Salve.
Mi chiamo Silvia, ho 27 anni e ho da poco conseguito la mia terza laurea in relazioni internazionali.
Scrivo questo messaggio perché dopo questo terzo titolo sento di aver perso la mia bussola interiore: il mio attuale stato di disoccupata mi sta gettando in uno stato di sconforto e disperazione, in preda a mille dubbi e pensieri sul perché io non riesca a trovare un lavoro nonostante abbia un ottimo cv studiorum e lavorativo. Per i recruiter, non ho abbastanza esperienza per poter ottenere un ingaggio, e allora mi chiedo in che modo, chi come me, possa sentirsi gratificato se gli anni di studio sinora fatti non sono valsi a nulla.
Cercare libro salta diventando pesante, perché oramai parto già dal presupposto che nessuno mi chiamerà e che sia tutto inutile.
Vorrei dare una svolta alla mia vita, costruire una carriera ma anche una vita di coppia con il mio compagno, ma mi sento immobile e non riesco ad agire.
Mi scuso per il mio essere prolissa, e spero che il mio messaggio funga da conforto per coloro che stanno vivendo la mia stessa situazione.
Un cordiale saluto.
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18 DIC 2023
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Gentile Silvia,
mi congratulo per questo suo terzo titolo di studio ma sono anche incuriosito dagli altri traguardi accademici che ha raggiunto e che ugualmente non le hanno dato finora la possibilità di trovare lavoro.
E' forse anche auspicabile che i percorsi di studio siano arricchiti da adeguati tirocini pratici per fornire quel minimo di esperienza che serve per ottenere l'ingaggio iniziale.
Comunque personalmente ritengo che la cultura e la conoscenza non siano mai uno spreco di tempo per cui la invito a non scoraggiarsi nella ricerca di questa prima occupazione magari consultandosi anche col suo compagno per vagliare le eventuali possibilità che si dovessero presentare.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 GEN 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Silvia,
È assolutamente comprensibile provare sconforto quando ci si trova in una situazione come la tua. Quando però lo sconforto ci blocca e ci sentiamo impotenti e incapaci di continuare a perseguire i nostri obiettivi dobbiamo fermarci un attimo e comprenderne le ragioni. Potrebbe essere utile in uno spazio di terapia individuale indagare quali sono i pensieri e i comportamenti che la stanno bloccando così come pianificare azioni utili per uscire da questa situazione.
Spero di esserti stata utile. Mi rendo inoltre disponibile per un primo colloquio gratuito per capire meglio insieme la situazione.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
20 GEN 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, non è stata assolutamente prolissa, si è capito il suo disagio e problema. Pare che oltre la situazione lavorativa disagevole si senta bloccata lei come persona in più aspetti. Non deve essere facile vivere con questo blocco. Se vuole comprendere come uscirne si può affrontare tutto ciò in un percorso psicologico. Rimango disponibile a tale scopo.
1 GEN 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Silvia
si ricordi che lei é una giovane donna forte e determinata e la situazione che descrive é molto chiara e tutt'altro che prolissa, anzi, direi quasi laconica. In poche righe riesce a far intravvedere un disagio, purtroppo comune, in chi sceglie la Cultura come carriera. Inoltre (cosa non comune) con tre lauree. Siamo anche in uno Stato che non valorizza le proprie eccellenze e potenzialità e molto dipende dal recuiter che legge la sua domanda e valuta il suo CV e lavorativo. Di certo non é semplice trovare un ingaggio nel suo campo, ed é naturale, che a fronte di questa difficoltà, lei si senta ciò che si sente.Cerchi di informarsi quale tirocinio può esserle più utile Non demorda però dal cercare di raggiungerlo in quanto lei é "attrezzata" per questo compito. Invii anche in tutta italia e anche fuori.
Se trova un ingaggio magari troppo distante ne parli anche con il suo partner ed insieme valuterete il da farsi.
E' un momento difficile in generale ma lei confidi nella sua scelta di studi che la porteranno senz'altro ad un buon risultato. Si tenga un diario ove scrivere tutto ciò che lei sente, ambizioni, progetti e desideri, frustrazioni e, se lo ritiene utile, si appoggi a un/a professionista (psicologo/a o psicoterapeuta)che la potrà aiutare a superare questo stato di demotivazione a cercare un lavoro consono ai suoi studi.
Con molta stima
Dott. Giancarlo Mellano
18 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Silvia, mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso alla sua situazione lavorativa e di vita in generale.
La sua frustrazione è comprensibile, purtroppo il mondo del lavoro odierno è complesso e poco meritocratico in certi casi, ma la demotivazione potrebbe diventare un ostacolo ulteriore.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella sua quotidianità.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
17 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Sivia,
Grazie per aver condiviso il tuo vissuto.
Sembra al momento che il tuo mpegno e la motivazione che hai profuso, ottenendo ottimi risultati, non siano più sufficienti per aprire quella porta che tanto ambisci: quella del "mondo del lavoro". Ma anche le tue risorse interiori hanno bisogno di "carburante". E il più importante apporto è dato propio dalla fiducia in te stessa.
Sembra tu non creda del tutto a questo nuovo obiettivo e che il tuo sguardo verso il futuro sia inquinato dalle tue attuali emozioni disfunzionali.
E se ti fermassi "a fare il pieno", ascoltando le tue emozioni più profonde e a ridefinire priorità ed obiettivi?
Non è semplice cambiare sguardo, capisco, ma con un aiuto psicologico potresti scoprire delle opportunità che in questo momento non vedi.
Buon viaggio cara
Dr.ssa Ornella Peloso - Psicologa - Pedavena (Belluno)
14 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Silvia,
capisco perfettamente come si sente. Anche nel campo della psicologia non è facile iniziare a lavorare, facciamo una gavetta che mette a dura prova la nostra motivazione. Il mondo del lavoro non aiuta, chi come lei, vuole sentirsi preparato al limite della perfezione. Sono certa che la sua bussola funzioni, e che gli anni di studio e di impegno porteranno dei frutti. Le bussole servono a seguire una direzione ma si lasci anche trasportare un po' dal mare, magari scoprirà altre terre inesplorate. Sono fiduciosa che quando non cercherà la sua Itaca e si godrà il viaggio, le cose arriveranno. Un caro saluto,
dott.ssa Valentina Borsari
13 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Silvia, innanzitutto complimenti per la sua carriera accademica!
Mi permetto di capovolgere un po' la sua prospettiva. Lei all'età di 27 anni ha già accumulato diversi successi, perché dice che "non sono valsi a nulla" (cito lei)? Solo perché non c'è stato finora un ritorno economico?
Abbiamo più o meno la stessa età, quindi capisco bene sia la voglia di vedere il proprio impegno realizzato in progetti concreti e tangibili, sia la delusione di quando questi tardano a presentarsi. Riguarda anche me e sicuramente la maggior parte dei coetanei che conosco.
Trovarsi nella condizione di avere molte conoscenze teoriche e poche esperienze pratiche, effettivamente, può essere uno svantaggio quando si cerca lavoro. Di solito in questo aiutano molto i tirocini svolti durante il corso di studi o post lauream.
Se le piace studiare e le riesce bene, perché non si orienta su un dottorato di ricerca?
Vorrei spostarmi ora su un piano un po' meno concreto. Da quello che ho potuto notare, per alcune persone l'iper-formazione potrebbe essere una buona via di fuga per ritardare l'accesso nel mondo del lavoro. È un modo accettabile, per sé e per gli altri, di operare un evitamento. Una situazione nuova - come potrebbe essere trovarsi per la prima volta in un contesto lavorativo, con diversi ruoli, richieste e tempi da rispettare - può generare una dose d'ansia maggiore rispetto al rimettersi sui libri per sostenere l'ennesimo esame. Inoltre, approfondire minuziosamente ogni aspetto nel proprio campo di studi potrebbe far sentire più riparati da eventuali "brutte figure".
Non conosco abbastanza bene la sua storia e il suo funzionamento, ma se si riconosce in questa descrizione, forse anche una certa dose d'ansia sta giocando a suo sfavore nella ricerca di un'occupazione lavorativa. In altre parole, non escluderei un tentativo di auto-sabotaggio (più o meno inconscio).
Se vuole, può contattarmi. Le auguro di vivere serenamente questo momento e di avere successo in tutto.
12 DIC 2023
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Gentile Silvia, è comprensibile che si senta smarrita; a maggior ragione se la direzione interna sembra meno chiara rispetto all'entusiasmo dei titoli conseguiti e alle esperienze fatte sinora. Sembra che ciò che le manchi sia la motivazione e la fiducia in se stessa forse, immagino, per delle aspettative tradite ed una progettualità che si sente di dover posticipare nel tempo. Uno spazio di terapia personale le potrebbe essere d'aiuto sia per normalizzare ciò che le sta succedendo sia, soprattutto, per ritrovare i presupposti di fiducia e di motivazione che le sono venuti a mancare. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
12 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Silvia,
capisco il suo sentirsi disorientata in questo momento. Essendo disoccupata può partecipare alle misure finanziate dal governo dal PNNR e ricevere l’assegno GOL, ha diritto a delle ore gratuite con un operatore del mercato del lavoro che si occuperà del suo caso per un accompagnamento al lavoro con l’obiettivo di aiutarla a ricollocarsi. Per ottenere questa misura gratuita basta rivolgersi al proprio Centro per l’impiego. Io ho aiutato tante persone che sono nella sua stessa situazione con questo assegno. In bocca al lupo.