La psicoterapia di coppia nei conflitti familiari

In quest'articolo parlo della mediazione come strumento di cura delle relazioni fra persone e del modo in cui la consulenza psicologica è efficace per migliorare la qualità della vita individuale, familiare e di coppia.

Cos'è la mediazione psicologica?

La mediazione psicologica è un'azione finalizzata a far comunicare due o più persone, che sono in conflitto fra loro e spingerle a superare il contrasto.

Cos'è un conflitto?

Il termine conflitto indica un contrasto fra persone che tendono verso lo stesso obiettivo. In politica ad esempio, un conflitto bellico nasce quando due o più nazioni si contendono un interesse territoriale, economico o di altro tipo.

In medio oriente, ad esempio, la questione palestinese trae origine anche dall'interesse delle popolazioni locali a suddividere i confini di uno stesso territorio, mai diviso in modo definitivo fra le popolazioni locali.

Il conflitto nasce dunque, quando due o più parti non raggiungono un accordo su un medesimo obbiettivo.

Il conflitto in psicologia espande il suo significato

Quando parliamo di affetti, sentimenti e relazioni fra persone, il concetto di conflitto si espande poiché due persone possono essere in contrasto fra loro anche quando perseguono obbiettivi differenti. Ad esempio un padre ed un figlio adolescente, possono litigare poiché non concordano sull'orario di rientro di quest'ultimo. Mentre il padre vuole il controllo, il figlio pretende la libertà. O ancora, una coppia di coniugi può essere in contrasto poiché non concorda sul modo di educare i propri figli. Infine, ma non per ultimo, una coppia di fidanzati può entrare in conflitto poiché non concorda sul luogo in cui passare le vacanze: lei mare e lui montagna?

Come vediamo negli esempi precedenti, gli obbiettivi per cui due persone entrano in contrasto sono differenti.

Quando un conflitto è fonte di malessere?

"Il troppo storpia".

Le caratteristiche che rendono un conflitto dannoso per la salute emotiva e la vita di coppia o familiare, sono:

1. la sua intensità: cioè quando un litigio è troppo intenso genera incomprensioni e malessere spesso difficili da rimuovere;
2. la sua frequenza: quando due o più persone litigano spesso o quotidianamente;
3. la sua durata: quando le incomprensioni che alimentano un conflitto durano da tempo e persistono nel tempo.

Quando sono presenti una o più fra queste condizioni, un conflitto diventa fonte di malessere affettivo, relazionale e fisico per le persone coinvolte. Le incomprensioni iniziali diventano rancore, rabbia e indifferenza. Molti sintomi psicologici come depressione, ansia, calo dell'autostima e perfino isolamento sociale e disturbi psicosomatici sono la conseguenza del clima affettivo conflittuale creatosi all'interno del contesto relazionale, sia esso familiare che di coppia.

Cosa rende efficace la mediazione nella gestione dei conflitti fra persone?

La risoluzione di un contrasto fra persone, non è mai un compito semplice. Affrontare, superare o gestire un conflitto, Implica, infatti, la messa in atto di specifiche azioni, come ad esempio:

• far comunicare due parti che hanno assunto posizioni differenti e si rifiutano reciprocamente;
• dare ascolto e valorizzare entrambi i punti di vista;
• permettere il cambio di prospettiva ad entrambi le parti.

La mediazione è uno strumento essenziale per la risoluzione di un conflitto familiare.

Infatti, ciò che caratterizza la mediazione psicologica nella risoluzione di un conflitto, è la "posizione di mezzo" che assume lo psicologo, che ponendosi in ascolto delle persone coinvolte nel contrasto e valorizzando entrambe le posizioni, fa in modo tale che siano le persone stesse coinvolte nel contrasto a trovare la loro migliore soluzione possibile.

Mediare vuol dire rispettare le soggettività

"Ogni conflitto ha la sua storia"

"La mediazione psicologica è un atto democratico in cui ogni singola parte, anche se in minoranza, ha il diritto e la possibilità di dare voce al proprio punto di vista".

Non esistono soluzioni predefinite poiché ogni relazione ha una sua storia e sue peculiarità e lo psicologo, non è né un giudice né un consulente che fornisce risposte predefinite, ma un professionista che mette le persone nelle condizioni di scegliere da sé la migliore soluzione possibile. Sono specifici principi etici e morali che guidano il procedere dello psicologo verso la soluzione del conflitto.

Se ad esempio, c'è una coppia in crisi, le soluzioni al conflitto possono essere tante, ma chi può dire quale è la miglior decisione possibile? Chi può suggerire ad una coppia se

• sanare la relazione di coppia,
• separarsi ponendo rimedio al conflitto giungendo alla separazione fra i due partner o
• accompagnare i due coniugi verso la separazione consensuale?

In ogni caso, sono le persone a scegliere per sé grazie all'aiuto, al sostegno e alla mediazione dello psicologo, e trovare la migliore soluzione possibile.

Cosa rende efficace la mediazione psicologica?

La mediazione svolta dallo psicologo è efficace perché permette alle parti in contrasto di:

• ridurre le tensioni emotive accumulate fra le parti;
• comunicare in un luogo neutro le ragioni del contrasto;
• essere compresi e comprendere le ragioni del contrasto.

Attraverso questa funzione di ascolto e comprensione gestita dallo psicologo, che garantisce il libero dialogo ad ogni elemento coinvolto nel conflitto, diventa successivamente possibile nel corso degli incontri:

• attribuire nuovo significato agli eventi;
• utilizzare le risorse personali per trovare la migliore soluzione possibile;
• favorire il riassestamento della relazione stessa.

La mediazione è un processo di relazione e di comunicazione fra parti in conflitto finalizzato alla risoluzione del dissidio attraverso l'ascolto delle parti in contrasto e la valorizzazione delle risorse personali di ognuno.

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