Dubbio sulla psicosi

Inviata da Nome Cognome · 6 nov 2023 Problemi psicologici

Salve, sono un ragazzo di 20 anni che 1 anno fa si è rivolto a degli specialisti in seguito a un forte malessere. È da 15-16 anni che mi sento molto depresso e ansioso e mi sono molto chiuso in me stesso. Col passare del tempo mi sentivo sempre più strano e mi è sembrato come di percepire più sensazioni che nn saprei propriamente descrivere. A 18 anni sono andato a Bologna per studiare filosofia. In questo anno sono stato molto male. Non uscivo mai di casa se nn per fare la spesa, ero diventato molto più ansioso di prima, avevo idee suicidarie in testa e avevo delle idee persecutorie prevalentemente quando uscivo di casa (tipo la sensazione che qualcuno mi stess osservando o seguendo ovunque andassi) che mi provocavano forte ansia e imbarazzo perché magari andavo a fare la spesa e questo stato mi portava a comportatmi in modo strano e percepivo addosso tutti gli sguardi e i giudizi altrui. Lasciata l'università sono tornato a casa l'anno successivo e dopo 1 anno mi sono rivolto a uno psichiatra. Per tutta la mia vita nn ho mai parlato della mia sofferenza con nessuno e in seguito certe cose ho dovuto parlarne con mia madre e per me è stata una cosa delle cose più difficili che abbia mai fatto. Ho chiesto aiuto in seguito a un episodio che è scaturito da una conversazione con un mio amico. Sono andato in sovrappensiero (cosa che mi succede molto spesso ma mai così forte) con pensieri che non controllavo. Provavo una fortissima confusione mentale ed ero impossibilitato a fare un ragionamento logico poichè non riuscivo ad individuare un punto di riferimento valido sul quale costruire un ragionamento. Mi sembrava tutto caotico e irreale. Quando i pensieri sono diventati molto forti ho iniziato oltre che a pensarli a esprimerli a parole in modo ripetuto e ossessivo accompagnando anche con azioni fisiche di vario genere per scaricare tutta l'energia che avevo in testa e crisi di pianto. In seguito ho provato forta dissociazione e privazione di qualsiasi energia mentale. Questa cosa che nn so esattamente come definirla l'ho avuto altre 3 volte: la prima a 16 anni poi a 17, e a 18 due volte. Cerco di spiegare la situazione alla psichiatra e mi prescrive antidepressivi, antipsicotici, stabilizzatori di umori e ansiolitici. Mi dice che a le nn piace fare diagnosi perché poi la gente si fissa, tuttavia fa accenno a un leggero disturbo ossessivo. Poco tempo dopo inizio la psicoterapia in cui mi diagnosticano il disturbo narcisistico di personalità covert. Il che mi comprendere per la prima volta in vita mia una parte della mia sofferenza e inadeguatezza alla realtà. Tuttavia c'è ancora una parte di quella sofferenza che non riesco a comprendere. Guardo le persone intorno a me e mi sembra di soffrire molto più del dovuto. C'è ancora qualcosa che nn mi quadra. Il narcisismo spiegherebbe le crisi depressive e l'ansia ma nn mi sembra un disturbo così grave da generare un tale disagio. La psicologa faceva sempre riferimento a una bolla psicotica che mi sono creato (ma la parola "psicosi" mi confondeva poichè nn capivo di che natura fosse il disturbo). Una volta ho parlato di quando mi sono preso 15 pasticche di sertralina con alcol perchè volevo smettere di pensare ed esistere ed ero convinto che nn mi sarebbe successo niente, cosí la psicologa ha parlato di delirio di onnipotenza. Quindi l'aggettivo "psicotico" e il termine "delirio" mi hanno acceso un campanello di allarme. Così ho chiesto chiarezza alla psicologa e mi ha detto che non sono psicotico ma ho un funzionamento psicotico (il che mi confonde ancora di più, nn ho idea di cosa voglia dire) e che manifesto i sintomi negativi della psicosi e che ho un comportamento disorganizzato, ad esempio durante la seduta mi ha fatto notare che passavo da un argomento all'altro senza alcuna attinenza (cosa che io nn avverto minimamente, semplicemente parlo nel modo in cui penso). Mi sono informato e nella fase iniziale di un disturbo psicotico sono presenti sintomi negativi e successivamente si palesano quelli positivi. Tutta questa situazione mi ha fatto ripensare a tutte quelle sensazioni che ho avuto nell'arco della mia vita e ho trovato qualche attinenza. Fin da piccolo mi sentivo speciale e diverso dagli altri (a volte dubitavo anche dell'esistenza degli altri) e credevo di essere il messia di Dio, tipo Gesù (tuttavia potrebbe essere dovuto semplicemente all'io grandioso del narcisismo). Un'altra convinzione che avevo era che in realtà fossi tipo andicappato e che tutti stavano fingendo il contrario per crearmi una sorta di realtà in cui io potessi vivere pensando di essere una persona normale. Un sintomo che ho sviluppato più tardi è stata la risata insensata. Molte persone mi hanno fatto notare questa cosa facendomi sentire anche in colpa perchè io al momento nn so perchè rido, mi viene di farlo e lo faccio. La psicologa dice che può essere una difesa che assumo per controbilanciare le emozioni che provo. E in generale col passare degli anni in particolare dai 18 in poi mi sembra di distaccarmi sempre di più dalla realtà e soprattutto dalle relazioni sociali che mi sembramp sempre più insostenibili. Con le persone è difficile parlare, sono disinteressato e il confronto mi da la sensaizone di essere un alieno. Quando esco con i miei amici capita a volte che mi vengono pensieri così forti da isolarmi e rimanere fermo senza parlare per tutta la serata e quando provano a chiedermi cosa è successo io tendo a nn rispondere perchè mi sento troppo distante da loro e nn saprei come descrivere tutto. Assumo anche sostanze più per autoterapia che per altro. Ho iniziato da adolescente con la cannabis poi a 18 anni ho provato vari psichedelici come l'lsd, poi anche cocaina e altre sostanze. Molte sensazioni che provo in alcuni momenti mi ricordano il trip di lsd. La confusione mentale, la dissociazione, le paranoie, l'impossibilità di mantenere il controllo e soprattutto la sensazione di stanchezza della mente dopp che assumi lsd, tutto questo però senza allucinazioni. Ho letto che sintomi di questo tipo posssono portare allo sviluppo di un disturbo psicotico e gli specialisti a cui mi rivolgo nn mi hanno aiutato tanto a fare chiarezza. Non riesco a capire se quello che vivo é normale o no, poichè mi sembra di conviverci da quasi tutta la vita con sintomi che peggiorano col tempo. È possibile che un disturbo ossessivo sfoci in una psicosi?
Sono in una psicosi e nn me ne rendo conto o i sintomi che provo non c'entrano nulla? Perfavore aiutatemi, sono molto confuso.

Risposta inviata

A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo

C’è stato un errore

Per favore, provaci di nuovo più tardi.

Prenota subito un appuntamento online a 44€

Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.

Psicologi specializzati in Problemi psicologici

Vedere più psicologi specializzati in Problemi psicologici

Altre domande su Problemi psicologici

Spiega il tuo caso ai nostri psicologi

Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento psicologico in 48h.

50 È necessario scrivere 21900 caratteri in più

La tua domanda e le relative risposte verranno pubblicate sul portale. Questo servizio è gratuito e non sostituisce una seduta psicologica.

Manderemo la tua domanda ai nostri esperti nel tema che si offriranno di occuparsi del tuo caso.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Introduci un nickname per mantenere l'anonimato

La tua domanda è in fase di revisione

Ti avvisaremo per e-mail non appena verrà pubblicata

Se hai bisogno di cure psicologiche immediate, puoi prenotare una terapia nelle prossime 72 ore e al prezzo ridotto di 44€.

Questa domanda esiste già

Per favore, cerca tra le domande esistenti per conoscere la risposta

psicologi 26450

psicologi

domande 21900

domande

Risposte 140750

Risposte