Lasciare ingegneria al terzo anno?

Inviata da Lorenzo · 25 gen 2017 Orientamento scolastico

Salve Dott.re / Dott.ssa, mi chiamo Lorenzo e quest'anno compierò 22 anni.
Sono al terzo anno di ingegneria elettrica, una facoltà che inizialmente mi entusiasmava molto ma più passa il tempo più sta diventando demotivante. Mi spiego meglio: nelle scuole superiori me la sono sempre cavata ascoltando le spiegazioni in classe dei professori e studiando solo quando era proprio necessario (erano materie che mi appassionavano molto e solo ad ascoltare i professori spiegare capivo tutto rendendo lo studio a casa superfluo). Con questo pensiero in testa ho deciso di affrontare l'università in modo da continuare a studiare queste materie che tanto mi appassionavano pur consapevole che non sarebbe più stato sufficiente solo ascoltare il professore ma era necessario uno studio.
Ho così iniziato il primo anno di ingegneria elettrica riuscendo a superare 4 esami su 6 senza impegnarmi più di tanto nello studio (sono stati esami abbastanza "semplici"). Al secondo anno la voglia di studiare è come sparita e ho superato solo 3 esami su 9 (anch'essi molto semplici). Ora mi trovo al terzo anno e in questa prima sezione di esami non ho studiato quasi nulla; sto cercando di studiare per un esame relativamente semplice ma non avendo molta voglia sono in forte dubbio sulla buona riuscita dell'esame.
Concludendo nei tre anni necessari per la laurea triennale in ingegneria che sto affrontando ho superato solo 7 esami e me ne mancano ancora 14 (quasi tutti di una difficoltà rilevante) con una prospettiva di una laurea tra 2-3 anni ad oggi.
A questo punto sono veramente indeciso se continuare o meno gli studi per alcuni motivi:
- per la laurea se mi metto a studiare seriamente mi mancano 2-3 anni.
- non avendo condizioni economiche generose vorrei evitare di sprecare altri soldi, i miei genitori sono già al limite e non voglio gravare ancora di più sulle loro spalle.
- la città dove studio non mi piace affatto e non sono mai riuscito a farmi amici.
- la voglia di studiare è inversamente proporzionale alla difficoltà degli esami e molti esami che mi mancano non sono per nulla interessanti per me (devo però darli poiché sono esami base necessari al mio corso di studi)
- nel caso abbandonassi gli studi, avrei tra le mani un diploma di perito elettrotecnico ottenuto dalle scuole superiori e se possibile (devo controllare bene con l'università) un certificato di lingua inglese e un certificato per un software di programmazione validi a livello internazionale.
Ciò che mi ferma è che ora mi trovo a metà strada e nel caso lasciassi, oltre all'aver sprecato un bel pò di soldi e dare una bella delusione ai miei genitori, mi dispiacerebbe lasciare materie che mi appassionano (seppur poche nella laurea triennale). Escludo già da adesso la possibilità di cambiare facoltà o città poiché rallenterebbe ancora di più le mie prospettive di laurea.
Da un paio di giorni sono veramente demotivato, ansioso e depresso (tantè che non riesco più a studiare) per ciò che mi aspetta in futuro e dovrei compiere una scelta che mi segnerà per tutta la vita. Cosa mi consigliate di fare?
Grazie in anticipo.

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Miglior risposta 26 GEN 2017

Gentile Lorenzo,
la tua scelta di studi universitari sembra essere stata fatta con sufficiente convinzione sulla base delle materie che alla scuola superiore ti erano più congeniali.
D'altra parte è anche normale che in un corso di studi universitari ci siano esami più semplici ed esami più difficili. Questi ultimi non possono certo giustificare un abbandono degli studi senza considerare il peso di altri fattori psicologici individuali, quali ad es. un basso livello di autostima che spinge a gettare la spugna pur di non affrontare le difficoltà.
In realtà, dopo aver profuso l'impegno e l'applicazione necessaria, è proprio con l'affrontare (e superare) le difficoltà nello studio (come nel lavoro e in generale nella vita) che può crescere l'autostima.
Pertanto il mio consiglio è quello di non mollare ma di attrezzarti tramite un percorso di psicoterapia per portare avanti con soddisfazione gli studi che vorresti interrompere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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26 GEN 2017

Gentile Lorenzo,
i tuoi dubbi e le incertezze durante il percorso universitario sono abbastanza tipiche negli studenti ma ogni situazione è unica e particolare.
Da quello che tu scrivi, hai scelto di continuare gli studi nelle materie che sentivi più affini a te e in cui con facilità ottenevi risultati positivi. Mi chiedo quanto la difficoltà di affrontare gli esami e la quantità di studio che il percorso universitario richiede, influisca sulla tua scelta di abbandonare gli studi.
Nel tuo lungo e denso scritto inserisci molti dettagli della tua situazione, che meritano di avere la giusta considerazione e attenzione.
Mi sento di consigliarti di rivolgerti intanto al Servizio Consulenza Psicologica della tua università, se nel tuo Ateneo ci fosse, e condividere in quello spazio le tue perplessità.
Nel caso non fosse possibile questa soluzione, penso sarebbe utile farti accompagnare e sostenere nella tua scelta da uno psicologo, che si occupi anche delle tematiche dello studio, così da poterti dare quanti più strumenti possibile per affrontare la situazione.
Ti auguro di compiere la scelta migliore per il tuo percorso.
Un caro saluto
Dott. ssa Valentina Olla Pes

Dott.ssa Valentina Olla Pes Psicologo a Marino

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26 GEN 2017

Salve Lorenzo.
intanto la ringrazio per aver condiviso con noi le sue riflessioni.
E' normale avere un momento di stallo rispetto alla scelta del piano di studi intrapreso, specie perchè come riferisce, a volta, si incontrano degli scogli che è difficile attraversare.
Provi a fare una lista di vantaggi e svantaggi che questa facoltà potrebbe riservarle nel breve e nel lungo termine, contando anche quelli che possono essere i costi emotivi di tale decisione. In questo modo potrebbe avere più chiara la sua situazione e intraprendere con maggiore consapevolezza e motivazione qualunque scelta lei crede possa essere migliore per lei.
Spero di esserle stata di aiuto
Cordialmente
Dott.ssa Fabrizia Tudisco - Napoli

Dott.ssa Fabrizia Tudisco Psicologo a Napoli

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