Relazione con ragazzo depresso, come devo comportarmi?
Salve, sono Elena, ho 22 anni e ho una relazione stabile col mio ragazzo da 5 anni.
Finchè eravamo al liceo nella stessa classe andava benissimo, ma da quando ci siamo diplomati lui si è allontanato e lo vedo solo una volta a settimana se va bene, nonostante viviamo vicini e non stiamo ancora lavorando.
Lui soffre di depressione da molti anni, ha avuto un periodo traumatico nella prima adolescenza e da quel momento le sue emozioni sono tutte dimezzate, a suo dire.
Lui dice di amarmi, ma spesso vuole stare da solo e non si vuole confidare con me. Devo dire che anche io soffro di altro genere di disturbi legati all'ansia e al panico, quindi nonostante il mio altruismo e il mio amore x lui, mi sento frustrata, la mia autostima ne risente molto e non mi sento amata, perchè io ci sono sempre x lui, ma lui x me c'è solo ogni tanto. Lui a volte ha la forza di aiutarmi e in passato ha fatto tanto per me, ma di recente ho avuto un attacco di panico e volevo vederlo, invece lui era depresso e mi ha lasciata sola.
Sia io che lui per motivi economici abbiamo rinunciato per diversi anni alle psicoterapie.
Noi ci amiamo, ma nessuno di noi due è abbastanza forte x sostenere l'altro, perchè soffriamo entrambi.
Non so più cosa fare, sono stufa dei suoi stati di depressione sia perchè i miei tentativi di aiutarlo risultano sempre inutili sia perchè sono fragile anche io e nei momenti peggiori vorrei poter contare su di lui.
non so in che stadio di depressione sia, ma sembra aver deciso di iniziare una psicoterapia, sperando che trovi i soldi in famiglia e anche io sto iniziando una terapia.
Può funzionare?
Il fatto che sia lui che io desideriamo stare insieme e desideriamo curarci è un segno di progresso o una forzatura?
Sia io che lui siamo studenti di psicologia, può venirne fuori qualcosa di buono?
Lui quando non è in stato di depressione è spiritoso, allegro e tranquillo, è una persona buona, non voglio lasciarlo, però quei suoi periodi di depressione sono debilitanti e credo di non poterli più sostenere, lui non è e non sarà mai un mio paziente.