Esiste la pillola della felicità?

Gli psicofarmaci sono prescritti ogni giorno per affrontare dal più lieve disagio fino a quadri clinici importanti, facendoci credere che siano l'unica soluzione. Quali sono i dati reali?

25 NOV 2019 · Ultima modifica: 12 MAG 2023 · Tempo di lettura: min.
Esiste la pillola della felicità?

"La ricerca della pillola per la felicità è a tutti gli effetti un fenomeno sociale; spesso e volentieri il farmaco rappresenta una soluzione, una via breve che però non risolve il problema". Non possiamo far ricadere la colpa su chi prescrive tali farmaci, anzi è fondamentale soffermarci sulla domanda, ovvero su chi richiede questo tipo di intervento, pensando e sperando che sia la soluzione facile e rapida a tutti i suoi problemi. Certo, il farmaco può aiutare a gestire i sintomi ma non rappresenta la totale risoluzione del problema, cioè la guarigione. Quest'ultima può essere ottenuta solo tramite uno sforzo personale. Non esistono soluzioni facili e veloci.

Esiste una "pillola della felicità"?

Nessuno si aspetta di essere in grado di correre una maratona senza un'adeguata preparazione atletica ed un costante allenamento, ma pare che molti sembrino credere che per ritrovare la salute psicofisica ed affrontare la vita con entusiasmo e serenità, sia sufficiente prendere una pastiglia e che magicamente in breve tempo tutte le difficoltà e le insicurezze svaniscano.

Questa convinzione però è senza alcun fondamento. Potrei fare mille esempi a supporto di queste affermazioni, ma la cosa fondamentale è chiederci se e cosa stiamo facendo perché la nostra vita sia diversa, perché le condizioni di disagio e sofferenza non caratterizzino più la nostra quotidianità. Solo mettendosi in gioco possiamo cambiare la nostra condizione radicalmente, permettendoci di trovare la serenità. I veri cambiamenti coinvolgono processi di natura neoplastica ed avvengono grazie a esperienze ed apprendimento, che nessun farmaco ci può dare, ma che la psicoterapia può favorire.

Esiste una

Molti studi ci suggeriscono che gli psicofarmaci sia meglio assumerli per il minor tempo possibile e solo quando necessari a ripartire. Infatti, nelle depressioni lievi e moderate la psicoterapia è altrettanto efficace, ha meno effetti collaterali e può facilitare la cura.

Nei disturbi da ansia, attacco panico, ossessivo compulsivo, ipocondria, fobie, disturbi alimentari, anoressia, bulimia in cui la terapia elettiva è la psicoterapia, i farmaci possono addirittura essere di ostacolo al processo di guarigione. Questo perché il farmaco agendo come "una stampella" impedisce alla persona di attivare le risorse per superare la paura che è alla base del disturbo, quindi riduce o silenzia temporaneamente i sintomi ma rappresenta una soluzione definitiva. Ricordiamoci in fine che uno stato di salute reale coinvolge sia la mente che il corpo, per questo l'esercizio fisico ed una sana alimentazione sono imprescindibili.

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Scritto da

Dr.ssa Silvia Pelizzari

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Bibliografia

  • Okuwasa, T (2020). The Happiness Pill: Prescription for Patients Beyond Medications. Morning Consult. https://morningconsult.com/opinions/happiness-pill-prescription-patients-beyond-medications/
  • Happy-People-Pills for All. Research Gate. https://www.researchgate.net/publication/49615201_Happy-People-Pills_for_All  

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