É possibile che il mio problema sia dovuto a questo disturbo?
Sono una ragazza di 23 anni e sono riuscita a cavarmela a scuola con voti decenti senza mai aprire libro. Non mi sono mai posta il problema, tanto meno i miei genitori, era dato per scontato che fossi pigra.
Ora che sono al mio terzo tentativo universitario inizio a vedere tutto sotto un altro punto di vista.
Non riesco a seguire i vari corsi, smetto di prestare attenzione senza rendermene conto nonostante provi a restare attenta.
Ogni volta che provo a studiare mi accorgo di aver letto un capitolo intero mentre pensavo ad almeno altre cinque cose contemporaneamente...
Ho sentito di questo disturbo, ho letto in giro qualcosa ed ho iniziato a rendermi conto di molte cose: ho una decina di quaderni riempiti per le prime tre pagine con un diario alimentare, dimenticato completamente poco dopo; un quaderno con l'inizio dell'alfabeto arabo ed un altro con quello giapponese.
Devo segnarmi le cose da fare durante la giornata su di un foglio e metterlo in bella vista per non dimenticare le cose che in genere una persona fa senza pensarci.
Non riesco a guardare la tv normalmente, devo fare altre cose nel frattempo. Riesco a restare concentrata per quasi tutta la durata del programma solo se guardo in inglese con i sottotitoli.
Prima leggevo tantissimo, ma solo con musica alta in sottofondo, ora devo leggere in inglese o inizio a divagare con la mente senza rendermene conto.
Non sono mai stata proprio iperattiva, ma parlo continuamente e molto in fretta, e se sono ferma per più di cinque minuti inizio a muovere un piede, o le dita, o la testa...
Mi rendo conto che un post su di un sito non è l'ideale, ma spero possiate darmi una mano in qualche modo.
Sono di Napoli, nel caso aveste un dottore o centro da consigliarmi...
Non so se questo rientri nel quadro della situazione, ma ho sempre avuto problemi nel relazionarmi con gli altri. Mi sento a disagio praticamente con tutti, familiari, amici o sconosciuti che siano.
Grazie.
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11 FEB 2013
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Salve Simona,
effettivamente le difficoltà che descrive farebbero pensare ad un disturbo di tipo cognitivo di tipo attentivo. Non è possibile fare una diagnosi precisa in questo contesto e dire se si tratta di ADHD (che è solo il più noto di questi disturbi) oppure altro. Le consiglio di rivolgersi ad un neuropsicologo perché oltre ad indagare eventuali disturbi specifici di apprendimento può somministrarle altri tipi di test ed avere quindi un quadro cognitivo completo. A Napoli e dintorni so che ci sono bravi neuropsicologi che lavorano sia nel pubblico che nel privato. Se dovesse avere difficoltà mi contatti e le fornirò riferimenti più precisi. Io rimanderei l'eventuale supporto psicologico ad un secondo momento, quando avrà chiarito il tipo di disturbo cognitivo di cui soffre e il tipo di trattamento adeguato. Spero di esserle stata d'aiuto. Dott.ssa Francesca Figliozzi
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7 Risposte
12 FEB 2013
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Salve Simona
da quello che lei scrive si evincono evidenti sintomi di disagio che potrebbero far pensare a disturbi di tipo attentivo e affettivo-relazionale. Le consiglio di mettersi in contatto con qualche collega delle sue zone per effettuare dei test specifici e dei colloqui per avere una diagnosi certa e successivamente iniziare un training di potenziamento,nel caso fosse necessario. Per quanto riguarda i problemi relazionali le consiglio di parlarne con uno collega psicologo che le proporrà dei colloqui di sostegno.
spero di esserle stata d'aiuto.
8 FEB 2013
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Buongiorno gentile Simona,
rispondo anche alla sua replica: appare evidente dalla descrizione che fa di se stessa che al di là di un classificamento Lei è giunta ora a una consapevolezza importante ed come se per prima Lei stessa non si giustifica più. Questo denota onesta morale e desiderio di miglioramento per fare della proria vita un progetto pieno di senso. Bene! Inizi un percorso con uno psicologo psicoterapeuta per sondare nel profondo di sè i suoi obbiettivi o crearli. Poi, piano piano andrà anche a verificare se dietro aver aderito all'essere scansafatiche come ruolo quasi imposto, non ci sia un profodo disagio che non è stato colto e compreso dagli adulti intorno a Lei.
Auguri!
Cordialmente
6 FEB 2013
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Gentile Simona,
al di là della diagnosi di ADHD, che come rilevano i colleghi potrebbe non essere esclusa, colgo nelle sue parole una certa sofferenza protratta per anni, nell'essersi sentita a lungo definire scansafatiche: spesso quando ci viene attribuito un ruolo finiamo per assumerlo così come si indossa un abito che ci viene infilato, salvo poi sentirci a disagio con noi stessi. Ritengo quindi che nella sua attuale situazione possa essere opportuno un supporto psicologico che la aiuti ad affrontare l'ingresso nel "mondo adulto" nella maniera più serena. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
5 FEB 2013
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Vi ringrazio per le risposte e da queste mi rendo conto di non aver approfondito bene alcune cose.
Ho avuto problemi con lo studio dall'inizio, purtroppo dubito che le mie maestre all'epoca sapessero nulla di questo disturbo, considerando che se pure avessi lamentato un mal di testa sarei stata ripresa perchè sfaticata. Vorrei precisare che io soffro di forti emicranie sin da piccola...
Il passaggio tra elementari e medie è stato disastroso, tutte le volte che mia madre veniva chiamata dagli insegnanti questi le dicevano che aveva una figlia svogliata e perennemente distratta. Sono diventata brava a copiare e inventare espedienti vari, ma alla fine ho continuato a non studiare molto. Riuscivo addirittura ad evitare alcune interrogazioni con la scusa dell'essre molto timida!
Alle superiori è andata ancora peggio, ma sono sempre riuscita a cavarmela sul filo del rasoio solo perchè gli insegnanti cambiavano di continuo, sono brava a copiare e so portare un discorso dove voglio che vada a finire.
L'anno in cui mi sono trovata con professori seri e intransigenti sono stata ovviamente bocciata.
Per tutta la vita mi sono sentita dare della scansafatiche e alla fine ho iniziato a crederlo anche io.
Alla fine dei conti sono riuscita ad arrivare fin qui barando come meglio ho potuto, non ho mai portato a termine nulla al di fuori della scuola e ora che sono nel "mondo adulto" mi sta cadendo tutto addosso...
Simona
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5 FEB 2013
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Gentile Simona, l’ADHD è un disturbo su base neurobiologica che si manifesta già in età prescolare e che, normalmente, rende difficoltoso il percorso scolastico sin dal suo inizio. Può manifestarsi con tutte le sue componenti: impulsività, iperattività e disattenzione, ma anche con una sola di queste. Dobbiamo però ricordare che si parla di disturbo quando i sintomi interferiscono in modo significativo con la vita sociale e scolastica del bambino, questo significa che è possibile avere comunque questo tipo di difficoltà ma non in modo cosi grave da dover diagnosticare un’ ADHD. I bambini, ma anche gli adulti, con questi problemi, faticano nell'organizzare e nel a pianificare la loro vita, spesso iniziano molte cose, sono molto attivi ma poco efficaci, non riescono a concretizzare i loro progetti. Naturalmente un percorso psicologico potrebbe aiutarla a individuare le cause del suo disagio, ma soprattutto potrebbe aiutarla a sviluppare delle strategie di pensiero e di comportamento efficaci per il raggiungimento dei suoi obiettivi. Pur se con difficoltà, lei è riuscita a fare molto e certamente possiede le risorse per prendere in mano la sua vita. Le faccio i migliori auguri.
4 FEB 2013
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Gentile Simona, potrebbe essere ADHD, ma i sintomi devono essere comparsi già in età prescolare, tuttavia per comprendere meglio la situazione devi rivolgerti ad uno psicologo esperto in disturbi specifici dell'apprendimento, egli saprà fare l'anamnesi che è un requisito fondamentale per potere inquadrare meglio la tua situazione.
4 FEB 2013
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Gentile Simona, hai ben descritto la tua situazione, che deve essere davvero pesante da sostenere in tutta la sua complessità. Al di là dell'etichettare o meno le tue difficoltà ti suggerisco di intraprendere al più presto un percorso psicologico. Se è vero che i segnali a cui fai riferimento farebbero pensare ad un disturbo dell'attenzione e all'iperattività è anche vero che i sintomi di questo stesso disturbo sono rintracciabili già nel periodo prescolare. Mi risulta difficile pensare che il tutto sia esploso solo adesso. In ogni caso è opportuno indagare assieme ad un terapeuta le ragioni profonde che hanno determinato il tuo malessere. Informati se vuoi anche presso questo stesso portale sui professionisti che lavorano nella tua zona. Un augurio . Dott.ssa sabina Orlandini