Salve, sono un insegnante della scuola primaria. Da qualche settimana è attivo un punto d'ascolto a scuola per genitori e insegnanti. Sono al primo anno di insegnamento e sono appena stato trasferito (come supplente).
Parlando con i colleghi c'è chi mi dice che il servizio è presente ma inutile, chi mi dice che è solo formalmente per i docenti, ma in realtà attivato per le famiglie.
Qualche collega mi ha detto che è possibile rivolgermi per problemi legati alla didattica e alla relazione con i miei studenti. Altri ho scoperto lo utilizzano per affrontare problemi personali e/o familiari, perché questi non inficino sulla qualità didattica del lavoro.
Io sono appena entrato in servizio e sono molto disorientato. Riuscireste a spiegarmi cosa è? Non è un punto d'ascolto all'interno della scuola?
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30 NOV 2015
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Gentile Massimo,
molte scuole istituiscono ogni anno uno sportello di ascolto che è uno spazio scolastico dedicato alla salute psicologica,ove studenti, genitori e docenti possono esprimere le proprie difficoltà e i propri vissuti in tutta riservatezza.
Lo psicologo scolastico opera all'interno della scuola per svolgere interventi mirati al contenimento del disagio e alla promozione del benessere di tutti gli utenti della scuola.
E' evidente tuttavia che lo scopo principale di questa risorsa è quello di sostenere lo sviluppo e la formazione della personalità di quei minori che mostrano dei disagi e che vengono segnalati allo psicologo dagli insegnanti.
Pertanto lei, nel corso del suo lavoro di insegnante può consultare questo professionista nel caso dovesse avere nella sua classe qualche bambino problematico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 NOV 2015
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Buongiorno Massimo,
solitamente la presenza degli psicologi a scuola, e i punti d'ascolto sono decisi dalla dirigenza scolastica, in base anche agli accordi del Consiglio D'istituto.
Nel vostro caso, immagino che sia avvenuto questo. Chiaramente il professionista psicologo è soggetto al segreto professionale, ed ha comunque come fine ultimo il benessere della persona.
Personalmente ritengo che qualsiasi difficoltà possa essere in qualche modo collegata con anche gli altri ambiti della vita di una persona, quindi anche la sfera del lavoro, anche se questi problemi possono interessare, come lei ha detto il personale e/o familiare.
Immagino che questo punto d'ascolto possa essere una grande risorsa per la vostra scuola, se usufruito.
Spesso noi professionisti veniamo visti come giudici dell'operato dell'insegnante e del genitore, cosa invece completamente errata, in quanto siamo formati per essere di sostegno e risorsa.
Le auguro una proficua collaborazione con il professionista il quale potrebbe avere un punto di vista altro e diverso delle dinamiche che si instaurano nella scuola.
Dott.ssa Marchetto Christina