Sono un egocentrico?
Salve, ho cercato questo sito da me perchè vorrei raccontare una cosa che mi è accadura recentemente, più nello specifico questo pomeriggio.
Prima mi presento, sono un ragazzo di 18 anni che frequenta il 5 anno delle superiori. Problemi in famiglia da parte di mio padre ma soprattutto personali.
Oggi ho avuto il rientro dove faccio 2 ore di italiano, la prof aveva corretto i nostri tempi su giovanni verga e li ha consegnati, ad un certo punto è sbucata fuori una discussione per la quale la professoressa saprebbe riconoscere la situazione psicologica dei suoi alunni in base alla scrittura, in pratica guardando il modo di scrivere di una persona lei dice di poter spiegare la situazione sentimentale di una persona, ha cominciato quindi a spiegare come, parlò di un mio compagno dalla scrittura quasi femminile, molto larga, spensierata lei dice che questo lo rendeva una persona aperta che ha il coraggio di dire ciò che pensa senza esitazione, cosa che effettivamente si rispecchia in lui, poi cominciò a parlare di me, ho sempre pensato di scrivere male, era ciò che mi dicevano le mie insegnanti alle elementari, la prof disse che la scrittura è lo specchio dell'anima della persona, impossibile da cambiare a meno che non cambi il carattere, cosa altrettanto impossibile per quanto riguarda me a parer suo, mi descrisse come un ragazzo non atto al cambiamento, che puntava a sembrare perfetto, perchè effettivamente mentre scrivevo provavo a fare dei paragrafi lunghi tutta la riga e in modo ordinato, un ragazzo che anche se il mondo avesse cambiato senso di rotazione non lo avrebbe seguito perchè vuole che il mondo giri attorno a lui.
Poi girò pagina e vide che la mia scrittura si era molto scomposta a causa della stanchezza nel cercare di mantenere la perfezione, ha detto che avevo un carattere complesso, non in modo cattivo, è una brava insegnante, ma questa cosa mi fa ancora pensare.
Devo ammettere che questa cosa mi ha spiazzato, ho pensato a tutto ciò che ho fatto fino ad ora nella mia vita, e mi è venuto in mente che effettivamente tutti gli sforzi che facevo erano atti al cercare di sembrare sempre migliore, per esempio andavo avanti studiando cose extra a quelle che lasciava la prof e sentivo il bisogno di dirlo, pratico karate e sento il bisogno di sfoggiare le mie abilità fisiche per vedere un sorriso e farmi giudicare come una brava persona.
Cosa che effettivamente funziona, perchè non conosco nessuno che mi reputi un cattivo ragazzo o qualcuno che cerca solo attenzioni, solo qualcuno che si dà da fare, solo che, non lo so, è come se non mi sentissi in pace con me stesso in questo modo, all'università non penso ci sarà qualcuno a cui mostrare quanto sono bravo, quindi forse mi fermerò? Andrò male? Forse sono un egocentrico ma non lo so, ho sempre voluto aiutare gli altri, stare lì ad ascoltarli mi hanno detto che so ascoltare, che sono un bravo consolatore, un buon amico ma non mi sento "vero" così, a questo punto non so se ho fatto tutto perchè volevo attenzioni o cosa. Scusate per il messaggio lungo e grazie per l'eventuale risposta.