Terapie valide per stato ansioso?
Sono uomo di 28 anni.
4 anni fa, a seguito di periodo molto stressante a livello personale (fisico e mentale), ho avuto primi attacchi di panico della mia vita.
Cerco di essere breve nel descrivere le circostanze scatenanti:
- lavoro molto spossante a livello fisico (anche 10 ore in piedi) e lungo viaggio con i mezzi pubblici per raggiungerlo
- forti dolori per ernia al disco (poi operata per la sua entità)
- uso quotidiano di antinfiammatori per sopportare dolore alla schiena che mi hanno causato forte gastrite (quasi ulcera)
- lavoravo come cameriere in un hotel di lusso dove dovevo essere esteticamente impeccabile
I primi attacchi sono nati dal timore di vomitare o in treno mentre andavo a lavoro o in pubblico davanti ai clienti ed essere licenziato. Anzi, scioccamente, non avendone mai provati, ho frainteso tutti i miei primi 4-5 attacchi di panico come attacchi improvvisi di vomito causati dalla forte gastrite che avevo in quel momento (mai vomitato).
Li ho avuti tutti o sulla strada per andare a lavoro, o a lavoro.
Non sono mai tornato ad avere problemi di questa acutezza, ma sento comunque di non essere mai riuscito a spezzare questo circuito dell'ansia.
E' come se continuo a avere sempre lo stesso riflesso.
E' ricapitato 4 volte negli ultimi 4 anni (l'ultima volta il mese scorso) e in misura minore ma continuo a ripetere lo stesso pattern:
- parte un'ansia lieve con tachicardia e leggera sensazione di costrizione al petto
- poi mi fisso e inizio a pensare esclusivamente a questi sintomi, facendomi peggiorare tachicardia e l'ansia in generale
- nei giorni successivi arrivo a sonno disturbato con braccia irrigidite e forti palpitazioni
- nei casi peggiori (ancora un paio di volte lungo gli anni) ho avuto attacchi di panico notturni (risvegli improvvisi in mezzo a un attacco con tachicardia fortissima)
- affronto l'evento futuro che mi preoccupa in maniera positiva e scompare tutto
A volte tutto ciò si innesca per una situazione nuova in cui devo "espormi" (es. presentazione a un nuovo gruppo di clienti), ma a volte basta proprio che io avverta dei sintomi simili a quelli dell'ansia (mal di stomaco o leggera tachicardia per normale nervosismo) perchè riparta tutto il circuito e stia male per qualche giorno.
E' un ansia non più legata a stati d'animo negativi com'è stata la prima volta.
Anche quando ho un attacco di panico durante la notte, lo vivo con estrema tranquillità e aspetto che finisca. E faccio un lavoro molto più tranquillo, più soddisfacente e meno stressante dopo essermi laureato.
E' come se parta tutto da sintomi fisici (es. tachicardia) e poi sfugga sempre al mio controllo. Gli stati negativi ormai me li creo io da solo facendomi venire l'ansia fissandomi sulla percezione del minimo sintomo riconducibile all'ansia.
Il mio medico curante mi ha sconsigliato uso anche di solo qualche giorno di ansiolitico perchè considera la mia ansia moderata e non debilitante (riesco a mangiare, dormire, guidare, stare in ambienti affollati, ecc).
Mi ha consigliato quindi percorso terapeutico e in particolare tra le tante offerte di supporto psicologico possibili la terapia con EMDR o una Terapia Breve Strategica. Ha senso come consiglio?
Volevo schiarirmi un po' le idee su ciò che avevo bisogno e affrontare finalmente questo mio problema come si deve.
Grazie.