Si può tornare dopo una relazione finita per motivi che si potevano risolvere?
Salve, sono una ragazza di 20 anni vivo a Roma da quasi due anni per frequentare l’Università (da fuori sede) e una settimana fa sono stata lasciata dal mio ragazzo (anche lui 20 anni ma è di Roma) dopo un anno e 7 mesi di relazione ( premessa prima di iniziare: ci siamo fidanzati a ottobre 2021 quando mi sono trasferita a Roma, poi a giugno 2022 ho lasciato la casa in cui stavo per cercarne un’altra, dunque da luglio a dicembre abbiamo vissuto una relazione a distanza, comunque ci vedevamo, soltanto che a lui questa cosa l’ha fatto stare malissimo e l’ha destabilizzato; poi a gennaio 2023 mi sono nuovamente trasferita a Roma).
Vi spiego com’è andata: agli inizi di maggio il mio ragazzo non mi calcolava molto perché era sempre impegnato (lo è sempre stato dato che frequenta l’università, tirocinio, tiene ripetizioni a dei ragazzi e fa sport) non era la prima volta che accadeva, perciò gli ho riferito che mi dava fastidio il fatto che mi stesse trascurando. Lui si è scusato dicendomi che avevo ragione e mi ha chiesto di vederci per risolvere. Il giorno dopo sono andata a cena a casa sua dove c’era anche la sua famiglia e mentre mi riaccompagnava a casa abbiamo parlato. Lui mi ha detto che stava passando un periodo un po’ così perché stava mettendo in dubbio tutto: l’università, lo sport, le amicizie e anche la nostra relazione, chiedendosi se fossi la persona giusta o meno. Appena me l’ha detto mi è crollato il mondo addosso ma mi ha rassicurata subito dicendomi che non aveva intenzione di lasciarmi, che è innamoratissimo di me, che ci tiene tantissimo a me perché la nostra relazione è ed è sempre stata bellissima e non avrebbe voluto soffrire per me ( ad un certo punto mi aveva anche detto che a volte ha bisogno di un distacco per capire le cose però poi ha svagato). Ha proseguito poi dicendomi che avrebbe voluto risolvere questa cosa il prima possibile chiedendomi in che modo avremmo potuto farlo. In quel momento non ho saputo rispondergli, ero sconvolta, avevo un nodo in gola, stavo per scoppiare a piangere e allora mi sono limitata a dirgli che ci sarebbe voluto del tempo. Il giorno dopo mi ha chiesto di vederci per andare a prendere un gelato e così abbiamo fatto: non abbiamo parlato molto dei suoi dubbi mi diceva solo che gli dispiaceva tanto di quella situazione e che la stava vivendo male, però apprezzava molto il fatto che io gli stessi accanto. Ho passato quei giorni un inferno, passavo le giornate a piangere. Qualche giorno dopo parlando a telefono con lui gli ho chiesto se stesse pensando ai suoi dubbi e lui mi ha risposto dicendo che la notte non riusciva a dormire per pensare, ma era troppo complicato e non sapeva cosa fare. A quel punto la sera tardi gli ho scritto se potessimo risolvere insieme la cosa e così il giorno dopo mi ha chiesto di andare a cena fuori così ne avremmo parlato. Quella sera io sono stata molto silenziosa Perchè ero triste e lui sembrava evitare l’argomento parlandomi della sua giornata, delle cose che ha fatto, che doveva fare, insomma di qualsiasi cosa. Ad un certo punto mi sono un po’ stufata e gli ho detto che dovevamo parlare di quel problema. Lui ha cambiato subito faccia ha cominciato a diventare rosso, quasi non riusciva a parlare e ancora una volta mi ha detto che era troppo complicato. Io gli ho risposto dicendogli che secondo me non provava più niente per me e stava cercando il coraggio e il modo per lasciarmi, lui però ha detto che non era così e che i mesi in cui siamo stati distanti l’avevano fatto soffrire talmente tanto da crearsi una sorta di corazza che l’avevano portato a non sentire la mia mancanza se non ci vedevamo per qualche giorno; poi ha detto che ci tiene tantissimo a me e che è innamorato e a quel punto io “innervosita” gli ho detto che dicendo così mi illudeva. Allora a quel punto lui mi ha chiesto di uscire dal locale per continuare a parlare e non appena ha pronunciato una parola è scoppiato in un pianto disperato, a singhiozzi, non riusciva a dire più niente, mi ha abbracciato e mi ha detto che non voleva farmi stare male perché ci tiene tantissimo a me. Mentre mi stava accompagnando a casa continuava a piangere dicendomi che lui non riusciva a dimostrarmi quanto mi amasse, che aveva paura che stesse facendo una cavolata e che se mi lasciava poi si sarebbe pentito facendomi stare male per nulla. Ha continuato ripetendomi che sapeva che si sarebbe pentito perché una cosa del genere era già successa ad una sua coppia di amici che si erano lasciati e poi rimessi insieme. Io gli ho detto che non doveva fare paragoni con le altre coppie e non doveva preoccuparsi di farmi stare male, ma doveva pensare a se stesso e chiedersi se veramente volesse stare con me o no.
Mi ha risposto dicendomi: “ siamo stati insieme quasi due anni, la nostra relazione è stata bellissima, io ci sarò sempre per te come anche tu ci sarai sempre per me” e alla fine mi ha abbracciata e salutata (insomma mi aveva lasciata). Sono tornata a casa, tempo 20min e lui mi ha chiamato dicendomi che aveva fatto una cazzata e che stava tornando indietro da me. Mi ha chiesto di tornare insieme e mi ha detto “ ti amo tanto, tu sei la mia certezza, io voglio stare soltanto con te”; dunque risolto, eravamo tornati insieme. Due giorni dopo siamo stati tutta la giornata insieme, tutto perfetto, mi ha detto che era contentissimo di aver risolto i dubbi e avevamo anche iniziato a fare piani per l’estate. Il giorno dopo è partito per Milano per fare un tirocinio ed è stato lì 3 giorni nei quali ci siamo sempre sentiti e tutto apposto. Quando è ritornato a Roma ha iniziato di nuovo a trascurarmi, ero sempre io a sollecitarlo e una volta per una giornata intera non mi ha proprio calcolato.
Ovviamente ero arrabbiata con lui perché aveva iniziato di nuovo a fare ciò che mi dava fastidio e il giorno dopo gli ho scritto per chiedergli se fosse vivo. Mi ha risposto chiedendomi se il giorno dopo ci saremmo potuti vedere perché aveva urgente bisogno di parlarmi. Avevo capito tutto. Ci siamo visti la sera e mi ha detto che pensava che la nostra relazione di sarebbe evoluta da quel giorno, ma arrivati a questo punto non aveva più senso stare insieme, che la nostra relazione stava diventando piatta e monotona e che si era ridotta a chiamate e messaggi ( infatti ci siamo visti pochissimo in quel periodo). Io sono rimasta in silenzio ad ascoltarlo per non piangere e lui mi spronava a parlare chiedendomi di dirgli qualcosa. Io gli ho chiesto se lui non provasse più niente per me e lui mi ha ripetuto per l’ennesima volta che non era così e che ci tiene tantissimo a me ed è innamorato, allora io l’ho fermato dicendogli che se ci sono dei problemi e due persone sono innamorate si lotta e si lavora insieme ogni giorno per superarli. Lui però mi ha detto che in questo momento nessuno dei due può dare e ricevere dall’altro. A quel punto non gli ho detto più nulla; lui ha proseguito dicendomi che io rimarrò una delle persone più importanti della sua vita e che se avrò bisogno di lui ci sarà sempre per me, come io per lui. Mi ha abbracciata, e mentre aspettava che io gli dicessi qualcosa l’ho salutato senza guardarlo in faccia ( stavo morendo dentro e so che ci è rimasto malissimo da come mi ha guardata mentre andavo via ). Non ci siamo più sentiti da quel giorno ed è inutile dire che sto malissimo per la rottura. Sua madre mi ha scritto un messaggio bellissimo e suo fratello ogni tanto mi chiede come sto.
Vorrei che lui tornasse per riprendere piano piano la relazione.