Mi sono lasciata con il mio ex da 3 anni dopo 9 di relazione e convivenza. Una scelta sua. Ho trovato dopo circa 4 mesi un'altra persona con cui sono stata per due anni e mezzo, ma spesso mi rendevo conto che vedevo il mio ex in questa persona, anche nei sogni ricorrenti inizialmente avevo l'immagine del ragazzo con cui sono stata due anni e mezzo e poi a metà sogno mi rendevo conto che era il mio ex. Ora questo ragazzo è partito per un lavoro molto lontano da me. E ovviamente io ci sono rimasta malissimo, ma mi sono anche resa conto che ho idealizzato troppo questa persona, nella mia testa era la perfezione e invece è una persona molto egoista. Facevo finta di non vedere alcune cose e passavo sopra ad altre per non perderlo, a volte addirittura ho visto cose sul suo cellulare che mi facevano pensare a un tradimento, è ho fatto finta di non vedere consapevole che era una cosa strana da parte mia. Non ho mai avuto una figura stabile maschile al mio fianco, mio padre inesistente dopo la separazione con mia madre e mio fratello molto più piccolo di me, l'ho visto sempre come una persona da proteggere ovviamente. Ho sempre bramato libertà,indipendenza ma mi sono ficcata in due relazioni tossiche e non ne esco. Non è una vera e propria domanda, vorrei solo sapere come diventare quella donna che ho sempre sognato di essere. Con la propria vita e tutto il resto fuori; niente matrimonio figli ecc. Voglio tornare a vivere.
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24 MAG 2022
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Cara Kori,
dal tuo racconto emerge il grande dolore che provi ma anche il desiderio di cambiamento, di una vita più serena e realizzata. Sembra esserci un profondo conflitto tra una parte di te che brama l'indipendenza e l'altra che si ritrova incastrata in relazioni tossiche.
La donna a cui aspiri è probabilmente già dentro di te, ma fatica a venir fuori. Potrebbe esserti molto utile intraprendere un percorso psicoterapico al fine conoscere meglio te stessa, le dinamiche che ti appartengono e uscire finalmente dal conflitto.
Resto a disposizione (anche online) e le auguro una buona giornata.
25 MAG 2022
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Gentile utente,
la fine di una relazione porta in sé l attivazione di dinamiche interne che qualora non espresse e contenute possono emergere creando una condizione di malessere e disagio.
Un po' come se si coprisse una ferita senza averla prima curata, una ferita che continua a sanguinare.
In questo modo si ha l illusione che tutto funzioni bene quando in realtà non è così.
Cordialmente
Studio Associato Dott Diego Ferrara Dottoressa Sonia
24 MAG 2022
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Buongiorno Kori.
Dal suo racconto traspare un conflitto tra la ricerca di indipendenza e il ritrovarsi in relazioni che lei definisce tossiche.
Lei sembra anche aver individuato un possibile motivo o comunque un tema degno di approfondimento, quale quello delle esperienze infantili. Forse ha proprio bisogno di comprendere meglio alcune sue esperienze di vita. Spero quindi che si affiderà a uno/a psicoterapeuta che potrà aiutarla in questo suo bisogno/desiderio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Monica Diamantini
Ravenna e online
24 MAG 2022
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Gentile Kori,
idealizzare una persona è malsano: è importante rimanere concreti e obiettivi anche laddove si provano sentimenti importanti. Questo tipo di discorso è importante e da tenere a mente per quanto riguarda gli altri, per sé stessi invece l'approccio va cambiato. Noi infatti possiamo fare qualcosa per cambiare il nostro modo di essere e di vivere, ma bramare e idealizzare un prototipo che ci siamo posti non basta! è necessario agire, rischiare, buttarsi e avere coraggio.
Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla in questo, potrebbe comprendere cosa percepisce come limite e ostacolo alla realizzazione del suo sogno.
Rimango a disposizione, ricevo anche online
Dott. Massimiliano Compagnone
24 MAG 2022
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Buongiorno Kori,
leggendo le tue parole la sensazione che mi arriva è che tu abbia maturato una consapevolezza riguardo a quello che è stato il tuo percorso e le tue scelte fino a qui.
In merito alla tua richiesta, cioè di diventare la donna che hai sempre sognato di essere, mi chiedo come immagini e quali sono le caratteristiche che definiscono questa versione ideale di te.
Credo che sia buono per te approfondire la tua storia e la tua richiesta all’interno di un consulto psicologico.
Ti auguro il meglio,
Resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Dalila Mascanzoni
24 MAG 2022
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Buongiorno Kori,
ho letto la sua storia raccontata brevemente in queste righe e le mostro la mia leale comprensione. La sua richiesta è "sapere come diventare quella donna che ho sempre sognato di essere, voglio tornare a vivere", comincerò ad aiutarla proprio da qui.
Dal suo punto di vista, cosa le impedisce di diventare ciò che desidera? Provi a vedere se ci sono dei reali ostacoli ed eventualmente come poterli superare. Dice che ha sempre bramato libertà e indipendenza, ma dall'altro canto riconosce che ha intrattenuto due relazioni tossiche e ora fa fatica a liberarsene. Mi chiedo se vuole davvero uscirne o se, una piccola e silenziosa parte di sé, è invece ancora emotivamente legata al suo ex per trarre un qualche tipo di vantaggio esistenziale.
Quello che le suggerisco è di intraprendere un percorso psicologico per mettere in luce la sua difficoltà attuale e capire come potersene prendere cura in modo protettivo e autentico, anche per non incappare in future relazioni tossiche.
Rimango a sua disposizione, buona giornata Kori!
Dott.ssa Giorgia Barretta
24 MAG 2022
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Buongiorno Signora,
avverto molto chiaramente la sua sofferenza e posso immaginare come sia difficile conviverci. Tuttavia, le chiedo se è possibile che questa sofferenza le torni utile proprio per raggiungere gli obiettivi che si è data: "diventare quella donna che ha sempre sognato di essere" e "tornare a vivere". Trovo, dalle sue parole, che abbia una grande consapevolezza rispetto a ciò che racconta e una grande motivazione a cambiare le cose. Sarebbe indicato un percorso psicologico volto alla elaborazione di emozioni ancora molto intense, anche relative alla separazione dall'ex partner, e alla modificazione di convinzioni poco utili su di sé, così da diminuire la sofferenza, trovare una solidità personale e migliorare le modalità in cui si relaziona all'interno della coppia.
24 MAG 2022
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Credo che idealizzazione e "sempre sognato" sono le parole chiave. Credo che non abbia solo idealizzato gli uomini con cui è stata, ma persegue anche un'ideale di donna. La realtà non è o perfetta o totalmente da buttare. L'alternativa all'essere una donna dipendente affettivamente non è rifiutare totalmente le relazioni con gli altri uomini o la possibilità di sposarsi e fare figli. E' possibile viversi le relazioni essendo comunque impegnate nella propria vita.
Se ci sono cose che non vanno nelle sue relazioni, le affronti. Viva l'imperfezione delle relazioni, nessuno è perfetto ognuno ha i propri difetti e le proprie meschinità che possono essere superate.
24 MAG 2022
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Cara Kori,
la mancanza di una figura maschile di riferimento, come lei dice, è fondamentale nella scelta di un partner che sia adatto a lei e che permetta di diventare quella donna che ha sempre sognato di essere e di tornare a vivere. Per fare questo una terapia è la strategia giusta, in modo da sperimentare una relazione terapeutica che insegni la presenza, l'interesse e insegnarle ad avere la dignità che lei merita, senza doversi adattare a persone e relazioni tossiche. A disposizione per accompagnarla in questa strada, anche online.
24 MAG 2022
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Cara Kori,
il nostro modo di relazionarci, o sentirci nel dare/ricevere amore e affetto, si forma sin dall’infanzia tramite il rapporto con le figure di riferimento e si sviluppa anche con le esperienze che viviamo man mano nel tempo. A volte possono venirsi a formare degli schemi che ci guidano in modo automatico e poco consapevole/inconsapevole, che possono diventare delle vere e proprie trappole relazionali. Alla luce di quanto racconti, e per rispondere alla tua domanda, è bene approfondire. Per tornare a vivere può essere molto utile farti aiutare a sciogliere i nodi della matassa che ti tengono imbrigliata.
Ti consiglio di intraprendere un percorso mirato con un professionista in modo da lavorare su quanto alimenta il tuo sentirti così, quindi anche sulle cause e l’origine, ma soprattutto su come agire oggi per vivere la tua vita, soprattutto relazionale e affettiva, in modo appagante e sereno.
Io resto a tua disposizione per aiutarti.
Augurandoti il meglio, ti invio un caro saluto!
Dr.ssa A. SIGNORELLI, esperta in vita Relazionale, affettiva e di coppia (sedute anche online)
24 MAG 2022
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Gentilissima Kori,
Da quanto scrive si comprende il suo disagio e mi spiace molto per lei.
A mio avviso dovrebbe lavorare molto sulla sua autostima e sulla sua indipendenza affettiva.
Cerchi di stare bene con se stessa, cerchi di amarsi di più.
Molto spesso le donne che non hanno avuto il padre come figura di riferimento durante infanzia e adolescenza, diventano dipendenti affettive e, molto spesso, si legano a persone più grandi o molto dominanti, tanto da annullarsi.
Non so nullla di lei e che cosa lei faccia e quindi i consigli hanno solo un valore generale, ma le consiglio di intraprendere dei percorsi (di studio, lavorativi, sportivi) che le permettano di aumentare la sua autostima. Vedrà che poi anche le relazioni miglioreranno e potrà scegliere più serenamente le persone a cui legarsi.
Se non ce la fa da sola, cerchi di farsi aiutare da un professionista.
Le auguro una vita serena
dott. Rodolfo Vittori
24 MAG 2022
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Cara,
la donna che sogna di essere ha bisogno di elaborare due lutti relazionali prima di poterlo diventare: quello di suo padre e del suo ex ragazzo. Per poter fare questo è necessario che lei intraprenda un percorso di conoscenza di sé e riattivazione delle sue preziose risorse.
A questo proposito sono a sua completa disposizione, anche online.
24 MAG 2022
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Salve Kori, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL