La mia relazione potrebbe essere finita? Proposta EMDR e scetticismo

Inviata da dino.ambrosio · 9 nov 2023 Terapia di coppia

Buon pomeriggio, scrivo perchè ho bisogno di sfogarmi e di confrontarmi con delle figure competenti.
Sto con la mia compagna da 13 anni (quando ci siamo fidanzati io ne avevo 14 e lei 13) siamo letteralmente cresciuti insieme, abbiamo fatto tutto insieme; io mi sono approcciato a lei come se fosse la cosa più bella e preziosa della mia vita, dandole sempre tutto quello che potevo dare nella relazione.
Nel 2017 la vita mi ha fatto scoprire per la prima volta l'ansia, gli attacchi di panico legati da una lieve forma di depressione.
Sono andato in terapia da una psichiatra/psicoterapeuta che mi propose di prendere un ansiolitico e un noto farmaco la cui molecola è la sertralina, ho fin da subito rifiutato la sertralina ma ho accettato l'ansiolitico perchè ansia e attacchi di panico erano ingestibili senza. Con la mia terapeuta ho deciso di scalare la montagna piuttosto che "nasconderla" con l'utilizzo di farmaci, e ha optato per l'approccio cognitivo-comportamentale.
Abbiamo fatto un grande percorso con alti e bassi durato circa 9-10 mesi. Il risultato del mio malessere è stata la mia insoddisfazione verso la mia vita (non sapevo cosa fare e vivevo in funzione di ciò ce faceva la mia compagna), e, appunto, la relazione che avevo con la mia compagna. Si è rivelata una relazione tossica, senza nessuna vittima e nessun carnefice, il fatto è riassumibile dicendo che la mia compagna, di indole un pò negativa e con diverse mancanze nella sua vita (dal punto di vista familiare e personale) vedeva in me un rifugio, una colonna in grado di poterla sorreggere, il che era vero, e, senza volerlo, ha traslato su di me tutte quelle che erano le sue ansie, paure, insicurezze e via dicendo, questo dal 2010 che ci siamo fidanzati, fino ale 2017 che io sono stato male anche per questo fatto appunto. Eravamo solo dei ragazzini felici di stare insieme e inconsapevoli che stavamo vivendo una relazione malsana in quanto io troppo coinvolto (volutamente) in tutte quelle che erano le sue dinamiche personali, tanto da portare ad annullarmi per lei e a non pensare a quello che era il mio benessere, i miei sogni, le mie ambizioni.
Durante il percorso ho imparato a darmi un valore, ad avere un briciolo di autostima verso me stesso, ad essere ambizioso e a sognare... ho iniziato a mettere davanti me stesso piuttosto che le altre persone.
Lei ha affrontato molto male il mio periodo di terapia in quanto ha visto una persona diversa davanti a lei, uno che passa da darti tutto a darti niente è abbastanza traumatico (penso), ma io dovevo pensare a me, non mi curavo di lei, per la prima volta in vita mia dovevo pensare a me stesso, ma tutto quel periodo fatto di terapia, ansie, attacchi di panico e paure non sono mai state "capite a pieno" dalla mia compagna, che anzi, si rapportava a me dicendomi che dovevo reagire, che non dovevo abbattermi, che non dovevo usare gli ansiolitici, insomma, non è stata la compagna migliore che si potesse avere al proprio fianco durante quel periodo...
Nonostante tutto decidiamo di rimanere insieme, ma quel periodo (e sopratutto scoprire che anche lei fosse causa dei miei malesseri) non è stato facile da "digerire". Con il tempo le cose si sono sistemate (o cosi pensavo), ma quello che ho notato è che dal 2018 in poi, piano piano io ho costruito una corazza unicamente nei suoi confronti, è stata una cosa inconscia, non l'ho fatta con malizia o con cattiveria nei suoi confronti, è stato il mio essere che, continuando a stare insieme a lei per via del grande amore che ci lega, ha pensato di "proteggermi" da eventuali problemi che si sarebbero potuti presentare da li in avanti... Gia da allora io nutrivo dei dubbi sulla relazione (ma mai sull'amore che provo verso lei), e ho avuto diverse volte il pensiero di chiudere la relazione, ma la verità è che quando ci ho provato arrivavo sempre alla stessa conclusione: la amo troppo, non posso perdere la persona che secondo me è l'amore della mia vita. E arriviamo fino a un anno fa... siamo partiti, da soli, e io ho avuto diversi attacchi di panico e ansia, le ho detto che forse non la amavo più per poi ritrattare poco dopo, in quanto il sentimento ero convinto (e lo sono tutt'ora) che ci sia. Ci siamo ritrovati periodicamente nella stessa situazione nel corso dell'ultimo anno, circa 3 volte (io con ansia e panico che poi le andavo a dire che forse non la amavo più). Domenica si è ripresentata la stessa situazione, ma forse, per la prima volta, sono stato onesto con lei, e le ho messo davanti il fatto che abbia passato i primi 7 anni con lei in maniera tossica, e che il modo nel quale si è rapportata a me durante il mio periodo di terapia è stato pessimo e privo di comprensione nei miei confronti. Le ho detto che ero convinto di aver fatto pace con il passato, ma la verità è che inconsciamente io sono una persona ferita che è diventata rigida nei confronti di questa persona per il male che gli ha fatto ma che comunque nutre un profondo amore nei suoi confronti nonostante tutto quanto.
Ho esposto tutte queste cose alla mia terapeuta e mi ha proposto di affrontare la questione utilizzando l'approccio EMDR.
Io non nego di essere scettico e preoccupato in merito... so cosa si prova a stare in terapia, so quanto sia difficile e quanto, nel mio caso, sia stato debilitante a causa di sintomi fisici che poi ti costringevano a dormire 10-11 ore al giorno per recuperare le forze... ai tempi "me lo potevo permettere" perché non lavoravo, ma adesso non posso permettere che accada proprio a causa degli impegni lavorativi che ho ogni giorno.
Quindi volevo chiedere se la EMDR lascia dei postumi, dopo le sessioni, simili a quelle che posso aver provato in passato, o se potrò comunque continuare a svolgere quantomeno il mio lavoro.
Inoltre volevo avere un parere se affrontare questa situazione con la EMDR possa essere una scelta giusta, o se forse è meglio lasciar perdere e capire solo che io e la mia compagna non possiamo piu stare insieme...
Mi piange il cuore a pensarlo, perchè mi manca tantissimo e sento che la amo (e viceversa), ma sappiamo entrambi che finché non risolverò questa faccenda, finché non perdonerò gli errori del passato e capirò che davanti a me non ho più una 20enne egoista che non sapeva come affrontare le cose, ma una 27enne matura (forse ancora un pò egoista per certi versi), ma che quantomeno ha capito i suoi errori e che non vuole più ripeterli... questa cosa la mia mente non la capisce perchè anche quando cerca di fare delle cose belle io le sento sempre forzate e ho paura che sotto poi ci sia la fregatura e che possa starci male quindi non riesco a prendere più nulla da lei perchè ho mezzo una corazza, non prendo ne il negativo ne il positivo. Se a una persona dai per 11 anni delle uova marce e nel corso dell'ultimo anno cerchi di dargli delle uova di cioccolato, penso sia normale che la persona si aspetti che sia un uovo al cioccolato mascherato da uovo marcio, mi spiego?
E' tutto un pò caotico, e mi dispiace perchè è tutto disordinato, ma spero di essere riuscito a far capire un minimo cosa sto passando, quali sono i miei pensieri, dubbi, la situazione e niente... spero di avere dei pareri che possano aiutarmi a capire se ciò che voglio fare possa essere fattibile o se devo solo rassegnarmi alla fine della ia relazione e fare questo percorso EMDR unicamente per me e per il mio benessere... Grazie

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