7 modi per migliorare l'efficacia delle proprie azioni

Cosa possiamo fare per cambiare il nostro comportamento e raggiungere i nostri obiettivi? Scoprite alcuni suggerimenti.

16 FEB 2023 · Tempo di lettura: min.
7 modi per migliorare l'efficacia delle proprie azioni

Una risorsa fondamentale che appartiene a tutti è la visione, ma solo alcuni sono in grado di usarla a proprio vantaggio. La visione è costituita dal desiderio di cambiamento, dalla paura di ciò che può accadere o dal bisogno di avere qualcosa che ancora non si possiede. Ma cosa significa avere una visione?

Come avere una visione migliore?

Avere in testa idee o immagini che non generano un cambiamento nel comportamento significa avere un sogno e non una visione, quest'ultima deve scatenare emozioni che attivino la mente e portino il corpo all'azione. Quindi, per essere tale, la visione deve portare a un'azione concreta. Ecco alcuni consigli per aumentare l'efficacia delle vostre azioni e non rimanere immobili e fermi in una posizione di blocco totale:

  1. Positività: concentratevi sull'impegno, sullo sforzo, che non significa auto-elogio. Iniziate a ungere tutto ciò che avete già ottenuto e iniziate a pensare positivo. Se non riuscite a vedere i lati positivi da soli, chiedete aiuto a qualcuno di cui vi fidate o prendete in considerazione un supporto professionale per scoprire parti inesplorate di voi stessi.
  2. Analizzate i successi:  grandi e piccoli, e i traguardi raggiunti, anche quelli che non pensavate di poter raggiungere. Mettete tutto in ordine cronologico per organizzare i successi e ricordare a voi stessi che avete già superato le difficoltà in passato.
  3. Liberarsi dalle emozioni legate alla frustrazione: dopo aver analizzato e scavato negli errori (tutti ne commettono), è importante superarli e concentrarsi sul presente per liberarsi dalle emozioni negative associate al ricordo. Non è possibile cancellare un errore, ma è possibile lavorare per "liberare" l'emozione associata e allontanarsi dall'autocritica, dal senso di inadeguatezza, dall'ansia e dalla depressione che il ricordo evoca.
  4. Avere obiettivi realistici: è importante avere obiettivi ben definiti e raggiungibili e monitorare i progressi. È fondamentale scegliere obiettivi adeguati e considerare attentamente i possibili ostacoli, evitando di sottovalutare le sfide o di sopravvalutare le proprie capacità.Come avere una visione migliore?
  5. Focalizzarsi sui feedback positivi e dare meno importanza a quelli negativi: recuperare la sensazione, l'emozione, l'immagine o il ricordo di qualcosa di positivo che ci ha fatto sentire bene e ci ha fatto sentire gratificati dal feedback ricevuto. Lasciare andare i commenti negativi permette di non crogiolarsi in uno stato di frustrazione che mostra solo difficoltà insormontabili.
  6. Cambiate il modo di parlare con voi stessi: imparate a modificare il vostro dialogo interno e iniziate ad evitare di parlare in modo dispregiativo. Cercate di creare un equilibrio interiore, non dando importanza alla voce interiore che vi denigra e vi sussurra che non siete abbastanza.
    Se questa critica si presenta solo in alcune occasioni, imparate ad accettarla e a lasciarla andare. Parlare con gentilezza a se stessi significa amarsi. Accettatevi, perdonate le debolezze, lasciate andare il passato ed entrate in contatto con la vostra vera essenza per scoprire che agire senza paura vi permette di affrontare le sfide e di accettare ciò che non vi aspettavate, citando Pirandello "ciò che sappiamo di noi stessi è solo una parte, forse una piccolissima parte, di ciò che siamo a nostra insaputa"
  7. Praticate la mindfulness: per favorire l'autoconsapevolezza, la consapevolezza della realtà circostante e per permettervi di concentrare le vostre energie sul "qui e ora".

Il punto focale di questa pratica è la respirazione diaframmatica. Permette di agire con lucidità, di essere meno critici e giudicanti nei confronti di se stessi e della realtà esterna, di ridurre l'ansia e lo stress. Serve a migliorare la qualità della vita e a promuovere una maggiore felicità e benessere, sia psicologico che fisico. La mindfulness non elimina i pensieri e le emozioni, ma ci permette di accettarli così come sono, evitando che si depositino e blocchino l'azione.

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Scritto da

Dott. Massimo Masserini

Dott. Massimo Masserini Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico e Pedagogista, Psicologo Giuridico e CTP, Neuroricercatore. Svolge attività di libero professionista a Bergamo presso il centro clinico e ricerca MindFit Clinic. Offre sostegno per depression, ansia, panico, etc.

Bibliografia

  • Crosera S. (2000), L'autostima. De vecchi editore
  • Didonna, F. (2012). Manuale clinico di mindfulness. F. Angeli.

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