Scelta percorso magistrale, blocco e depressione
Salve a tutti, scrivo questo post per ricevere un consiglio per potermi sbloccare dalla situazione in cui mi ritrovo.
Ad aprile 2022 ho conseguito la laurea in economia in tempo con il massimo dei voti.
Da maggio a settembre ho cercato un lavoretto per impegnare il tempo, consapevole di iscrivermi alla magistrale a settembre (ero quasi convinta di voler proseguire con un determinato percorso).
All’atto dell’inizio dei corsi ho iniziato a seguire quelli della magistrale che pensavo avrei voluto fare (in ambito amministrativo/finanziario) ma, forse erroneamente, ho iniziato a leggere fin troppi articoli, recensioni negative ecc. sugli sbocchi diretti di quel corso.
Ho quindi poi iniziato a vagare per tutti i corsi magistrali proposti dai vari atenei e sono entrata in una psicosi. Ho iniziato a leggere e rileggere tutti i piani di studio proposti, ho poi contattato decine e decine di persone (penso di aver sforato anche il centinaio) che avevano conseguito una laurea piuttosto che un’altra e nel frattempo i mesi sono passati senza arrivare ad una conclusione.
Ho perso tutto il primo semestre universitario, compresi progetti per corsisti, esami ecc e sono entrata in un vortice dal quale non riesco ad uscire.
Vedo tutto nero, passo dal pensare che tutti gli sbocchi di cui mi hanno parlato le persone non mi piacciono al pensare che invece mi piacciono sia gli sbocchi del corso x sia quelli del corso y. Ho paura del mercato del lavoro che richiede sempre più specializzazioni e competenze e io non so per quale professione formarmi.
Nel frattempo ho allontanato tutti, amici, la persona con cui mi frequentavo (conosciuta in questi mesi all’università) dato il mio stato d’animo ha deciso di concludere la frequentazione (e questo aggrava le cose in quanto era l’unica persona che conoscevo che frequenta un determinato corso e al quale avrei potuto chiedere appunti ecc.).
Ad ottobre in preda alla disperazione ho iniziato a mandare il mio cv in giro, sono stata chiamata e quasi assunta per uno stage di 6 mesi che sarebbe dovuto partire a gennaio ma anche in quel caso ho rifiutato perché convinta di voler continuare a tutti i costi la magistrale senza sapere quale. Ho sottovalutato lo scorrere del tempo e ho sopravvalutato la mia capacità di poter decidere con questo modus operandi.
Ora sono in un vortice, da mesi passo le mie giornate a letto a pensare a quale corso fare ma in realtà ho messo anche in dubbio l’ambito in cui ho conseguito la laurea, non mangio da giorni e rimetto a stomaco vuoto, la mia famiglia è preoccupata in quanto sono sempre stata molto determinata (forse mi sono accorta che la mia determinazione era una maschera che ho indossato per tanto tempo come se volessi dimostrare a me stessa e agli altri di essere brava in qualcosa, la scelta di economia, poi, fu una sorta di ripiego che sebbene mi sia piaciuta durante la triennale forse ho commesso l’errore di non pensare agli sbocchi al quale portava e di pensare solo alle materie in quanto tale, come se non stessi studiando per fare una professione.
Ora mi trovo in un impasse dal quale non riesco ad uscire, so che mi sto rovinando il futuro perché la prima cosa a cui danno importanza le aziende è il tempo impiegato per gli studi e il voto di laurea e così facendo mi sto già destinando ad essere fuoricorso (perché gli esami della magistrale possono essere fatti quasi esclusivamente da corsisti) e con un voto basso (non avendo seguito).
Ho voglia di risalire da questo buco nero ma la paura del futuro mi ha bloccata definitivamente.
Mi ritrovo totalmente fuori dal contesto universitario che avrebbe potuto “trascinarmi con sé” e farmi continuare.
Sono consapevole di dover iniziare un percorso psicologico anche per altri motivi, perché mi sono resa conto di miei atteggiamenti deleteri ed autodistruttivi su quasi tutti gli ambiti della mia sfera esistenziale.