Sono una ragazza di 21 anni e non ho problemi legati alla sfera sociale anzi sono una persona molto aperta al dialogo e mi circondo di amici pochi ma buoni, tuttavia mi capita spesso di parlare sola, ma non si tratta di un monologo con se stessi, io prendo situazioni che mi potrebbero capitare nella vita reale e le provo quasi come fosse una recita, le persone immaginarie con le quali parlo durante questi momenti sono persone che conosco nella vita reale , diciamo che faccio le prove per non essere colta impreparata in qualsiasi situazione cosi l'ho interpretata, ma sono curiosa di capire di cosa si tratta se mi devo preoccupare o meno.
Non c'è un determinato momento in cui lo faccio tipo se sono triste ecc.
È una cosa che va avanti da quando sono piccola, ma io sono pienamente cosciente di quello che faccio solo che voglio capire perché lo faccio.
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28 GIU 2023
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Buongiorno, la sua spiegazione mi sembra molto plausibile: probabilmente si tratta di ansia anticipatoria ovvero rispetto ad alcune situazioni prova un certa ansia, teme di essere colta impreparata e quindi cerca di immaginare come potrebbe comportarsi una persona e si esercita a rispondere di conseguenza.
Credo che al di là di comprendere questa modalità di difesa che tuttavia non sembra avere delle particolari controindicazioni, sarebbe importante domandarsi: le è mai accaduto di essere colta impreparata? Come si è sentita? Quali sono state le conseguenze?
Queste domande potrebbero condurla ad una migliore comprensione di se stessa, attenuare l'ansia che la spinge ad anticipare le situazioni e vivere maggiormente le relazioni concedendosi la possibilità di seguire il flusso degli scambi relazionali, entrando maggiormente in contatto emotivo. Ciò che può accadere realmente in una situazione non corrisponde mai a ciò che ci si immagina e il rischio è quello di non comprendere bene ciò che l'altro sta comunicando a livello verbale e non verbale e/o di dare risposte schematiche, preconfezionate.
Il risultato potrebbe essere un impoverimento delle relazioni che si ridurrebbero a dei rituali piuttosto che entrare in una vera intimità.
4 LUG 2023
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Buongiorno. Parlare fra se' e se' può esser sicuramente un modo per rielaborare in maniera piu sistematica le cose. Sentire la propria voce può permettere meglio di fissare le idee, un po' cone quando si studia ad alta voce. Nel suo caso, avendo buone relazioni sociali, non mi sembra sia una cosa allarmante,ma evidentemente una sua strategia rielaborativa. Cordiali saluti
4 LUG 2023
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Gentile Boh7, grazie per la tua condivisione.
Mi sembra che tu abbia colto un aspetto importante in ciò che ti accade, da sempre, vale a dire non farti cogliere impreparata di fronte alle situazioni. Questo evidenzia quanto sia importante per te l' aspetto di prevedibilità per poter gestire e controllare le reazioni emotive che le relazioni sociali chiamano in causa. Questo, se da un lato, ti ha aiutato a gestire l' ansia, dall'altro, ti è costato tanta fatica ed ha condizionato la natura stessa delle relazioni. Quindi mi soffermerei su questo aspetto: su come poter fare per affrontare le situazioni in maniera spontanea, riflettendo su tutti quegli elementi che generano in te ansia e sul perché la generano, in modo da poter essere serena anche nelle situazioni imprevedibili che, prima o poi capiterà di vivere. Saluti. Dott.ssa Roberta Soldani
28 GIU 2023
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Gentilissima Boh, grazie per la condivisione. La situazione che descrive è molto particolare, e meriterebbe approfondimento per poterle dare una spiegazione! credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti il suo comportamento!
resto a disposizione
AV
28 GIU 2023
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Cara utente, ti ringrazio per averci raccontato questa curiosità su di te.
Mi piace sempre vedere giovani che si fanno delle domande sulle proprie abitudini per imparare a capirsi meglio! E' sicuramente un passo di maturità e sviluppo personale.
In merito alla tua domanda specifica, potendosi limitare solamente alle poche righe descritte, potrebbe essere una tua modalità comoda di preparazione alle situazioni, come hai spiegato tu. Potrebbe essere un funzionamento che ti fa stare più tranquilla, una "palestra personale alla vita sociale". La cosa principale è che questa cosa non ti crei disagio o compromissioni nella vita di tutti i giorni.
Ci sono alcuni aspetti interessanti nel tuo racconto che fanno nascere alcune domande: spieghi che non hai problemi relazionali e ti senti a tuo agio, tuttavia senti questa necessità di allenarti per possibili avvenimenti. Come mai, secondo te? Ne senti il bisogno o ormai è un'abitudine e lo fai perché magari ti diverte o ti fa passare il tempo? Inoltre queste situazione che ti immagini, sono cose che sai essere probabile che accadano oppure ne crei anche di più improbabili?
Sarebbe utile poter sapere qualcosa di più di te, ad esempio come ti poni nei confronti del controllo e dell'organizzazione delle cose, se sei una ragazza che in generale si definirebbe "ansiosa" e così via.
Specifico che queste domande non hanno il fine di fare diagnosi, bensì di aiutarti a capire meglio come funzioni e perché, anche solo per curiosità e per poter potenziare le tue risorse!
Se fossi interessata ad approfondire di più questi aspetti, ti consiglio di rivolgerti ad uno psicologo per un percorso di counseling, così da avere delle risposte più mirate e in uno spazio consono e a te dedicato. A volte è interessante decidere di svolgere un breve percorso personale per capirsi e scoprirsi, anche se non c'è una sofferenza dietro: lo psicologo non lavora solo con situazioni negative!
Nella speranza di esserti stata utile, ti mando un saluto e rimango a tua disposizione, anche online!
Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa, Consulente sessuale, Counselor professionista (Torino e online)
28 GIU 2023
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Buongiorno,
Il fenomeno in questione si chiama “gemello immaginario” e compare nella prima infanzia come fenomeno di doppio psichico con cui il bambino si relaziona per creare un mondo simile ma diverso da quello sperimentato con il mondo materno con cui era in simbiosi. Quindi il doppio sarebbe un doppio di origine materna, un altro me con cui io impersono i ruoli in un gioco rilassante e segreto, ovvero distante dalla madre.
È possibile che nell’ adulto si riproponga e rimanga perdurante. I significati possono essere molteplici a seconda del soggetto. E meriterebbe osservare insieme ad uno psicoterapeuta tale fenomeno per comprendere la funzione che assolve nell’economia psichica della persona tale processo fantastico che vena la coscienza affiorando dall’’inconscio.
Dott. Pietro Salemme
28 GIU 2023
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Buongiorno Boh7,
Non tutti i comportamenti che ci sembrano "strani" o fuori dal comune sono problematici, quello che conta è il suo vissuto e l'impatto che il comportamento ha nella sua vita.
Se questo suo rituale esiste da molto tempo e si è mantenuto ancora oggi probabilmente le è stato utile in qualche modo e qualcosa lo ha rinforzato.
Si potrebbe meglio esplorare il perché sente il bisogno di metterlo in atto, quando e come la fa stare, ed approfondire quando è iniziato, a cosa è servito, che ripercussioni ha oggi per lei e lavorare su delle strategie se è qualcosa che le provoca disagio.
Se volesse parlarne insieme, resto a dispozione. Buona giornata,
