare il cellulare senza rivolgersi parola e che tutto fosse iniziato perché uno stava guardando il cellulare e l'altro lo avesse imitato di riflesso?

È successo un po’ a tutti, ma in molte coppie può essere la regola. Gli esperti hanno notato che normalmente colui che subisce il phubbing, sentendosi ignorato metta in atto la stessa strategia. È un po come se si aspettasse di ricevere attenzioni e interesse, ma vedendo il proprio partner impegnato sul suo smartphone, ci si arrende all’evidenza e per noia o per imitazione si passa ad usare il proprio smartphone.

Simili atteggiamenti possono portar la percezione di sentirsi poco considerati: come abbiamo visto chi subisce il phubbing percepisce che l’altro provi disinteresse, distanza, rifiuto e svalutazione per la coppia e per il partner. Ciò ovviamente può causare dolore e insoddisfazione all’interno della coppia tanto da rischiare di rovinare la comunicazione e la complicità. Ma non solo, un disinteresse prolungato nei confronti del partner potrebbe anche portare a problemi nell’ambito della sfera sessuale: in alcuni casi potrebbe portare a una riduzione del desiderio sessuale ma in altri si è visto che il sesso potrebbe essere vissuto come l’unica maniera per distrarre il partner dal telefonino, attribuendogli così un valore che non ha (dal momento che il sesso rientra in una sfera più amplia della vita di coppia legata alla complicità, alla comunicazione, al rispetto, etc e non deve esser considerato un mezzo per attirare l’attenzione né l’unico pilastro comune della coppia). 

phubbing relationship i casi

I casi

Fra gli ultimi casi di divorzio causati dalle tecnologie, troviamo quello di un imprenditore francese che ha fatto causa a Uber per 45 milioni di dollari. L'uomo, infatti, ha utilizzato lo smartphone di sua moglie per richiedere un servizio all'app. Tuttavia, dopo essersi disconnesso, a causa di un bug, la coniuge ha continuato a ricevere informazioni sugli spostamenti del marito, confermando alcuni sospetti sulla sua infedeltà e causando, infine, il divorzio.

Negli ultimi anni diverse persone, di propria iniziativa, hanno deciso di "staccarsi" dallo smartphone, ad esempio cancellandosi dalle reti sociali o utilizzando cellulari senza connessione ad internet.

Lo smartphone rovina le relazioni?

Secondo voi è necessario allontanarsi da ogni forma di tecnologia o è possibile poter utilizzare lo smartphone in maniera equilibrata?

Un esperimento realizzato all’Università di Kent ha messo in risalto come il Phubbing possa peggiorare in maniera negativa le relazioni e la comunicazione. Lo studio consisteva nel far assistere 153 studenti universitari a una scena che prevedeva l’interazione tra due persone, richiedendo loro di identificarsi con una delle due persone, segnalando il livello di phubbing che riscontravano.

Come ci si può immaginare i risultati di questo esperimento dimostrarono che più il livello di phubbing aumentava più la soddisfazione nella relazione peggiorava. Questo perché, come abbiamo già sottolineato previamente, il phubbing mette in atto l’autoisolamento e l’esclusione sociale sia della persona che lo mette in atto che di quella che la subisce, minando anche alcuni capisaldi dell’interazione sociale come l’appartenenza, l’autostima o il controllo.

I diversi studi realizzati hanno permesso pertanto di sottolineare come tale comportamento debba essere analizzato e approfondito dal momento che sta diventando un atteggiamento normalmente accettato ma che porta delle conseguenze importanti a livello sociale.

Nei casi più gravi, in cui si vive una vera e propria dipendenza dallo smartphone, la soluzione più efficace è quella di intraprendere una terapia per "disconnettersi" . In generale nella vita di coppia è necessario trovare un compromesso fra i momenti dedicati al cellulare o al computer e quelli dedicati esclusivamente al rapporto. Smettere di controllare costantemente il cellulare avrà effetti positivi non solo sulle nostre relazioni con amici, familiari e partner ma ci permetterà di ritrovare la concentrazione.

cause e superare phubbing

Cause del Phubbing

Le persone che mettono in atto tale comportamento sono persone che hanno sviluppato in qualche modo una certa dipendenza da internet o dal telefono ma non solo. Molto spesso tale atteggiamento può essere spiegato dal fatto che il telefono è diventato una maniera per riempire la nostra vita: dai momenti di noia e di imbarazzo, ai momenti in cui davvero lo usiamo per cercare qualcosa, o per rincorrere il divertimento o le relazioni.

L’uso continuativo e spasmodico del cellulare può indicare che in qualche modo non stiamo vivendo una realtà pienamente soddisfacente e cerchiamo nel mondo connesso una via di fuga. Il fatto di lasciare acceso lo smartphone sempre anche durante la vita privata o in avvenimenti importanti, significa che si sta vivendo un’insoddisfazione esistenziale importante. Chi è contento della propria vita, di quello che sta facendo e delle proprie relazioni, normalmente utilizza il telefono il tempo necessario per rispondere ai messaggi o per fare quello che deve fare, ma appena può ritorna alla sua vita reale. Quindi per superare il phubbing il primo passo è quello di capire il perché stiamo perennemente connessi al telefono, invece di vivere la nostra vita reale.

Alcuni consigli per limitare il phubbing

Abbiamo visto come le cause del phubbing possano nascondere una dipendenza da smartphone o un’insoddisfazione generale nei confronti della propria realtà. Per superare questa tipologia di cause, è sempre bene chiedere aiuto a uno psicologo perché possa seguirci con una terapia ad hoc, ma nel frattempo possiamo provare a lasciare qualche consiglio che per spingerci a vivere più il presente:

  • Stabilire quando spegnere il cellulare: questa decisione può essere presa da soli o in coppia, lasciando dei momenti della giornata “smartphone free” in cui il cellulare deve essere tenuto lontano o spento.
  • Concentrarsi sul presente: provate a lasciare da parte tutto il resto e concentratevi sul presente. Niente ricerche su internet, né video carini da fare vedere, né foto, né notizie. Solo voi con le vostre esperienze, la vostra esperienza e i vostri ragionamenti, da mettere in gioco nella comunicazione che state intraprendendo.
  • Accettare e capire il phubbing senza negarlo è il primo atto per prendere dei provvedimenti per migliorare questi atteggiamenti. E una volta che si è consapevoli del problema, provate a limitare l’uso dello smartphone allo stretto necessario, concentrandovi sulla realtà che avete di fronte.
  • Usare lo smartphone per limitare il suo uso. Anche se sembra un controsenso, il telefono può aiutarvi a tener sotto controllo e limitare il suo utilizzo. Per esempio potreste monitorare l’utilizzo che ne fate per capire quanto tempo perdete al telefono. Allo stesso modo potreste disattivare le notifiche per non essere interrotti costantemente o impostare il telefono in modalità aereo quando vi trovate in una situazione che richiede tutta la vostra attenzione. In questo modo potrete utilizzare il telefono solo quando vorrete e non essere costantemente bombardati da informazioni o notifiche.

Il phubbing rientra pertanto in un disturbo personale che però influisce e logora la vita di coppia perché intacca le basi delle comunicazione e dell’interazione. Non è pertanto un comportamento da sottovalutare ed è importante agire per evitare che diventi un’abitudine o, ancora peggio, una dipendenza. Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in dipendenze e terapia di coppia.  

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

Consulta i nostri migliori professionisti specializzati in terapia di coppia

Bibliografia

  • https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0747563216303454
  • https://kar.kent.ac.uk/65777/1/Chotpitayasunondh%20Douglas%20JASP.pdf
  • https://www.sciencedaily.com/releases/2018/03/180326140224.htm

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Commenti 1
  • Antonio Usai

    Salve, anche a me sta succedendo qualcosa di simile. La mia compagna vede e cattura connessioni di una persona che io neanche conosco, e questo sta logorando il nostro rapporto. Insiste nel dirmi che io ho un altro cellulare e che mi collego via whatsapp con questa persona, cosa che io non faccio assolutamente...sono veramente disperato...

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