Bimbo di 2 anni e mezzo non vuole andare al nido e fatica ad addormentarsi

Inviata da Silvia · 20 set 2017 Psicologia sociale e legale

Salve.
Ho un bimbo di due anni e mezzo che frequenta il secondo anno di asilo nido.
Dopo le vacanze estive ha ripreso tranquillamente ma dopo solo una settimana (in cui andava tranquillo senza neanche accennare un capriccio) ora al mattino non vuole uscire di casa, piange, tira fuori i suoi giochi e chiede di voler stare a casa con me. Una volta arrivato al nido, forse ormai rassegnato, va abbastanza tranquillo.
Io sono a casa con il fratellino di 6 mesi.
Anche per andare a letto di sera, fino a qualche settimana fà, dopo averlo messo a letto alle 21.30 stava da solo e si addormentava, ora invece impiega un paio d'ore per addormentarsi e richiede la presenza mia o del papà, se ci allontaniamo prima che sia addormentato ci segue e non vuole tornare a letto se non in nostra presenza.
In un paio di occasioni si è svegliato durante la notte, e l'abbiamo fatto dormire con noi.
Sicuramente crescendo è cosciente del fatto di poter stare a casa (con me ed il fratellino) ma tra pochi mesi riprenderò il lavoro e dovrò necessariamente portarlo ad nido, oltre che cercare di addormentarlo in tempi ragionevoli per il benessere di tutta la famiglia.

Grazie mille per l'attenzione.

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Miglior risposta 21 SET 2017

Gentile Silvia,
la nascita del fratellino e la pausa estiva possono aver rappresentato importanti cambiamenti per cui allontanarsi da casa è diventato ansiogeno per il bambino.
In più è probabile che sia nata in lui anche la paura di perdere le attenzioni di cui godeva prima.
Il suggerimento è di non mancare di distribuire equamente coccole e cure tra i due bambini nonostante la differenza di età.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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21 SET 2017

Gentile Silvia,
probabilmente il bimbo fatica a riprendersi dalla pausa estiva e denota una certa gelosia verso il fratellino minore che rimane accanto a lei.
E' molto frequente che accada questa cosa alla nascita di un neonato.
Coinvolga il bimbo nelle attività quotidiane con il fratellino, lo renda protagonista dandogli qualche piccola gratificazione.
Condivida con lui alcune attività di routine con pazienza e le faccia sentire tutto l'affetto con qualche coccola e carezza.
Si ritagli degli spazi da sola con il bimbo, si faccia supportare da suo marito nell'accudimento e divisione dei compiti educativi per quanto possibile.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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21 SET 2017

Gentile Silvia,
riprendere il nido dopo le vacanze ed il riabituarsi a regole ed orari, dimenticati nella pausa estiva, può aver causato ansia nel suo bambino.
A questo si aggiunge la presenza del fratellino piccolo che può godere pienamente della mamma in sua assenza.
Comprendo che il neonato richieda molto la sua attenzione, ma nei limiti del possibile al ritorno dal nido si ritagli momenti in cui stare e giocare con il suo bambino.
Un consiglio pratico, per ridurre la gelosia, può essere di simulare attraverso il gioco il suo futuro rientro al lavoro, spiegandogli che anche il fratellino dovrà rinunciare un po' alla mamma.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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21 SET 2017

Buongiorno Silvia,
la presenza di un fratellino di 6 mesi gioca sicuramente un ruolo nell'idea che suo figlio ha della famiglia e dei suoi genitori.
Da quello che scrive, potrebbe trasparire un timore di essere in un qualche modo "abbandonato" a favore del fratellino che vista la tenera età avrà sicuramente in questo momento maggior bisogno di presenza e attenzioni. Coinvolgere anche il figlio maggiore nell'accudimento del piccolo ( anche chiedendo a lui per esempio come poter fare nella gestione di un capriccio o di un pianto del fratellino più piccolo ) potrebbe favorire un processo di condivisione nel bambino, allontanando in lui la paura di essere in qualche forma "messo da parte" ( con tutte le conseguenze che il bimbo si possa immaginare ). Se ritiene utile resto a disposizione.
Una buona giornata
Francesco T.

Dott. Francesco Tesser Psicologo a Roncade

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21 SET 2017

Carisdima, questi comportamenti potrebbero nascondere delle paure presenti nel bambino. Ora, le paure sono cosa quasi fisiologica nei bambini, bisogna però aiutarli a superarle. Cerchi di capire quali siano le paure che si legano alla messa a letto e quelle che riguardano il nido. Cerchi poi di non sottovalutarle e di aiutare il bimbo in modo graduale.
Resto a disposizione.
Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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