Salve a tutti. Sono un ragazzo di 25 anni. Questi ultimi due anni ho avuto un processione fisiologico che mi ha impedito di relazionarmi anzi, ancor meglio di avere rapporti con la ragazza. Risolto il problema fisiologico è rimasto quello psicologico. Rimane il deficit dell'erezione ma dovuto all'ansia che ho. Ho conosciuto da 7 mesi una ragazza fantastica. Inizialmente con lei non avevo problemi cioè lei non mi dimostrava niente in quanto io ero uscito da poco da una brutta situazione. Circa due mesetti fa,lei mi ha detto che ha bisogno della intimità che ci legava i primi tempi, della magia che ci univa a letto, dell'armonia che ci faceva essere una cosa sola a letto. Io in passato ho avuto altre storie e ho sempre manifestato questo deficit peró ora con la mia attuale ragazza non molto perché lei mi da sicurezze e gioie. Lei mi ha lasciato perchè ha detto che io prima devo risolvere le mie ansie e forse un domani saró in grado di portare avanti anche una relazione, trasmettendo sicurezza alla mia metà e soprattutto passione sessuale. Ho iniziato un percorso terapeutico ma ho paura. Ogni giorno di più.
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7 MAG 2015
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Gentile Gianmarco,
comprendo quanto possa essere difficile affrontare questo momento della sua vita, ma ritengo che la consapevolezza del suo disagio e la sua motivazione a fronteggiarlo siano un importante punto di inizio verso il cambiamento. Ha detto che questo problema si era presentato anche con altre partner, come lo ha affrontato in passato? I dati che ci ha fornito non sono sufficienti purtroppo per farsi una idea complessiva della sua situazione e delle dinamiche di coppia e socio-familiari che possono aver influito nel generare le sue difficoltà, tuttavia ritengo che intraprendere un percorso terapeutico potrà aiutarla a conoscere le sue risorse e sciogliere le incertezze su se stesso e sulle sue potenzialità. La paura è un sentimento di allerta che si attiva di fronte ad una situazione sconosciuta ed in quanto tale potenzialmente dannosa, in sintesi ogni volta che si introduce un cambiamento in una dimensione di sicurezza. Si metta in gioco senza esitazione non è solo in questo percorso di crescita.
In bocca al lupo
14 MAG 2015
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Gentile Gianmarco,
il riconoscere di avere una difficoltà è già un grande passo verso la risoluzione, io credo che una terapia di coppia sia un inizio per comprendere quali sono gli ostacoli che non permettono una sana intimità: andare a fondo su quali sono i nostri freni e se ci sono delle dinamiche da riconoscere di cui cambiare il flusso.
Comunque vada, sarà un modo per capire cosa ci ferma in una relazione, quali sono le nostre ansie e paure e come affrontarle. Se non si prova...non si saprà mai se all'altro piace o meno...sembrerà banale, ma "chi non risica, non rosica".
In bocca al lupo per tutto.
Dottoressa Miriam Cassandra - Bari
14 MAG 2015
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Buonasera Gianmarco.
La situazione che ha esposto è estremamente indicativa di un disagio sessuale. La vita sessuale è un aspetto importante nella nostra vita poiché permette di sublimare quella carica di aggressività che appartiene ad ognuno di noi. Mi chiedo e si chieda quando tali sintomi si siano presentati per la prima volta, se attualmente conduce un' attività autoerotica o vi è completa mancanza di stimoli e disinteresse per la sessualità, si chieda soprattutto cosa cerca in un rapporto sentimentale. Spero che la terapia attuale dia presto i risultati che siano più funzionali a risolvere i suoi disagi. Un saluto.
Dott. Alessandro Leonti (Napoli)
11 MAG 2015
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Gentile Gianmarco,
capisco perfettamente il disagio e la preoccupazione che le procura la situazione attuale su più fronti. è però estremamente importante che lei veda, senta e riconosca questo suo disagio e cerchi di agire di conseguenza. La sua motivazione è un importante punto di forza ed il percorso terapeutico che ha intrapreso un'occasione da sfruttare al massimo. Utilizzi questo spazio per mettere in campo queste ansie e queste paure, per lavorare su di sè e capire come le ansie ed il disagio che riporta si inseriscono nel suo modo di essere, di rapportarsi agli altri, nella sua storia di vita. Vedrà che poi di conseguenza riuscirà a fare chiarezza anche sulla relazione
Cordiali saluti
7 MAG 2015
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Caro Gianmarco,
senza dubbio lei sta vivendo un momento di forte disagio.
Mi permetto però di farle vedere una luce... per sua stessa definizione, ogni problema ha in sé una soluzione e sicuramente la migliore decisione che potesse prendere è stata quella di intraprendere un percorso di psicoterapia.
Affrontare un disagio comporta il "fare i conti" con sofferenze, paure ma presuppone durante il cammino anche molta determinazione, costanza e forza.
Dunque avere paura è normalissimo, perché potrebbe essere che lei avverte il timore di non riuscire a completare positivamente questo percorso. Tuttavia, dall'altro lato, la paura stessa nasconde la consapevolezza del suo problema, base e spinta necessaria per uscirne vittorioso.
Resto a sua disposizione
Cordiali saluti,
Dott.ssa Negro Maria Luana - Lecce
Psicologa- psicoterapeuta
7 MAG 2015
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Salve Credo che ci siano stati due eventi traumatici nel suo caso:
1. La risoluzione del impedimento fisiologico.
2. La sua ragazza che vi lascia.
Credo che si debba rivolgere ad un bravo terapeuta cognitivo comportamentale e magari qualcuno che faccia EMDR. saluti
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
6 MAG 2015
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Buonasera, Gianmarco,
capisco senz'altro la sua ansia, ha perso la fiducia in se stesso.Però lei dice anche che ha iniziato un percorso terapeutico, parli delle sue difficoltà e della sua ansia al suo terapeuta ed elbori il rapporto con lui/lei. Vada avanti perchè non è una cosa che si risolve in fretta, ma vale la pena di lavorarci per tutto il tempo necessario. La saluto e le faccio i miei auguri.
Dott.ssa Anna Agresti
Psicologa psicoterapeuta
Prato
6 MAG 2015
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Buongiorno,
questa domanda è speculare ad un'altra di qualche giorno fa, ma inoltrata da una ragazza che presentava lo stesso problema causato da qualcosa di simile a quanto da te esposto (dipendente da suo ragazzo che più o meno soffriva del tuo disagio e della stessa 'processione' fisiologica).
Per quanta riguarda direttamente te, fai benissimo ad avvalerti della psicoterapia per il problema dell'ansia, ma assolutamente male se la motivazione è legata alla dipendenza dal desiderio inopportunamente manifestato da qualsiasi ragazza ed ancor più da una che ti fa scindere l'aspetto sessuale da quello affettivo. Credo che la terapia terrà in considerazione in primis il tipo di comunicazione che potrà essere adeguato in una coppia in generale. La tua paura è una manifestazione classica del fatto che la tua angoscia latente ha bisogno di emergere per trasformarsi in qualcosa di positivo (non prescindendo dall'intervento psicoterapico) che finalmente ti faccia recuperare l'eros (principio di piacere).Concludo affermando che l'ansia in terapia è tanto più positiva quanto lo è meno, o per nulla, il senso del dovere inculcato da chi ti sta accanto senza nessuna sensibilità. Resto a disposizione pe rulteriori comunicazioni, se lo riterrai necessario.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta in Milano
5 MAG 2015
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Gentile Gianmarco, è davvero importante il suo coraggio e la consapevolezza che l'ha portato a voler chiedere aiuto ad un terapeuta per questa sua paura ed ha fatto benissimo! Comprendo le sue ansie ma vedrà che il terapeuta a cui si è affidato sarà in grado di guidarla in un percorso di crescita personale per affrontare al meglio tutte le sue paure. Coraggio!
Cari saluti
Dott.ssa Barnaba - Taranto
5 MAG 2015
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Buongiorno Gianmarco,
capisco i suoi timori e la sua paura ma sta facendo un percorso per affrontare tutto ciò. Mi sembra che questo passo sia un buon segno di motivazione e determinazione poichè non si sta rifugiando dietro alle sue paure, al contrario le sta affrontando a testa alta nonostante tutte le diffioltà. Parli con il suo terapeuta, condivida con lui tutte le sue ansie, timori, paure, difficoltà... ed insieme, grazie al suo supporto, sarà meno difficoltoso superarle e gestirle. In bocca al lupo.
5 MAG 2015
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Salve Gianmarco, la paura di cui parla potrebbe essere legata al problema nell'intimità e al deficit di erezione. Provi a pensare al suo terapeuta come ad un alleato con cui affrontare insieme le sue paure. Ne parli con lui e insieme troverete un modo per costruire uno "spazio" terapeutico dove potrà sentirsi protetto e al sicuro. Un grosso in bocca al lupo. Dott. Massimo Perrini - Psicoterapeuta Psicoanalista Relazionale a Roma