Un soggetto borderline può eccellere negli studi e avere relazioni lunghe?
Studio Psicologia, e so che la richiesta che per eccellenza avanza un soggetto borderline al primo colloquio è, fra le altre, ed in maniera più o meno esplicita, soprattutto quella di trovare una soluzione alla propria incapacità di stringere e/o mantenere delle relazioni. Ovvero, quella di risolvere un proprio sofferto isolamento, una profonda solitudine che non è solo percepita ma molto spesso anche reale, causata spesso dalla incapacità del borderline di essere più di tanto costante. Mi è stato anche riferito che questo disagio psicologico profondo inficia pesantemente la vita del soggetto, anche dal punto di vista professionale. Vi volevo chiedere se può essere quindi che un borderline riesca invece ad eccellere negli studi, prendendo varie lauree con lodi, e a diventare insegnante e ricercatore. Inoltre se è possibile che un borderline affermi di essere solo, ma formalmente mantenga comunque delle relazioni. Faccio un esempio: fidanzamenti lunghi anche svariati anni con o senza convivenze, magari anche progettualità comune, ma accompagnati da profonda infelicità e da una fame affettiva che sembra comunque non possa mai essere sedata in alcun modo, con questo vuoto borderline che magari fa sì che le relazioni (pur lunghe) siano costellate dai propri ricorrenti ed inevitabili tradimenti. La domanda mia è: è possibile che, pur tradendo tantissimo il partner e magari affermando alle spalle addirittura di non amarlo, un borderline riesca comunque a mantenere una relazione del genere per molto tempo? Ovviamente il tutto in maniera altalenante, con picchi negativi molto forti non riscontrabili in relazioni sane, e con partner disposti a perdonare e sopportare anche cose non sane... è possibile? Pongo questa domanda perché ho ben presente un soggetto, mio amico e confidente, che risponde a tutti i criteri diagnostici narcisistico-borderline. In passato durante un episodio depressivo maggiore, ha sofferto anche di deliri. Però essendomi stato riferito che il borderline è 1) solo (o comunque accompagnato per brevi periodi) e 2) "disadattato", stando a questo ragionamento, questo mio amico non dovrebbe esserlo. Quello che sto domandando è se un borderline possa comunque dissimulare in pubblico un disagio tanto grande, disagio che inevitabilmente viene comunque a galla nelle relazioni intime. Ho notato che le relazioni lunghe che il mio amico ha sono state con persone disposte a sopportare, ed io mi ci metto in mezzo. Cioè persone che sono restate "nonostante tutto", anche a fronte di comportamenti che quasi nessuno avrebbe perdonato, quindi fortemente "protette" da questa volontà di riprovarci ancora e ancora. Grazie.