Boom di aggressioni da parte dei ''pazienti psichiatrici''?

«Chi non conosce la materia si spaventa perché associa disturbo psichiatrico a pericolosità, invece chi soffre di disturbi psichiatrici è pericoloso soprattutto per se stesso».

13 LUG 2018 · Tempo di lettura: min.
Boom di aggressioni da parte dei ''pazienti psichiatrici''?

Nei giorni scorsi il Ministro dell'Interno, durante il raduno della Lega a Pontida e durante il programma di La7 In onda, ha dichiarato che in Italia sarebbe in corso un'esplosione di aggressioni da parte di cittadini con disturbi mentali.

Non si è fatta attendere la reazione da parte della Società italiana di psichiatria, che tramite Facebook ha smentito, definendo pericolose questo genere di informazioni non corrispondenti alla realtà.

Noi di GuidaPsicologi abbiamo deciso di parlarne con una professionista del settore presente sul nostro portale, la Dott.ssa Patrizia Mattioli.

  • Pochi giorni fa Salvini, durante alcune dichiarazioni, ha fatto riferimento a una presunta "esplosione" di aggressioni da parte di "pazienti psichiatrici". Qual è la sua opinione rispetto a queste parole?

Non so a quali eventi faccia riferimento il ministro dell'interno. La risposta della SIP è sicuramente basata su una casistica affidabile. Generalmente i pazienti cosiddetti psichiatrici sono persone con un problema psichico diagnosticato, seguiti da specialisti e perciò in qualche modo "sotto controllo". Al contrario, i fatti di cronaca ci raccontano di aggressioni commesse da individui considerati sani, che non hanno mai manifestato problematiche psichiatriche.

  • Ben presto è arrivata la replica della Società Italiana di Psichiatria, la quale ha affermato che in realtà solo il 5% dei reati contro la persona è attribuibile a individui affetti da disturbi di questo tipo, e che diffondere simili notizie, peraltro non corrispondenti alla realtà, non farebbe che accrescere paure immotivate. È d'accordo?

In effetti, c'è poca chiarezza rispetto a certi argomenti: disturbi psichiatrici, disturbi di personalità, sofferenza psicologica, suscettibilità e fragilità emotiva, irrazionalità vengono a volte messi sullo stesso piano. Chi non conosce la materia magari si spaventa perché associa disturbo psichiatrico a pericolosità, nella maggior parte dei casi chi soffre di disturbi psichiatrici è pericoloso soprattutto per se stesso. Come ho detto ci sono aggressioni che vengono perpetrate da individui che non hanno alcuna diagnosi psichiatrica.

  • La Società Italiana di Psichiatria, in tutta risposta, invita il Ministro ad aumentare i finanziamenti destinati alla salute mentale. Secondo lei, qual è lo stato di salute attuale della sanità pubblica nel settore psichiatrico e psicologico?

Del settore psichiatrico non conosco molto. Sono invece informata sul settore psicologico, che rimane sempre indietro come priorità, nonostante sia uno degli aspetti che più influisce sui comportamenti e gli umori delle persone. Tanto per fare un esempio, in Italia non abbiamo ancora una legge nazionale che preveda a livello istituzionale la figura dello psicologo in contesti in cui sarebbe estremamente utile, per esempio la scuola.

  • Quale crede che dovrebbe essere il ruolo e l'atteggiamento dei politici rispetto all'innegabile necessità di non fomentare pregiudizi e stigmatizzazioni?

Come già fanno rispetto ad altre questioni, dovrebbero interessarsi e conoscere meglio le risorse che possono essere attivate dalla psicologia e dagli psicologi e promuovere campagne divulgative che informino, tanto per cominciare, sulle effettive diversità delle diverse discipline scientifiche che si occupano di salute, equilibrio e benessere psicologico, in modo da facilitare l'avvicinarsi delle persone alla psicologia senza sentirsi "pazzi", e prima che sia troppo tardi.

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Scritto da

Dott.ssa Patrizia Mattioli

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Socio ordinario della Sitcc. Consulente scolastico. Lavora da trent’anni in campo clinico e scolastico. Ha pubblicato Itinerario di Psicologia (2008), Uno Psicologo nella Scuola (2015) e Attaccamenti a Scuola (2017). Autrice di numerosi articoli pubblicati nel web e su riviste di settore. Blogger per Il Fatto Quotidiano

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