Le 10 fobie più strane

Perché qualcuno sviene alla vista del sangue mentre la maggior parte delle persone resta impassibile? E perché c’è chi scappa vedendo un ragno mentre altri riescono ad allevarli?

18 APR 2020 · Tempo di lettura: min.
Le 10 fobie più strane

Le fobie sono paure irrazionali, e come tali assolutamente personali. Quando la paura è patologica scatta in presenza di oggetti o situazioni che non rappresentano un percolo reale. O almeno così sembrerebbe.

L'origine di tali sensazioni, immotivate da un punto di vista logico, si lega a eventi traumatici, associazioni mentali o episodi risalenti all'età infantile.

Le 10 fobie più strane. Molto spesso questi soggetti sono perfettamente consapevoli che le loro paure non sono condivise dalle altre persone. Ma pur rendendosi conto dell'assurdità delle loro reazioni, non riescono a controllarle.

Psicologicamente scatta un meccanismo legato all'autodifesa e all'istinto di sopravvivenza, per cui la lucidità viene meno. L'unica soluzione messa in atto autonomamente è evitare le situazioni che fanno scattare la paura. Quando ci si trova davanti all´oggetto o la situazione temuta in maniera imprevista gli effetti sono quasi sempre travolgenti, e possono sfociare in crisi di ansia o di panico.

Chi soffre di una fobia tende a evitare la situazione temutaChi soffre di una fobia tende a evitare la situazione temuta

Esistono fobie abbastanza diffuse e molto note, altre invece meno conosciute e particolarmente strane.

Le 10 fobie più strane. Sono le cosiddette fobie specifiche, ovvero condizioni patologiche caratterizzate da episodi di paura ingestibile nei confronti di oggetti o situazioni determinati. Fra le più note ci sono quelle legate agli animali, come l'aracnofobia (la paura dei ragni) oppure a cose specifiche, come la belonefobia (la paura degli aghi).

Chi non soffre di alcuna fobia spesso non comprende la condizione di chi ne è affetto. Solitamente invece chi ne patisce le conseguenze ha una comprensione maggiore per i compagni di sventura, anche se gli oggetti delle loro ansie sono differenti.

Ma ci sono una serie di fobie specifiche che appaiono talmente strane da sembrare irreali. Ecco la lista di 10 fobie molto poco diffuse

1 – Kenophobia

La kenophobia è il terrore degli spazi vuoti.La kenophobia è il terrore degli spazi vuoti.

La kenophobia è il terrore degli spazi vuoti. Può sorgere sporgendosi per esempio da un balcone, non avendo alcun oggetto ai di fuori della ringhiera. Ma anche quando si vola in aereo. Pur non vedendolo, la consapevolezza dello spazio vuoto sotto di sé può far sorgere ansia. La fobia è anche metaforica: si può temere il vuoto dell'anima. Timorosi di non saper affrontare una situazione, si sente nascere una solitudine profonda, che ricorda l´angoscia per la morte. I sintomi della kenophobia includono sudorazione, vertigini, affanno e voglia di fuggire.

2 – Omfalofobia

L´omfalofobia è la paura dell'ombelico.L´omfalofobia è la paura dell'ombelico.

L´omfalofobia è la paura dell'ombelico. Può riferirsi al proprio o a quello altrui, o a entrambi i casi. Chi ne soffre non sopporta l'idea di toccare un ombelico, ma talvolta neppure di guardarlo. Chi soffre di omfalofobia può sentirsi in difficoltà di fronte a semplici azioni come svestirsi o lavarsi. I sintomi dell´omfalofobia includono irritabilità, nausea, vertigini, vomito, rabbia, un senso di impotenza.

3 – Koumpounofobia

La koumpounofobia è la paura dei bottoni.La koumpounofobia è la paura dei bottoni.

La koumpounofobia è la paura dei bottoni. Immaginare una persona adulta temere un oggetto tanto comune e innocuo può far sorridere, ma basta rifletterci un momento per comprendere quanto la patologia possa essere invalidante. Chi ne soffre non può toccarli, quindi deve avere un guardaroba i cui capi siano sprovvisti di tale accessorio. Nel casi più gravi, la paura nasce anche solo guardando i bottoni, quindi solo incontrando gente che ne indossa. E' diffusa tra i bambini, magari perché il genitore ha passato la preoccupazione che il piccolo si potesse soffocare inghiottendone uno per errore o si graffiasse quando l'aveva addosso. Talvolta rimane anche nella mente degli adulti. Sembra sia legata a un eccessivo bisogno di controllo. I sintomi della koumpounofobia includono disgusto, rifiuto, tremori, affanno.

4 – Xantofobia

la xantofobia è la paura del colore gialloLa xantofobia è la paura del colore giallo

Dal greco xantu, che significa giallo, è esattamente ciò che l'etimologia indica: la xantofobia è la paura del colore giallo. Di vederlo quindi, anche se si tratta del sole stesso. Ma anche di adocchiare un fiore, un'auto, un vestito, una tenda, una casa di colore giallo. Qualcuno addirittura prova ansia solo sentendo la parola. Solitamente la fobia nasce collegando il colore a un evento traumatico, ma sembra ci siano anche condizionamenti culturali: in alcune società il giallo è in relazione con la sfortuna o il lutto.

Secondo una teoria, tale significato sfortunato potrebbe risalire al 1700 quando Moliére, autore francese dell'opera "Il malato immaginario", si presentò vestito di giallo alla prima rappresentazione: pochi giorno dopo l'autore morì. I sintomi della xantofobia includono paura irrazionale, tachicardia, sensazione di ansia, bocca secca.

5 – Hexakosioihexekontahexafobia – 666

La hexakosioihexekontahexafobia è la paura del numero 666La hexakosioihexekontahexafobia è la paura del numero 666

La hexakosioihexekontahexafobia è la paura del numero seicentosessantasei. Consiste in un timore estremo del numero "666". Che lo si incontri come risultato di una operazione, su un indirizzo, in un numero di telefono, in una targa oppure in un conto da pagare, provoca in una persona che soffre di tale fobia un'apprensione molto difficile da controllare. È simile a ciò che accade per quanto riguarda i numeri "13" o al "17", per diverse ragioni socio-culturali legate all'idea di sfortuna.

Anche per il 666 sembra si possa affermare con una certa certezza che l'origine sia di stampo culturale: nella Bibbia il numero 666 viene associato a Satana. Di hexakosioihexekontahexafobia ne soffriva anche Ronald Wilson Reagan, presidente degli stati Uniti d'America dal 1981 al 1989, che, per ironia della sorte, aveva tre nomi di sei lettere ciascuno. I sintomi della hexakosioihexekontahexaphobia includono iperventilazione, tachicardia, ansia, panico.

6 – Somnifobia

La somnifobia è la paura di addormentarsi.La somnifobia è la paura di addormentarsi.

La somnifobia è la paura di addormentarsi. E' differente dall'insonnia, che è invece causata dalla tensione mentale e fisica dovuta all'incessante lavorio cerebrale a causa delle preoccupazioni più disparate. Nel caso delle persone che soffrono di somnifobia, a generare ansia è l'idea irrazionale e immotivata che si potrebbero verificare incidenti e pericoli mentre loro seno addormentati.

E' quindi l'assenza di controllo sull'ambiente esterno mentre si è incoscienti nello stato di sonno a spaventare. La somnifobia è una delle 10 fobie più strane.

Il soggetto talvolta rifiuta persino il momento di mettersi a letto, addirittura lasciando che il corpo crolli di fronte alla stanchezza in qualche luogo della casa. Talvolta è la paura di avere incubi a creare questa patologia, spesso perché è già accaduto ripetutamente in passato. I sintomi della somnifobia includono irritabilità, agitazione, ansia generalizzata.

7 – Coulrofobia

La coulrofobia è la paura dei clown.La coulrofobia è la paura dei clown.

La coulrofobia è la paura dei clown. Un personaggio nato per portare divertimento anche ai più piccoli, ma che è stato utilizzato anche dalla letteratura e dal cinema come figura inquietante per terrorizzare il pubblico. Eppure al circo un pagliaccio che si esibisce è un divertimento per la maggior parte delle persone, ma non per chi soffre di coulrofobia, che può avere veri e propri attacchi di panico. I sintomi della coulrofobia includono tachicardia, sudorazione, affanno, tremori, crisi di ansia.

8 – Ablutofobia

L´ablutofobia è la paura di lavarsi.L´ablutofobia è la paura di lavarsi.

L´ablutofobia è la paura di lavarsi. Può manifestarsi come paura di entrare in contatto con l'acqua ma anche con i prodotti di igiene personale, come il sapone. E' una delle fobie che possono avere, nei casi gravi e protratti nel tempo, le conseguenze più rilevanti a livello fisico. Ci sono persone che arrivano a evitare di lavarsi anche per anni e quindi trascurano seriamente la cura dell'igiene personale, con pericolose ricadute per la salute fisica.

Sembra che ne soffrano principalmente i bambini e le donne. Solitamente l'avversione riguarda solo alcuni tipi di pulizia: per esempio si può temere la doccia ma non l'idea di lavare i capelli nel lavandino. Quasi sempre si lega a fatti vissuti come traumatici. I sintomi dell´ablutofobia includono repulsione, disgusto, ansia, iperventilazione, tachicardia.

9 – Tripofobia

La tripofobia è la paura che si prova alla vista di buchi o cavitàLa tripofobia è la paura che si prova alla vista di buchi o cavità

La tripofobia è la paura che si prova alla vista di buchi o cavità. Capita soprattutto di fronte alla ripetizione di una serie di cavità, regolare o irregolare. Per esempio, sono oggetti paurosi per il tripofobico un alveare, un mattone o un pezzo di formaggio.

Scatta un meccanismo di repulsione biologica; più che paura in un primo momento genera orrore e ribrezzo. Se il soggetto è obbligato a toccare o avvicinarsi molto a tali cavità, il livello di ansia sale. I sintomi della tripofobia includono nausea, disgusto, sudorazione, brividi, pelle d'oca, prurito.

10 – Nomofobia

La nomofobia è la paura di restare sconnessi senza poter accedere alla rete tramite cellulare.La nomofobia è la paura di restare sconnessi senza poter accedere alla rete tramite cellulare.

La nomofobia è la paura di restare sconnessi senza poter accedere alla rete tramite cellulare. Il termine è un acronimo tratto dalla lingua inglese "No Mobile Phone Phobia". E' sicuramente un paura figlia del nostro tempo. Il termine è stato coniato nel 2008 in Inghilterra, in occasione di uno studio commissionato a YouGov, un qualificato ente di ricerca britannico.

La paura non riguarda tanto l'oggetto in sé, quindi non è il timore di perdere il cellulare, ma quello di non riuscire a connettersi con gli altri. Un telefono scarico oppure la mancanza di collegamento alla rete, anche momentaneo, genera uno stato di ansia che in casi gravi può far nascere pensieri suicidi. La persona si sente isolata dal mondo, in uno stato di solitudine desolante. I sintomi della nomofobia includono tachicardia, sudorazione, paura dell´isolamento, paura di morire.

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dr. Giuseppe Iannone

Lascia un commento

PUBBLICITÀ

ultimi articoli su fobie

PUBBLICITÀ