Relazione extraconiugale
Ho una relazione da poco meno di un anno con un uomo sposato, senza figli. Io 20 anni, lui 44.
Per tutto questo tempo lui si è ostinato a sostenere di amare sua moglie, ma solo nell'ultimo periodo è stato più sincero e mi ha confessato che non solo ci sono grossi problemi fra loro ma che lui non la ama più e che ha pensato più volte a mettere fine al matrimonio e che lei lo sa.
I motivi per cui questa scelta non sia ancora stata presa non mi sono molto chiari data l'evasività dei suoi discorsi a proposito ma posso ipotizzare che siano legati a questioni di carattere economico, alla paura di rimettersi in gioco a metà della propria vita e soprattutto al desiderio di non farle del male.
Fino a qui tutto ok (insomma..) però adesso la situazione si complica ulteriormente: uno dei motivi per cui è finito l'amore nel suo matrimonio sono stati i ripetuti e vani tentativi di avere figli, affidandosi più volte anche a metodi non naturali..
Fra poco più di un mese ci riproveranno, di nuovo con fecondazione artificiale (o come si chiama).
Ovviamente io e lui abbiamo deciso di smettere la frequentazione in quel periodo (quantomeno), ma il problema (anche se la cosa mi strazia) non è questo.
Il problema è: se non c'è più amore, dovrebbero davvero riprovarci? Non so come comportarmi, non so se dovrei parlare con lui e evitare che metta al mondo un bambino con la persona sbagliata..
E poi, può mai essere felice condividendo la vita con una donna che non ama più?
Cosa succede nella testa di un uomo che decide di portare avanti e far evolvere un rapporto che non ha fondamenta stabili al di là dell'intimità costruita negli anni e del senso di dovere? Perché un uomo decide di rovinarsi la vita da solo ostinandosi in un rapporto che non funziona più? Quanto può andare avanti questa situazione?
E personalmente, come venire fuori, come rialzarsi dopo che l'uomo che ami magari ha avuto un figlio con un'altra donna, essendo pure costretta ad avere magari sotto agli occhi la "famigliola felice" per vari anni ancora (abita vicino a me)?
C'è una vaga possibilità di lieto fine per questa situazione ingarbugliata? E se si, come comportarsi per arrivare al lieto fine?