Problemi di intimità con il mio ragazzo
Sto con il mio attuale ragazzo da tre mesi (entrambi abbiamo 25 anni). Quando l'ho conosciuto ho sentito una forte sensazione quasi di "casa", tant'è che all'inizio mi sono spaventata molto per quello che provavo perché prima di lui in tutte le relazioni in cui mi sono ritrovata mi sono sempre sentita un po' staccata, mai totalmente coinvolta e pensavo quindi che quella fosse la normalità. Penso di aver capito cosa sia l'amore grazie a lui, non pensavo nemmeno si potessero provare delle sensazioni così forti per una persona. All'inizio della conoscenza sono stata un po' io quella più convinta fra i due, nel senso che non so in base a cosa avevo questa sensazione che fosse tutto giusto (cosa per me stranissima perché in genere sono la persona che si fa mille dubbi), mentre lui era un po' sulla difensiva perché usciva da una relazione molto lunga + lutto in famiglia molto grosso che lo ha portato un po' a pensare di non voler avere nulla a cui legarsi per non soffrire ancora. In poco tempo però ha abbassato le difese e ha iniziato a parlarmi di andare a vivere insieme, mi ha detto che mi ama (dice che non ci aveva mai creduto fino a quando non mi ha conosciuta) e in realtà non avrebbe avuto nemmeno bisogno di dirmelo perché so quanto sono importante per lui da come mi guarda. Stiamo veramente benissimo insieme, e io lo stimo veramente tanto per la sua intelligenza, la sua responsabilità, il suo voler vivere solo secondo le sue modalità, per tante cose ma il punto è che vedo anche tutti quelli che qualcun'altro potrebbe considerare come dei difetti ma che vanno a controbilanciarsi perfettamente con quella che sono io. Tutto questo mi porta dire che sia la persona con cui voglio passare la vita. Ultimamente però ci sono dei problemi. Sia io che lui siamo due persone molto fisiche quindi tendiamo a gravitare un po' uno verso l'altro, a cercare molto spesso il contatto fisico, ad abbracciarci e baciarci. I primi mesi ci siamo concentrati molto più sulla parte mentale ma ora sta un po' venendo fuori il bisogno di spingersi oltre, anche perché abbiamo iniziato a dormire uno a casa dell'altro. Il punto è che lui ogni volta ad un certo punto si blocca, lo sento che è come si estraniasse dalla situazione. Ho provato a parlarne e dopo tanti discorsi una sera è scoppiato a piangere e ha detto che aveva paura di perdermi. Io lo amo ogni giorno di più e non so come dimostrargli che ci sono ora e ci voglio essere anche dopo, glielo dico ogni giorno ma vedo che ha qualche pensiero costante in testa. Il problema è che ho paura che questa situazione continui, per entrambi la cosa sta diventando frustrante perché ogni volta che lui sta male per me e anche perché non capisce perché sta così, io dall'altra parte non so come aiutarlo e in più ogni volta inizio a sentirmi quasi arrabbiata perché ho come la sensazione che lui un po' mi rifiuti, non tanto dal punto di vista fisico quanto mentale, come se non volesse parlarmi delle sue paure vere. Preciso che lui non ha problemi di natura fisica o altro, ha sempre fatto sesso in maniera normale e lo sento che vorrebbe farlo con me e che lo frustra veramente non riuscire a lasciarsi andare.
Non so bene come affrontare la cosa perché ho paura che il parlarne ulteriormente possa farlo stare peggio, ma dall'altra parte non penso che alla lunga la cosa sia gestibile così, per entrambi. Grazie mille per l'attenzione