Perché sono così strana?

Inviata da Gaia · 29 gen 2018 Orientamento sessuale

Buongiorno, mi chiamo Gaia e ho 38 anni.
Da sempre convivo con le bizzarre stranezze del mio carattere ma ora che sto crescendo le domande e la voglia di essere diversa aumentano.
Amicizia e relazioni:
Sin da piccola ho avuto difficoltà a farmi degli amici. Quando si parla poco o niente è ovvio che sia difficile.
Ricordo che all’asilo giocavo da sola e spesso non volevo uscire a giocare in cortile perché temevo che mia madre, venendo a prendermi, non mi avrebbe trovato. Ho sempre guardato gli altri fare amicizia chiedendomi come facessero. Sebbene riuscissi a instaurare qualche rapporto di amicizia era sempre superficiale e soffrivo. Non capivo perché per me fosse difficile farmi apprezzare, cosa avessi che non andava. È stato così per tutta l’adolescenza. In realtà è così ancora oggi. Mi riferisco all’amicizia con le ragazze. Io non ho mai capito i loro interessi e loro non hanno quasi mai capito i miei. Ho avuto delle amiche ma sono state loro a capire me e accettarmi: goffa, diversa da loro.
Femminilità:
Ho sempre fatto a pugni con la mia femminilità. Fosse per me vestirei sempre in jeans, converse, magliette colorate con le maniche con risvolti anni ’80 e orologio digitale e zaino. (devo vestirmi in maniera comoda sennò il cervello si blocca, smette di funzionare).
Truccarmi non mi interessa, tengo i capelli corti perché sono più pratici. A modo mio tengo molto al mio aspetto: ordinata, pulita, mi alleno regolarmente in sala pesi. Attività di gruppo o in cui sia richiesta la minima coordinazione sono da escludersi. Sono irreparabilmente incapace.
Certe volte vorrei che al lavoro mi obbligassero a vestirmi diversamente. Cammino per strada e vedo le altre donne. Vorrei avere piacere nel vestirmi come loro, vorrei che mi piacessero borse e frivolezze come quelle che piacciono a loro. Mi capita di guardarle, scrutarle e chiedermi: ma perché sono così? Perché non sono come loro? La mia vita sarebbe più semplice. Se è necessario e se sono obbligata, sono perfettamente in grado di vestirmi in modo adeguato a seconda del contento in cui mi trovo. Mi adeguo e probabilmente non direste mai che sto soffrendo terribilmente. Mi è capitato di sentirmi chiedere dal mio compagno: “Ma perché ti stai vestendo così? Non puoi vestirti come sempre? Vestiti come piace a te, fregatene “. Ma io mi sento a disagio. Ci sono occasioni in cui, pur soffrendo dentro, preferisco adeguarmi.
Alla mia età però dovrei cambiare. Inizio a essere ridicola. Provo vestirmi decentemente e ci riesco, ma dura 2 settimane poi devo tornare a respirare, a fregarmene e mettere abiti comodi e bizzarri.
Sono strana, non posso farci nulla.
Apprendimento, lavoro, interessi
I risultati scolastici sono sempre stati ottimi e se gli esami universitari fossero stati tutti scritti sarebbero stati anche migliori. Ho un’istruzione posto universitaria.
Poiché amici e uscite erano limitati ho sempre avuto tempo per dedicarmi a film, musica, letture. Credo siano stati e siano tutt’ora un rifugio. Quale donna 38enne colleziona action figure e ne riempie anche la scrivania in ufficio? O maglie di squadre di calcio? Perché mi interessano queste cose? Perché se a un tavolo a cena qualcuno dice: dividiamoci uomini e donne, io entro nel panico. Con le donne? Che diavolo ho io da dire a queste signore?
Parlano di abiti, rossetti, parrucchieri… io preferirei una martellata sui denti. Me la cavo meglio se si parla di lavoro. Per potere parlare devo avere delle conoscenze, devo conoscere l’argomento. Mi sforzo, sono gradevole e cordiale. È un lavoro.
Affetti
Ho un compagno che mi ama e che amo. Spesso mi chiedo perché abbia scelto la più strana e singolare donna del creato poi mi accorgo che probabilmente mi ama proprio per questo. E per il mio senso dell’umorismo. Passare il mio tempo con lui e il nostro cane, possibilmente soli, è quanto di più rigenerante possa esistere al mondo. È come ricaricare le batterie del mio cervello.

Questa sono io. Vorrei solo capire che ho bisogno di iniziare un percorso con uno specialista per guardarmi dentro e capire se c’è qualcosa che non va o se sono solo diversa. E lo sarò per sempre.

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Miglior risposta 30 GEN 2018

Gent. ma Gaia,
Leggendo quanto da Lei riportato penso che i punti centrali siano 3:
1) il percorso che le consiglio avrebbe come punto centrale l'accettazione di sé. Mi sembra abbastanza evidente che nell'arco della sua esistenza, in base a quanto riportato, Lei non ha mai raggiunto la piena accettazione della sua identità, ma che la abbia sempre vissuta come "strana" ed "inadeguata" ai contesti. Non ha mai accettato al 100% i suoi interessi e la sua insicurezza è palese nel fatto che si chieda per quale motivo il suo compagno l'ha scelta. Ogni individuo ha caratteristiche uniche che possono renderlo più attraente per talune persone. È fondamentale accettare tale unicità e viverla come risorsa, senza reprimerla assecondando standard, spesso autoimposti.
2)sarebbe un aiuto riuscire a "cambiare occhiali", indossandone di nuovi con meno pregiudizi nei confronti di se stessa e degli altri. Un punto di vista differente Le permetterebbe innanzitutto di guadagnare maggiore serenità nei confronti di sé e poi di aprirsi maggiormente al resto del mondo. Non è detto che chi si ha di fronte corrisponda all'immagine che ha lei in mente, né tantomeno che uno scambio di interessi e punti di vista non possa rivelarsi costruttivo ed ugualmente interessante.
3)spesso si può risultare "strani" in base al contesto in cui si è. Ci sono molte più donne che condividono i Suoi interessi di quanto Lei possa pensare. Sicuramente, non sarà semplice incontrare, ad esempio, collezioniste di action figure sue coetanee ad una sfilata di moda, ma non è escluso che una persona possa amare la moda e contemporaneamente avere altri interessi più simili ai suoi. Esistono poi eventi, come le fiere del fumetto ad esempio, in cui potrebbe vedere diversi collezionisti come lei, senza che ci si senta fuori luogo.
Le suggerisco pertanto un percorso di sostegno psicologico focalizzato sull'accettazione di sé e sul recupero dell'autostima. Vedrà che accettandosi di più avrà anche meno difficoltà nelle relazioni sociali.
Rimanendo a disposizione,
Cordiali Saluti
Dott.ssa Marianna Cordone

Dott.ssa Marianna Cordone Psicologo a Vigevano

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