Relazione borderline

Inviata da Rebecca · 30 ott 2023 Terapia di coppia

Buongiorno, scrivo perché mi rendo conto dopo anni di aver bisogno di aiuto. Sono in una relazione da 7 anni e da 1 conviviamo. Mi attacco sempre alle persone in difficoltà cercando di dargli tutto l amore possibile, e con lui è stato lo stesso. Ci siamo conosciuti in un momento cruciale della sua vita, la separazione dei suoi, la fine con la sua ex dopo 6 anni che aveva abortito di nascosto, un amico deceduto, un disastro. Io ero solo da un bel po' e nel mio stargli vicino mi sono totalmente innamorata dei suoi occhi buoni e tormentati. Il primo anno è stato meraviglioso, poi è iniziato il crollo. Ho passato tutte le fasi distruttive del nostro rapporto, dal ti amo al ti odio, alle minacce, alle parole dure come lame, andare, tornare, l ho sempre ripreso con me. Più volte ho provato a convincerlo ad iniziare terapia perché nei suoi scatti improvvisi, ingiustificati, c era qualcosa che non andava. Ha iniziato due volte, ma dopo poco ha smesso. Quest' estate c è stato lo scoppio finale dopo aver scoperto (ho sempre avuto il sospetto anche di fronte a prove evidenti ma sempre negate) anni e anni di chat erotiche e premetto che forse a letto è uno dei pochi posti dove non abbiamo mai avuto problemi, quindi non capivo. L ho affrontato con la rabbia e con il dolore di chi si sente non tanto tradito, ma manipolato psicologicamente per anni, indotto a stare attento a come parla, come si muove, se un giorno pensa e dà sospetto di cose nascoste, se esce cosa si mette, di tutto, e ad oggi mi rendo conto hanno cambiato in maniera malata il mio modo di essere e di vedere l amore. Stanca, sfinita, decido di chiudere perché non posso perdonare quello che mentalmente mi è stato fatto ma è bravo, molto bravo, a tornare, farsi vedere pentito, giurare di cambiare perché sono l unica persona al mondo che ha. I genitori non si sono mai presi a cuore il problema, ci ho provato a parlare quando di nascosto ho visto che in alcune discussioni ricercava in rete soluzioni suicide angosciando le mie notti, lui non lo sa che io so. Non ha amici, non è soddisfatto del suo lavoro, non esce mai se non quando io invento qualcosa di carino da fare ma è sempre un terno al lotto. Finisce bene, finisce male, magari si finisce a letto con un ti amo e il giorno dopo gli faccio di nuovo schifo. Dopo la rabbia, piange. Dorme male, ha la tachicardia perenne. A inizio settembre, dopo che per l ennesima volta non lo lascio da solo, sembra che le cose inizino ad andare sempre meglio, non una parola dura, un comportamento ambiguo, mi aiutava nelle mie cose a cui non è mai importato nulla. Ho avuto un sospetto ed ho iniziato a controllarlo di nascosto. L uso delle chat era ripreso intensamente, oltre a qualche altra dipendenza che ogni tanto inizia e smette a fasi alterne. Ma usando la mia immagine, le mie foto, il mio viso, fingendosi me. Per poi rendermi conto in questa ricerca che anche questo ha fatto per anni. Ho tremato, iniziato a chiedermi se fosse ossessionato da me, se lo eccitava pensarmi con un altro uomo, se voleva farsi del male dipingendomi cattiva agli occhi suoi così da odiarmi. Sono giovane, ho 34 anni, ma la cosa che più mi preme è mio figlio già adolescente. Ho un affido condiviso e non ci ha mai visto litigare. Quando è con lui si controlla. Si amano, sono una cosa sola, passano ore insieme. Ma non posso pensare che veda il mio viso da qualche parte dire cose oscene ad altri uomini. Ho aperto il discorso cercando di mantenere tutta la calma possibile, lui l ho visto sprofondare e vergognarsi come non mai, ho detto "va bene tutto, vuoi usare le chat per sfogarti? Fai pure. Ma non la mia immagine, io sono una mamma e sono una donna". Ha deciso di andare a terapia. Sono già 3 incontri che fa con due terapiste molto brave che lo hanno diagnosticato borderline. Anche io vado a terapia da quest' estate, perché la mia manipolazione è diventato un problema mentale, ho paura di tutto, se un ragazzo mi guarda per strada o mi dice qualcosa, se mi arriva un messaggio di un amico con scritto "baci", se un giorno sono nervosa perché è concesso solo il suo di nervoso. Alla diagnosi inizialmente mi sono sentita sollevata, poi ho ripercorso anni e anni di sensi di colpa sbagliati, di tutte le volte che mi sono sentita in errore e non lo ero, tutte le volte che ho creduto che non fossi abbastanza per lui, una nullità. E ho pianto come non ho fatto mai per tutto il male che mi sono fatta da sola. Perché vi scrivo oggi.... perché mentre lui ora è in una sorta di trans senza capire dove andrà a finire e cerca il mio sostegno, si concentra su ogni parola che trova in Google sulla personalità borderline quasi a farsene uno scudo, come un "lo devo fare, sono malato." Pensando che possa giustificare ancora. La verità è che gli voglio un bene dell' anima, ma ho scoperto una decina di giorni fa che è di nuovo on line. Con il mio corpo in intimo. E io non posso più. E a tratti questa cosa mi spaventa. Gli ho fatto indirettamente capire che so cosa sta facendo di nuovo, sono 3 giorni che vive depresso tra lavoro e letto. Vedo tutta la sua paura, tutte le sue fragilità, sto male ma non posso far crescere mio figlio con una visione distorta dell'amore. Fuori casa sono allegra e felice, dentro casa mi spengo con lui. È doloroso ammetterlo. Quello che ho messo in questa storia non si può immaginare. E penso porterà cambiamenti importanti sul mio avvicinarmi di nuovo a qualcuno in futuro. Questa novità la mia terapista la scoprirà venerdì. Non posso parlarne con la mia famiglia, mio padre e mio fratello non la prenderebbero bene, tantomeno i suoi. Sono l'unica che sa della diagnosi, non vuole parlarne con nessuno, ma sono soprattutto l unica che capisce che ha bisogno di aiuto, non è cattivo. Non lo è. Le persone cattive il più delle volte sono consapevoli. Lui no. E lo vedo da come si perde nel buio dopo tutta la rabbia, si fa schifo da solo. Ma continuare ad abbracciarlo e a dargli forza, mi ha prosciugato. Io non ci sono più. E non so né a chi chiedere aiuto, né come uscirne. Ho azzardato a pensare di chiamare le sue terapiste solo per metterle al corrente di cosa mi sta facendo alle spalle perché lui non ha ancora avuto il coraggio di dirglielo e capire come uscire da questa situazione. Ma volevo sapere da voi se possa o meno essere una buona idea. Non so più che cosa fare. Grazie per tutta l'attenzione.

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