Salve, mio figlio ha 2 anni e 2 mesi e da qualche settimana ha cominciato a svegliarsi durante la notte ( 1 o 2 volte) urlando e piangendo e chiamando la mamma. Ma quando arrivo mi rifiuta, dice di no a qualsiasi proposta e l’impianto peggiora. Generalmente queste crisi possono durare anche un’ora, dopo si calma e si addormenta distrutto.
Quando inizia a piangere gli occhi sono ancora chiusi, non so se sono i terrori notturni?
Abbiamo tolto il ciuccio un mese fa circa e io sono al 9 mese di gravidanza.
Avete qualche consiglio? Si tratta di una fase?
Grazie mille
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1 LUG 2023
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I terrori notturni sono un fenomeno comune nei bambini, in particolare tra i 2 e i 6 anni. Durante un episodio di terrore notturno, il bambino può sembrare sveglio, ma in realtà è in uno stato di sonno profondo. Può piangere, urlare, agitarsi e sembrare molto spaventato. Questi episodi possono durare da pochi minuti a un'ora e di solito si verificano nelle prime ore di sonno.
Il fatto che suo figlio abbia iniziato a manifestare questi comportamenti potrebbe essere legato a diversi fattori. La rimozione del ciuccio potrebbe aver causato un cambiamento nelle sue routine di sonno. Inoltre, il fatto che lei sia al nono mese di gravidanza potrebbe aver creato un certo livello di ansia o eccitazione nel suo bambino, che potrebbe manifestarsi durante il sonno.
Ecco alcuni consigli che potrebbero aiutare:
1. Mantenere una routine di sonno costante: Assicurarsi che suo figlio vada a letto alla stessa ora ogni sera e si svegli alla stessa ora ogni mattina può aiutare a stabilizzare i suoi ritmi di sonno.
2. Creare un ambiente rilassante per il sonno: Assicurarsi che la stanza da letto di suo figlio sia tranquilla, buia e a una temperatura confortevole può aiutare a promuovere un sonno più profondo e riposante.
3. Evitare di svegliare suo figlio durante un terrore notturno: Anche se può essere difficile, è generalmente meglio lasciare che l'episodio si risolva da solo. Svegliare un bambino durante un terrore notturno può essere confuso e spaventoso per lui.
4. Parlare con un professionista della salute: Se i terrori notturni di suo figlio continuano o sembrano peggiorare, potrebbe essere utile parlare con un pediatra o uno specialista del sonno.
Ricordi che i terrori notturni sono una fase normale dello sviluppo del sonno e la maggior parte dei bambini li supera con il tempo. Non è un segno che c'è qualcosa di sbagliato con suo figlio o con il modo in cui lo sta allevando.
3 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentilissima, togliere il ciuccio e l'arrivo di in fratellino sono due cose difficili da affrontare per un bambino che ben presto vedrà il fratellino con il ciuccio in bocca ... il bambino è troppo piccolo per esprimere le sue emozioni, lo fa con segnali inconsci che catturino l'attenzione. Può essere una fase di transizione, se dovesse persistere o dovesse metterla ulteriormente in difficoltà si rivolga a un terapeuta con il quale condividere le difficoltà sue e del bambino. Troverete assieme le strategie più adatte ad affrontare la situazione.
Qualora lo volesse resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o necessità, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
3 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Annalisa, i bambini a questa età non sanno esprimere ciò che provano se non con il pianto. Il risveglio e pianto notturno potrebbe essere riferibile ad un disagio fisico, ad un problema di addormentamento e di regolazione del sonno, ad un fastidio che noi non vediamo, al pannolino bagnato, al nessun problema....e così via....se volesse potrei fornirle una serie di osservazioni che lei potrebbe fare per poi darle un consiglio su come fare o se sia il caso di farlo vedere ad altri professionisti.
A disposizione se volesse un aiuto, nel frattempo la saluto e la ringrazio x la condivisione.
Dott.ssa Brusadelli Marina
1 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Annalisa,
Togliere il ciuccio è una delle fasi più difficili perchè viene meno al bambino l'oggetto transizionale e con il quale ha sviluppato la capacità di regolare le sue emozioni e stati d'animo.
In aggiunta l'arrivo di un fratellino/sorellina suscita tantissime nuove emozioni, sia di felicità ed entusiasmo che di rivalità e frustrazione perchè bisognerà condividere l'amore dei genitori con qualcun altro. Purtroppo a questa tenera età non si è ancora in grado di capire che un genitore ama allo stesso modo tutti i suoi figli e che un neonato ha bisogno di un tipo di attenzione costante, anche se gli si viene spiegato bisogna essere pronti all'eventualità che non lo capisca/accetti.
Quello che mi sento di consigliarle è di intraprendere un percorso di supporto che possa affiancarla in questa fase e in quelle che affronteranno i suoi bambini in futuro, ritagliandosi anche quell'ora a settimana da dedicare a se stessa.
Spero di esserle stata utile e resto a completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Marta Difino
1 LUG 2023
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Buongiorno Annalisa,
I bambini, nei primi anni, imparano tante cose e affrontano molte sfide. Mentre noi adulti cerchiamo di esprimere paure e speranze a parole, i bambini invece, a volte, le manifestano con comportamenti per noi difficili da comprendere.
Il mio consiglio è di approfondire la situazione insieme ad un professionista per capire meglio le esigenze del bambino.
Spero di essere stata utile. Rimango a disposizione per qualsiasi informazione.
Dott.ssa Francesca Cremaschi
1 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno
Signora
Cerchi di giocarci molto durante il giorno.
Lo segni a bey nuoto insieme al papà per scaricare la sua ansia. Oppure bicicletta, ll'importante che faccia attività.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
1 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Annalisa,
In questi casi sarebbe utile approfondire con un professionista i comportamenti che vengono messi in atto dal bambino e dai suoi contesti di riferimento, in maniera tale da poter avere una panoramica più delineata e in maniera tale da poter trovare delle strategie utili per fronteggiare questa situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca