Potrebbe essere neurodivergenza?

Inviata da Lisa · 28 nov 2023 Neuropsicologia

Salve, sono una donna di 35 anni che ha sempre sofferto di una timidezza che, purtroppo, non sono mai riuscita ad accettare, causandomi vari disagi con cui continuo a combattere. Da tutta la vita mi sento dire che dovrei parlare di più, gli insegnanti fin dalla tenera età dicevano che a scuola ero brava ma non "brillante", che avevo poca grinta, e questo mi ha sempre fatto soffrire dato che non capivo come avrei potuto essere come intendevano loro, mi sentivo (e sento) sbagliata. Quando mi sfogavo con mia madre parlando di questo disagio, lei mi diceva che anche lei da piccola era cosi, ma che poi crescendo la timidezza sarebbe passata, ma evidentemente così non è andata. Ultimamente mi è capitato di sentire parlare più volte di neurodivergenza, e, nel vedere le caratteristiche, in particolare dell'adhd, ho avuto l'impressione che alcune delle mie esperienze potrebbero essere spiegate da una condizione del genere. Sono sempre stata molto tra le nuvole, spesso sono stata definita pigra, sbadata, disordinata e "con poca voglia di fare". Dimentico spesso oggetti, cose che mi sono state dette di fare, addirittura perdo il filo dei miei discorsi mentre parlo, ecc. Sicuramente dovrei ricominciare un percorso di terapia ( ne avevo iniziato uno online ma che ho interrotto dopo poco perché non mi sentivo abbastanza seguita) ma mi chiedo se valesse la pena farmi seguire da qualcuno che tratti di neurodivergenze nell'adulto. Il fatto però che nei primi anni di scuola andassi molto bene (con l'adolescenza in realtà è iniziato un declino fino alla bocciatura) e legga libri senza problemi potrebbe escludere questa strada?

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Miglior risposta 6 DIC 2023

Gentile Lisa,
il termine "neurodivergenza" non indica una diagnosi psicopatologica precisa ma semplicemente si riferisce a tutte quelle persone il cui funzionamento neurologico è divergente da quella che è ritenuta la norma sociale e culturale essendoci variabilità tra i sistemi nervosi di ogni essere umano.
Ciò premesso, per approfondire e curare il suo disagio, il suggerimento è di intraprendere un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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26 GEN 2024

Cara Lisa,
La ringrazio per la sua condivisione.
Per fare una diagnosi differenziale sono necessari colloqui e test all'interno di un setting adeguato.
Le voglio però fare una domanda io che spero possa aiutarLa a smuovere nuove consapevolezze: cosa cambierebbe se i suoi sintomi fossero spiegati da una "neurodivergenza"?
Anche se davvero avesse un disturbo dell'attenzione questo non spiegherebbe le sue aree di difficoltà: spesso le persone con adhd sono impulsive, iperloquaci e sempre in movimento; lei riferisce di essere invece timida e inibita. Se sono queste ultime le aree sulle quali intende lavorare può rivolgersi tranquillamente a qualunque psicologo o psicoterapeuta che si occupa di difficoltà emotive, relazionali e comunicative. Quasi tutti noi siamo preparati per questo perchè sono aree su cui quasi nella totalità dei casi di sofferza si interviene. Se vuole anche, per togliersi il dubbio, seguire un percorso per valutare il suo funzionamento cognitivo e attentivo è invece necessario rivolgersi a psicologi che si occupano di valutazioni di questo tipo. Spero di esserLe stata utile.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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10 GEN 2024

Buon pomeriggio Lisa, per quanto riguarda la diagnosi di neurodivergenza può rivolgersi anche a un neuropsichiatra o comunque il suo medico di base può indirizzarla ai servizi della sua città. Mi rendo conto che confermare o eventualmente escludere, tale ipotesi di diagnosi può esserle utile, tuttavia non credo rappresenti la soluzione 'principe' al suo malessere, racconta di un disagio che sembra avere radici profonde e impatta significativamente nel presente. Pertanto provi nuovamente con un percorso di psicoterapia, so che è frustrante non trovare fin da subito il professionista che fa più al caso nostro, ma si dia un altro tentativo. Le auguro il meglio

Dott.ssa Ilaria Bagnoli Psicologo a Modena

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11 DIC 2023

Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Parlando di neurodivergenza si intende un tipo di funzionamento diverso da quello che fino ad ora è stato identificato come "tipico", ma non per questo risulta meno efficace con le dovute strategie basate sulle caratteristiche dell'individuo. Un percorso per prendere consapevolezza di sè e del suo funzionamento potrebbe esserle molto utile sia per rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse sia per sviluppare insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella sua quotidianità.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Dott.ssa Elena Sinistrero Psicologo a Torino

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11 DIC 2023

Salve, la ringrazio per aver scritto. Riporta una ricostruzione dettagliata dei suoi vissuti che potrebbero essere meglio esplorati attraverso un percorso di psicoterapia, in presenza qualora desiderasse beneficiare dell’incontro, per approfondirli e dargli un riconoscimento in una trama che possa conferirgli un senso soggettivo, talvolta indipendentemente da un’etichetta diagnostica da manuale che se da un lato può dare un nome alla propria sofferenza dall’altro la circoscrivere in modo solo parziale.
Con l’augurio, dunque, che possa trovare il supporto che necessita, le porgo un cordiale saluto

Dott.ssa Francesca Di Costanzo Psicologo a Milano

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10 DIC 2023

Buongiorno, un percorso di psicoterapia le sarebbe utile a comprendere quali sono i nuclei di sofferenza che generano in lei ansia e timidezza, e in quale misura questi condizionano negativamente le sue capacità attentive e la sua concentrazione.
Se invece ci fosse il sospetto che tali difficoltà dipendessero da un funzionamento neurodivergente, sarebbe opportuno rivolgersi al centro Asl locale, che saprà indicarle i servizi competenti.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi.
Cordialmente
Dott. Giacomo Ginestrone

Dott. Giacomo Ginestrone Psicologo a Torino

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9 DIC 2023

Buongiorno,
considero sempre, assieme al paziente, l'importanza di prestare particolare attenzione nell'uso comune che si fa delle etichette diagnostiche. I disordini neuropsichici sono diagnosticati dopo attenta valutazione psicofisica. Detto ciò, molte delle difficoltà che riferisce di aver avuto in passato mi sembrano, di primo acchito, dovuti piuttosto ad un generico senso di insicurezza personale, comprensibile visto il mancato supporto ricevuto durante il suo percorso di crescita.
Ritengo che un percorso di psicoterapia breve integrato potrebbe esserle particolarmente d'aiuto per analizzare questi aspetti più fragili di lei, al fine di prendere maggiore consapevolezza delle sue risorse e rafforzarsi in tal senso.
Qualora lo desiderasse, personalmente ricevo anche online.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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7 DIC 2023

Gentile utente, il mio suggerimento è quello di indagare questo aspetto. Attualmente ci sono molti centri che si occupano dell'ADHD nell'adulto, e credo che avere una diagnosi in tal senso le consentirebbe di avere molte risposte relativamente al suo percorso di studi e alla difficoltà, che ha sempre avuto, dal punto di vista relazionale. Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione, senza alcun impegno, per eventuali ulteriori consigli e approfondimenti.
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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7 DIC 2023

Buongiorno, un percorso di terapia psicologica può esserle utile per mettere insieme ed elaborare questi diversi passaggi della sua vita ed il modo in cui l'hanno resa ciò che è ora. Secondo una prospettiva sistemico-costruzionista, si può costruire una narrativa che tenga insieme queste difficoltà e che la aiuti a riconoscere e integrare i punti di forza che possiede.
Per quanto riguarda la possibile diagnosi di ADHD, recentemente gli studi in ambito neuropsichiatrico hanno permesso la realizzazione di strumenti diagnostici validi anche al di fuori dell'età evolutiva. Le consiglio di cercare se fra i servizi della sua ASL di riferimento c'è un centro per la diagnosi dell'ADHD in età adulta (se è assente, può comunque rivolgersi al pubblico per chiedere nominativi di professionisti nel privato che facciano queste valutazioni specialistiche).
E' molto importante poter prendere coscienza di questo tipo di funzionamento, proprio perchè trattandosi di neurodivergenza le permetterebbe di avere strumenti utili ad affrontare al meglio il disagio che esperisce.

Dott. Lorenzo Atti

Dott. Lorenzo Atti Psicologo a Modena

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7 DIC 2023

Gentila Lisa, grazie per essersi rivolta a noi. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto questi interrogativi che si pone possano crearle disagio. Credo che, al di là di una diagnosi precisa, potrebbe esserle d'aiuto intraprendere un percorso di terapia, in modo da esplorare le eventuali ipotesi sottostanti il suo malessere.
Resto a disposizione
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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7 DIC 2023

Buonasera Lisa. Mi sembra di capire che lei mal tollera da sempre questa sua timidezza. È verosimile, da quello che racconta, che le persone significative per lei abbiano contribuito a farle credere che essere timidi sia necessariamente sbagliato. La collega, dott.ssa Peloso, penso abbia colto bene il suo vissuto di "sentirsi malata", tanto che lei sta cercando una diagnosi (di neurodivergenza) per giustificare un lato della sua personalità, nonché un trattamento idoneo per "uscirne". Lei ha certamente il diritto di lavorare su qualche aspetto di sé e del suo carattere, ma ha anche il diritto di apprezzarsi con le sue caratteristiche attuali che la rendono quella che è. Le consiglio di iniziare un percorso psicologico per indagare meglio il suo vissuto emotivo e relazionale. In merito alla scelta del professionista, non credo che un esperto in neurodivergenza sia necessario: la qualità della relazione terapeutica vale più di qualsiasi ultra-specializzazione, perlomeno in casi come il suo. Inoltre, uno psicologo sa quando è il caso di inviare il paziente per una valutazione più approfondita. Al momento però non si preoccupi di questo. Resto a disposizione. Tanti cari auguri.

Dott.ssa Susanna Mattoccia

Susanna Mattoccia Psicologo a Roma

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6 DIC 2023

Buongiorno Lisa
e grazie per condividere le sue preoccupazioni.
Capisco che possa sentirsi confusa in questo momento della sua vita e cerchi delle risposte anche tramite la strada diagnostica.
Sì sembra che alcune caratteristiche comportamentali che lei cita possano essere compatibili con Adhd in età adulta, ma punterei piuttosto la sua attenzione sulla sua narrazione di vita e sugli aspetti tipici della sua personalità.
Mi ha molto colpito la sua affermazione "..ho sempre sofferto di timidezza che non sono mai riuscita ad accettare".
Sembra quasi si consideri "malata" di timidezza.
Ma è proprio sicura che questa sua introversione disposizionale abbia esclusivamente aspetti che reputa negativi?
Riesce a trovare nella sua storia personale occasioni in cui si e' rivelata magari utile e sintonica?
Direi che un accompagnamento psicologico potrebbe esserle d'aiuto per ampliare il suo sguardo interiore e accogliere anche quelle caratteristiche che ora le sembrano solo difettuali.
Ed accettando alcuni aspetti di Se stessa, potrebbe incrementare la percezione generale di autostima ed il senso di autoefficacia, ristabendo il suo equilibrio emotivo, che ora sembra compromesso.
Resto a disposizione anche on line
Dr .ssa Ornella Peloso - Psicologa Pedavena (Belluno)

Dott.ssa Ornella Peloso Psicologo a Pedavena

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5 DIC 2023

Gentile Lisa,

Grazie per aver condiviso la sua esperienza. In presenza di questo tipo di sospetti, avere una risposta chiara può cambiare la lente con cui guardiamo ad alcuni eventi di vita e aiutarci a vedere altri significati. Tuttavia, non possiamo sapere in questa sede se le sue ipotesi siano o meno fondate. La diagnosi di ADHD può essere fatta dallo psicologo attraverso la somministrazione di interviste e test standardizzati appositi e può essere un processo anche abbastanza lungo. Se vuole andare a fondo dei suoi sospetti, le suggerisco di cercare un collega che si occupi di diagnosi di ADHD nell'adulto. Forse avendo le idee più chiare su questo aspetto, le si chiariranno anche per quanto riguarda il percorso di terapia.
Le faccio i miei migliori auguri.

Un caro saluto,

Dott.ssa Paola Maffei.


Dott.ssa Paola Maffei Psicologo a Cesano Maderno

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