Vivo nei miei ricordi...

Inviata da Eva · 9 apr 2020 Autorealizzazione e orientamento personale

Buongiorno a chiunque vorrà dedicare un po' del proprio tempo a leggere la mia domanda, o a rispondervi, per provare ad aiutare chi come me si sente in qualche modo incastrato in un passato che oscura con la propria ombra la vita presente.
Sono una donna di 30 anni, ho una vita piena e soddisfacente sia a livello lavorativo, sia a livello sentimentale.
Tuttavia soffro terribilmente di una nostalgia che non mi dà pace.
Fui, e sono tutt'oggi legata, ad una figura che per me è sempre stata il più grande pilastro della mia vita... Si tratta della mia nonna....deceduta ormai da diversi anni.
Per quanto la mia vita sia rigogliosa, non faccio altro che paragonarla da sempre con il passato (si sa d'altronde che le cose viste con gli occhi dei fanciulli sono sempre più belle) finendo concretamente con il non ritenerla felice come invece lo era un tempo.
Non riesco a distaccarmi come forse dovrei dalla figura della mia amata nonna materna, la quale se da un lato mi culla e mi scalda nei ricordi confortevoli del passato, dall'altro mi stringe la gola, sia perché di fatto non posso averla con me, sia perché tendo appunto a non godermi i momenti del mio presente come dovrei e come sarebbe opportuno fare.
Ogni volta che ho un momento libero mi rifugio nei ricordi.....anzi, sarebbe il caso di ammettere che vivo tristemente dei miei stessi ricordi.
Come posso fare ad uscire da questo dolce baratro?
Temo anche fortemente, di non riuscire nel tempo, a valorizzare la persona che mi sta a fianco con pazienza e devozione a causa di questa mia scarsa capacità di andare avanti.............
Come posso fare?

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Miglior risposta 9 APR 2020

Gentile Eva, mi colpisce che lei stessa definisca il suo stato un "dolce baratro" condensando in queste parole il senso di ciò che le accade. Il ricordo della nonna e del passato sembra rappresentare infatti un rifugio che affiora nei momenti della sua vita attuale, forse di fronte alle richieste e compiti della vita adulta. Ovviamente ciò le crea alla fine ansia perché profondamente si rende conto di sottrarre tempo, energie e valore ai progetti del presente. A mio avviso dunque questo stato riveste una funzione di protezione, difesa dalla piena accettazione delle perdite e dei limiti che inevitabilmente sono collegati alla crescita. Potrebbe farle bene una psicoterapia ad orientamento psicoanalitico per esplorare meglio tali aspetti e vivere a pieno il suo tempo!
Resto a disposizione,
cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Mavilia

Dott.ssa Valeria Mavilia Psicologo a Spadafora

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9 APR 2020

Gentile Eva,
appare il suo timore di perdere la persona a lei a fianco nel presente. Forse potrebbe cominciare col domandarsi quando il "dolce baratro" è diventato tale e poi iniziare la sua risalita. Le consiglio di intraprendere il percorso attraverso la guida discreta di 7no psicoterapeuta che saprà camminare a suo fianco.

Saluti.

Dott.re Lorenzetto Claudio Psicologo a Ferrara

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9 APR 2020

Gentile Eva,
è comprensibile che i ricordi felici di legami forti con figure significative che non ci sono più inducono nostalgia e quindi tristezza per la perdita.
Tuttavia è necessario e salutare vivere nel presente anzichè nel passato e nel futuro perchè vivendo col pensiero rivolto al passato si rischia tristezza e depressione mentre vivendo col pensiero rivolto al futuro si rischia ansia.
Cerchi quindi, nel presente, di valorizzare di più se stessa e la persona che le sta a fianco avvalendosi anche di un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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