Lo stress amico e nemico

Tutte le volte che dobbiamo affrontare una condizione nuova ci troviamo sotto stress. Possiamo affermare dunque, che si tratta di un fenomeno comune e inevitabile, ma come vedremo, anche utile.

Se a volte lo stress può essere tanto grave da condurre alla malattia e alla morte, in genere esso è una fonte di energia per l'individuo e in giusta misura si dimostra indispensabile in quanto è la condizione aspecifica in cui si trova l'organismo quando deve adattarsi a qualunque novità. Esiste una vera e propria Sindrome generale di adattamento (SGA), provocata dalla necessità dell'organismo di adattarsi ad una nuova condizione o situazione.

Questa sindrome di adattamento si sviluppa attraverso tre fasi:

1. la reazione di allarme;
2. la fase di resistenza;
3. la fase di esaurimento.

Analizziamo le tre fasi nel dettaglio

Durante la reazione di allarme cominciano a comparire alterazioni fisiologiche simili a quelle che osserviamo negli stati emotivi; nello stesso tempo si assiste a una diminuzione delle difese generali dell'organismo e se l'agente stressante ha troppa forza (emozioni eccessivamente violente), si può anche giungere al collasso. Nella maggior parte dei casi invece, si ha una ripresa e un processo di adattamento che porta alla seconda fase.

Nella fase di resistenza i segni caratteristici dell'allarme scompaiono e le difese corporee salgono al di sopra della norma. La durata di questa fase dipende dall'intensità della situazione stressante e da una serie di variabili personali che possono rappresentare fattori di rischio o protettivi. Tuttavia, l'adattabilità dell'organismo ha dei limiti che non possono essere superati, quindi la resistenza arriva solo fino a un certo punto.

Nella fase di esaurimento, le difese generali contro l'evento stressante si fanno di nuovo molto basse e se non intervengono meccanismi di recupero o se si aggiungono altri motivi di stress, l'organismo può cedere, è facile allora che compaiano dei sintomi patologici.

Gli aggenti stressanti possono essere di varia natura

• Si può trattare di stimoli di natura psicologica e sociale;
• ma anche di esperienze piacevoli e desiderabili (la nascita di un figlio, un nuovo lavoro etc.).

Lo stress è, quindi, un fenomeno inevitabile nell'arco della vita della persona e quando è contenuto entro certi limiti ha una funzione di vitale importanza.

Lo stress da stimoli psicologici e sociali

Dobbiamo dire che per l'uomo gli stimoli emotivi sono gli eventi stressanti più comuni. La preoccupazione per la malattia di una persona cara, l'assistere ad una scena terrificante, un lavoro che comporta tensioni e responsabilità, una limitazione della libertà personale e così via.

Questi vari stimoli richiedono le l'organismo si adatti, con una preparazione che serve per affrontare l'emergenza. Possiamo affermare che senza le novità saremmo privi della motivazione per andare avanti e progredire, di conseguenza lo stress è "il sale della vita". Tuttavia, quando la condizione di stress è troppo pesante o prolungata si può sfociare in un logorio psicofisico e se si è predisposti, anche alla malattia e a volte alla morte.

Da un punto di vista psicologico, l'idea di stress è spesso associata a quella di angoscia, di sofferenza e di esaurimento. Le emozioni che sono maggiormente causa di queste reazioni sono legate all'odio e alla frustrazione. Senza dubbio è particolarmente penoso essere insoddisfatti della propria vita, disprezzare la posizione raggiunta, sentire di non poter seguire le proprie tendenze naturali.

Possiamo concludere allora, che sia l'eccesso che la mancanza di stress, hanno un effetto negativo nella vita dell'individuo, infatti ogni genere di normale attività, può causare un notevole stress senza avere conseguenze dannose.

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