I benefici della meditazione Mindfulness contro ansia e depressione

La parola Mindfulness significa "consapevolezza". La pratica della Mindfulness permette il passaggio da una condizione di disequilibrio e sofferenza a una percezione soggettiva di maggior benessere. Essa risulta quindi utile in momenti di stress, ansia e depressione, apportando in linea generale i seguenti benefici:

• migliora la gestione delle proprie emozioni, generando una maggiore consapevolezza e un modo più equilibrato ed efficace per gestirle;
• promuove un senso di calma;
• riduce i sintomi dello stress;
• migliora la concentrazione a rimanere presenti nel momento attuale;
• rinforza il sistema immunitario;
• riduce la sofferenza;

La Mindfulness ha una tradizione millenaria alle spalle, legata alle pratiche meditative orientali. Essa però è stata introdotta nella cultura occidentale, a livello scientifico, dal biologo e professore universitario Jon Kabat-Zinn. Egli, agli inizi degli anni '70 ha cominciato a utilizzarla presso l'Università del Massachusetts, per curare lo stress cronico, sviluppando nel 1979 un programma denominato Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR).

Gestire l'ansia e la depressione con la Mindfulness

Tutti noi viviamo esperienze di stress o di ansia in vari contesti della nostra vita, come ad esempio la famiglia o il lavoro. Solitamente, quando avvertiamo questa condizione di affaticamento estrema di fronte alle richieste sempre più crescenti, continuiamo a fare, a produrre, a lavorare, cercando di non dare peso ai segnali del nostro corpo. Siamo presi nella modalità del fare.

La Mindfulness sposta l'attenzione verso la modalità dell'essere, aiutandoti ad assumere una nuova prospettiva verso i problemi, a decentrarti da essi: questo processo si chiama autoregolazione emotiva. Grazie alla pratica della meditazione Mindfulness è possibile imparare a vivere il presente con più distacco e maggiore consapevolezza.

Cos'è l'autoregolazione emotiva?

L'autoregolazione emotiva è la capacità di riconoscere, gestire e regolare le proprie emozioni in modo consapevole ed efficace. Grazie a questa abilità, insieme alla valutazione di come queste emozioni influenzano il proprio comportamento, dovremmo essere in grado di adottare nuove strategie per gestire in modo costruttivo le emozioni, per il proprio benessere psicologico e relazionale. In sintesi, potremmo riassumere le funzioni dell'autoregolazione emotiva in tre punti:

• Reinquadrare: rivalutare le situazioni con attenzione più efficiente
• Accettare: rendersi conto che i pensieri non sono verità fattuali scolpite nella pietra.
• Pensiero alternativo: mettere tutto in prospettiva, cambiare interpretazione

Come utilizzare la Mindfulness in una seduta psicologica?

La meditazione Mindfulness condotta durante una seduta psicologica prevede di accompagnare il paziente a prendere maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo. Concentrandosi sulla respirazione, la persona chiude gli occhi e segue la voce del terapeuta secondo l'esercizio previsto, osservando con curiosità il naturale funzionamento della propria mente, senza emettere giudizi in merito ai pensieri e alle emozioni che gli scorrono davanti e di cui prende atto.

Solitamente, utilizzo la pratica della Mindfulness all'inizio della seduta, per far sì che il paziente si concentri su se stesso, creando una sorta di vuoto da cui partire. Può succedere di utilizzarla anche in un momento di pausa durante un picco emotivo, oppure nel momento conclusivo.

Alla fine della seduta, lo psicologo aiuterà il paziente a rileggere le emozioni provate, discutendone insieme. L'obiettivo dell'utilizzo della Mindfulness in una seduta è quello di uscirne con una consapevolezza in più. Gli esercizi svolti durante una seduta possono essere svolti anche a casa, in autonomia, in un secondo momento. Anche nei corsi di introduzione alla Mindfulness che organizzo, per esempio, lascio ai pazienti le tracce audio utilizzate durante la meditazione, in modo che le possano riascoltare a casa.

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