Sentimenti contrastanti verso la mia psicoterapeuta

Salve,sono una ragazza di 22 e da 2 anni sono in psicoterapia ( non in modo continuativo, a parte negli ultimi 6 mesi la vedo costantemente una volta a settimana) mi trovo molto bene, non la cambierei con nessun altro. Quello che non capisco sono i sentimenti contrastanti che provo nei suoi confronti. Le voglio bene fino a qui non ho dubbi. Ma ci sono momenti in cui vorrei sapere tutto su di lei( se è sposata, a figli,....), e momenti in cui vorrei chiamarla per interrompere la terapia e non doverla vedere mai più. Quest'ultima mi capita spesso quando litigo con mia mamma o mi fa arrabbiare o mi delude...ma non la vedo come una mamma, prima di tutto perchè è molto più giovane di mia mamma e poi perchè il bene che provo per mia mamma non è lo stesso che provo per lei. Sinceramente non lo so nemmeno io come la vedo ma forse più come una sorella o un' amica . So che stiamo affrontando una questione molto delicata e dolorosa , ma so che è per il mio bene , però non capisco se questi sentimenti possono in qualche modo andare ad ostacolare la terapia e ho anche paura che mi possa "tradire", "abbandonare" ( anche indirettamente).
Diciamo che provo un amore e " odio", la vorrei come psicoterapeuta ma allo stesso tempo no. Non so se parlarne con lei , ma anche se volessi non so come fare. Faccio ancora molta fatica ad aprirmi con lei, (anche se ho fatto un enorme passo avanti tirando fuori un argomento che mi tenevo da troppo tempo). Cosa mi consigliate? grazie mille a tutti e scusate per il poema spero di essere stata abbastanza chiara.