Problemi con la scuola

Inviata da Alessandro · 15 set 2015 Orientamento scolastico

Salve, ho diciotto anni e sto frequentando l'ultimo anno di liceo classico.
Alle elementari e alle medie ero lo studente migliore (sinceramente ero il tipico bravo ragazzo e studioso, niente di che perché la bravura a scuola non corrispondeva affatto ad un'intelligenza fuori dalla media -ora, accantonando un secondo la modestia, trovo invece che sia esattamente il contrario).
In ogni caso, scelsi il liceo classico perché trovavo e trovo sia la scuola che apre più porte per il futuro universitario.
Fatto sta che da sempre ho problemi ad interessarmi alle materie scolastiche ma soprattutto a rispettare l'organizzazione dettata dai professori. Non li trovo capaci di svolgere il lavoro, o comunque non benissimo, e in ogni caso non ho più alcuna voglia di studiare materie come greco o arte che sinceramente mi interessano ben poco. Non mi interessa essere seguito da un professore che mi dice come studiare chimica e mi dà i compiti, voglio essere libero di studiarla come mi pare entro un termine prestabilito.
E non sono preoccupato per il rendimento scolastico, perché so già che studierò lo stesso, so già che l'8 di media (o giù di lì) comunque lo avrò, semplicemente odio avere i compiti da fare quando dice il professore (e infatti non li faccio quasi mai), odio dover studiare quando lo dice il professore, odio anche dover mantenere il tipico atteggiamento da persona bendisposta verso persone che invece non stimo. Non sopporto i cosiddetti "lecchini" (e sono tanti), non sopporto il fatto che un incapace (non tutti lo sono) possa darmi un voto, non sopporto che un insegnante non sappia organizzare il proprio lavoro (succede spessissimo) andando a complicare quella che già per uno studente del classico è una vita complicata. I professori hanno capito quasi tutti che sono disinteressato, che ho altro per la testa. Mi ritengono brillante ma vedono che spesso sono abbastanza scontroso o comunque per le mie, sanno che potrei fare di più.
Semplicemente trovo che tutto quel che questa scuola potesse darmi, me l'ha dato. In cinque anni sono cresciuto enormemente dal punto di vista personale, ma ora sento che la strda è finita e voglio studiare qualcosa che ho scelto io, all'età di diciotto (a tredici era molto difficile ma in ogni caso non sono pentito della scelta) anni.
So che la colpa non è dei professori, non possono certo spedirmi all'università e farmi studiare quel che mi pare ora, semplicemente non mi sento felice perché ho già dei problemi personali abbastanza gravi e non mi fa bene essere insoddisfatto anche sul fronte scolastico.
E' una critica fine a se stessa, nel senso che non posso cambiare io il modo in cui è organizzata la scuola e quindi dovrò a malincuore aspettare un altro anno prima di frequentare l'università.
Era semplicemente uno sfogo, in ogni caso grazie dell'attenzione e buona giornata!

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Miglior risposta 15 SET 2015

Caro Matteo,
pur comprendendo il tuo sfogo, non mi sento di condividere tutto quello che hai scritto.
Che nella scuola possano essere capitati o capitare professori non molto preparati o non molto capaci di organizzare le cose in modo ottimale, è possibile ma tu per primo, riconosci che per fortuna non sono tutti così e credo che questi siano una netta minoranza.
Credo anche che la scuola, insieme alla famiglia, è una importante istituzione ove si dovrebbe imparare il rispetto delle regole e la tolleranza alle inevitabili ma piccole frustrazioni che ci derivano dalle figure di autorità. Spesso non ci sono gli estremi oppure non vale la pena di fare la rivoluzione e quello della scuola può essere uno di questi casi.
Penso anche che serve a poco essere intelligenti e brillanti prima a scuola e in seguito nel lavoro, quando poi non si sa gestire la vita emotivo-affettiva sicchè tutto quello che in tal modo si acquisisce con fatica e sacrifici può essere sprecato e distrutto per problemi inerenti a questa sfera (vedi abbandoni, separazioni, divorzi etc.).
Se, come dici, hai dei problemi personali che ti angustiano, forse è meglio che, invece di fare la guerra ai professori, dai la priorità a questi problemi e cerchi un supporto psicologico che ti aiuti a maturare sotto questo aspetto emotivo che di sicuro è più importante.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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16 SET 2015

Buongiorno Matteo, il fatto che la tua mente abbia un certo spessore cognitivo, può vere sia dei pro che dei contro. I pro sono che, pur senza impegnarti, hai un'ottima media scolastica, i contro, invece, sono il fatto che hai una coscienza maggiore rispetto a ciò che la scuola può darti in questo momento, che i professori fanno il loro lavoro e non è possibile cambiare quasi niente. Per questo, avendo una mente già abbastanza sviluppata, oltre ad una autostima che sembra altrettanto sviluppata (e sottolineo sembra), credo che ti dovresti informare meglio sulla metodologia di studio e proposta di libri da studiare universitaria. Non credere che l'Università, ti lasci tutta questa libertà, soprattutto quella odierna. Certo, la tempistica di studio la puoi gestire tu molto spesso, ma anche al suo interno sono presenti dei vincoli (come i professori stessi) che ti possano far tornare al disagio che provi ora. Infine, non essere troppo convinto che se ora riesci a prendere 8 senza troppo sforzo (i tuoi Prof, probabilmente, si sono fatti dei preconcetti positivi nei tuoi confronti, come capita spesso a scuola, idi qualunque ordine e grado), lo stesso valga all'interno dell'Università con esami preparati approssimativamente, tanto il 28-30 lo prendi sicuramente. I meccanismi sono totalmente diversi, spesso il merito viene "premiato" con un 18 ed il "demerito" con un 30, dipende, oltre che da te, anche da chi hai di fronte. Sembri un ragazzo molto intelligente però un po incongruente quando dici che hai scelto il Liceo Classico per le possibilità che ti da e poi affermi che il Greco e l'Arte (due materie cardine del Classico) non ti interessano. Cerca, dunque, di limare queste incongruenze (che sono figlie della tua età) e vedrai che ti troverai bene in un contesto molto meno costrittivo rispetto la scuola. Magari, puoi anche cominciare a seguire qualche lezione dell'Università che hai scelto (se già lo hai fatto), così cominci a respirare un po l'aria che tira da quelle parti.
Buona fortuna, dott. Massimo Bedetti,
Psicologo/Psicoterapeuta Costruttivista Postrazionalista-Roma

Dott. Massimo Bedetti Psicologo a Roma

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16 SET 2015

Caro Matteo,
l'ultimo anno di liceo è un anno importante soprattutto perchè è un anno di passaggio dall'essere scolaro al divenire studente adulto e consapevole. Credo che la sua noia, frustrazione, irritazione, nasca anche da questo. C'è chi si spaventa, che è triste, lei sta affrontando questa fase con l'entusiasmo verso il futuro e la noia e l'irritazione verso il presente. Probabilmente è il suo modo di vivere le fasi di passaggio da un ciclo all'altro della vita e se lo ritroverà anche in altri momenti. Quindi se lo ricordi bene e non rivolga tutte le responsabilità del suo sentirsi annoiato e frustrato verso gli altri, in questo caso i professori. Anzi se sente che c'è un insegnante più sensibile, provi a parlarne con lui, inizi a darsi da fare per il suo percorso universitario informandosi sulla facoltà, sugli argomenti da studiare, sui test d'ingresso, ma senza perdere troppo di vista il suo "momento presente". Questo è il suo ultimo anno da liceale, cerchi di vivere ogni esperienza con consapevolezza.
Da quanto scrive è faticoso per lei essere costretto nelle regole scolastiche, ma credo che possa essere un buon allenamento per la vita, perchè sa, anche all'università dovrà studiare argomenti meno interessanti che comunque la aiuteranno ad avere una carriera universitaria brillante. Quindi provi a trovare il modo per reggere questa emozione di noia e frustrazione senza compromettere il suo benessere psicologico. Avere degli hobby interessanti potrebbe aiutarla a sentirsi più responsabile di qualcosa che appartiene solo a lei, e trovandone gratificazione, potrebbe stare meglio anche quando svolge compiti meno gratificanti.

In bocca al lupo per il suo splendido ultimo anno di liceo.

Cordiali saluti
dr.ssa Valentina Valentini
psicologo psicoterapeuta, Sorrento (NA)

Dott.ssa Valentina Valentini Psicologo a Sorrento

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15 SET 2015

Salve Matteo,
da quello che scrivi mi sembra una insofferenza verso l'autorità e le regole. Poniti la domanda se il malessere nasce da te stesso o da una situazione attuale.

Anonimo-122284 Psicologo a Roma

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15 SET 2015

Caro Matteo,
può capitare che un ragazzo brillante senta che per lui è ora di fare qualcosa di più, che lo stimoli e lo gratifichi maggiormente.

Come riconosci anche tu, in questo momento puoi solo sfogarti senza avere la possibilità di modificare la situazione esterna.

Puoi, però, iniziare a modificare quella interna, cominciando ad informarti sui programmi universitari e a leggere materiale che possa interessarti per il futuro univerisitario.

Questo ti consentirà di avere ancora più chiarezza e determinazione nelle scelte future, di avere conoscenze extra da sfruttare anche a scuola e ti permetterà di vedere lo studio scolastico come un dovere da svolgere allo scopo di realizzare in futuro i tuoi obiettivi.

Per quanto riguarda la tua relazione con gli insegnanti, la tua oppositività ti è utile per sviluppare spirito critico: coltivala senza perderne il controllo.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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15 SET 2015

Ciao Matteo, sembri un ragazzo brillante e consapevole del percorso che vuoi seguire nella vita ma purtroppo dei vincoli, in questo caso i prof e i compiti si incontrano in tutti i percorsi di vita e a volte anche con tutto l'impegno non si possono modificare alcune cose (a scuola dovrai frequentare tutto l'anno e fare la maturità. .) Puoi però cambiare il tuo approccio alla situazione e farla diventare un'opportunità per affrontare un emozione che spesso nella vita si incontra:la frustrazione, puoi scegliere di subirla, conbatterla o portarla con te con leggerezza sapendo che ora c'è ma ti serve per raggiungere i tuoi obiettivi. Se ti piace leggere ti consiglio get out of your mind for teens. Se vuoi discuterne o commentare puoi sempre contattarmi. Elisa

Dott.ssa Elisa Zocchi Psicologo a Samarate

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